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10 cose che ho pensato dopo aver visto l’ultimo episodio di Mercoledì

Qualche tempo fa, subito dopo aver visto il primo episodio di Mercoledì, ho scritto un articolo con dieci riflessioni a caldo sulla puntata. La serie Netflix che sta battendo record su record era uscita da poco più di una settimana e io – con il solito ritardo che mi contraddistingue – morivo dalla voglia di cominciare a guardarla, forte sia della volontà di notare lo zampino di Tim Burton, sia delle critiche positive sulla serie e sulla protagonista Jenna Ortega che avevo già letto e ascoltato.

Tra la visione del primo e del secondo episodio sono passati un po’ di giorni (non riuscire a vedere una puntata della mia serie del momento è per me sempre motivo di estrema tristezza), ma per il resto quella con la nuova storia della rampolla della famiglia Addams è stata una per me un’esperienza piacevole e immersiva. Eppure, per quanto mi faccia male dirlo, non entusiasmante come pensavo. Forse però è meglio non fare troppi spoiler, dato che ho ben pensato di concludere la mia visione di Wednesday esattamente come l’ho iniziata, e quindi con le dieci cose che ho pensato dopo aver visto l’ultimo episodio.

1 – Perché è il colpevole è sempre chi mi piace?

Incredibilmente e contro ogni statistica, ogni volta che guardo una serie tv in cui si deve identificare chi sia la brutta persona, alla fine si rivela essere sempre un personaggio che mi piace. Sì, ero una di quelle che faceva il tifo per Tyler. Sì, speravo che alla fine potesse stare con Mercoledì e magari anche risolvere i problemi con suo padre. Sì, ci ho visto male anche stavolta.

2 – Odio un po’ Mercoledì

Non credo che far prendere in antipatia la primogenita della famiglia Addams fosse l’obiettivo di questa serie Netflix, ma eccomi qui ad ammettere (non senza un po’ di senso di colpa) che a volta non mi è proprio simpatica. Ne vedo i cambiamenti, ne percepisco le debolezze, ma la sua tenacia a volte mi sembra essere più un’incapacità cronica di mettersi in discussione. A volte sembra che vada avanti più per non accettare di sbagliare che per scoprire la verità. E questo mi dà i nervi.

Wednesday
Mercoledì (640×360)

3 – No, Mercoledì, Tyler non ha usato te per incastrare Xavier

Hai fatto praticamente tutto da sola e, se posso dirlo, dare la colpa a Tyler per non averci visto giusto mi sembra un po’ una paraculata. Ok, lui sarà anche un mostro assassino, ma tu te la sei praticamente suonata e cantata da sola, pensando a Xavier come colpevole senza che Tyler facesse chissà che cosa per avallare questa tua idea. Forse “scusa” sarebbe stata un’affermazione migliore.

4 – La professoressa Thornhill non poteva essere così buona

Un concentrato di dolcezza e saggezza, ecco cosa sembrava la professoressa Thornhill. Il personaggio interpretato da Christina Ricci era l’unica normale tra i reietti e alla fine si è rivelata essere una pazza assassina, ultima erede di una dinastia di altrettanto pazzi e altrettanto assassini. Era troppo comprensiva, troppo gentile, troppo buona per essere vera. E infatti non lo era. E pur avendoci messo otto puntate intere a comprendere il suo ruolo, era facile immaginare che avesse qualcosa da nascondere.

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Mercoledì (640×387)

5 – Mercoledì Addams non è un’investigatrice brava come sembra

Si può dire che le indagini del personaggio di Jenna Ortega siano il fulcro della serie eppure, a pensarci bene, non è che sia una grande investigatrice. È estremamente intelligente, tenace, ha metodo e ben pochi scrupoli ma le sue abilità di scovare il colpevole sono quasi pari alle mie, vale a dire nulle. Prima di arrivare al vero mostro si fissa sull’idea sbagliata per tre quarti della serie e prima di comprendere chi sia in realtà sospetta praticamente di metà dei personaggi. Insomma, apprezziamo la caparbietà, ma a volte non basta.

6 – Avevo ragione: non ci si può fidare di nessuno

Dopo la prima puntata della serie avevo riflettuto sul fatto che è sempre meglio non fidarsi del prossimo, soprattutto quando ha la faccia da bravo ragazzo. All’epoca parlavo di Rowan, adesso ovviamente parlo di Tyler. Eppure, per quanto questa riflessione sia più che valida, non l’ho applicata e come Mercoledì mi sono fatta fregare. Di nuovo.

7 – La storia con Tyler proprio non la capisco

Appurata l’identità del mostro mi chiedo: per quale motivo ha voluto intraprendere una storia con Mercoledì, provando e riprovando a conquistarla mille volte? Per avere la sua fiducia e attirarla in trappola al momento opportuno? Non lo so Rick, mi sembra proprio una trovata fatta con l’unico scopo di alimentare il dubbio sulle sorti sentimentali della protagonista. Stratagemma riuscito, però forse un po’ banale.

Wednesday (640×360)

8 – Per fortuna nessun bacio con Xavier

Due motivi giustificano la mia affermazione. Il primo è che, per quanto sia il mostro e devo farmene una ragione, io facevo il tifo per Tyler. Il secondo è che, buono o cattivo che fosse, è stato proprio Tyler a smuovere il personaggio di Jenna Ortega e la sua perenne freddezza. E buttarla subito tra le braccia di Xavier non avrebbe fatto altro che banalizzare un percorso tutt’altro che semplice. Insomma, succederà e va bene così, ma a tempo debito.

9 – Non è assolutamente quello che mi aspettavo di vedere

Io non so precisamente cosa mi aspettassi dalla visione di questa serie Netflix; quello che so per certo è che non mi aspettavo niente di simile a ciò che ho visto. Non mi aspettavo Basil l’investigatopo in versione la famiglia Addams, non mi aspettavo così tanti dubbi, misteri e omicidi da risolvere. Forse mi aspettavo più Mercoledì intenta a inventare nuovi metodi di tortura e meno Mercoledì alla ricerca del mostro perduto. E, altrettanto forse, una buona dose di Tim Burton in più.

10 – Wednesday non mi è piaciuta quanto speravo

Ecco un’altra lezione che mi ostino a ripetere sempre e non imparare mai: non devo crearmi troppe aspettative. Non posso dire che la serie non mi sia piaciuta, anzi, eppure non mi ha dato quell’entusiasmo che mi sembra tutti attorno a me abbiano. È stato sicuramente un bel viaggio, un salto a piè pari nel mondo della famiglia Addams e di una reietta che affronta il mondo, un percorso in cui tanti di noi possiamo rivederci. Ma se devo pensare a questa serie come a un cult di cui non posso fare a meno allora no, non ci riesco. Ciò non toglie però che la seconda stagione la guarderò di sicuro.