Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Vikings » 9 Serie Tv che mi hanno fatto venire una tremenda voglia di viaggiare

9 Serie Tv che mi hanno fatto venire una tremenda voglia di viaggiare

Sì, Viaggiare diceva Lucio Battisti in una delle sue canzoni più iconiche. E sì, noi viaggiamo o comunque sogniamo di farlo, soprattutto in questo periodo così caldo ed estivo. In ufficio, o di fronte ai nostri libri, vaghiamo con la nostra mente verso mete lontane, e vediamo in queste la perfetta concretizzazione della definizione di stato di benessere. Che sia una vacanza in un’iconica città culturale o in un’isola deserta non è importante, quel che conta è il viaggio. La verità è che alla nostra mente non importa nulla del fatto che sia soltanto giugno, perché è oramai già programmata per il mese di agosto, con i bagagli pronti e sistemati di fronte la porta d’ingresso. Stanno lì con il solo obiettivo di ricordarci che arriverà il momento di infilarci dentro un aereo che ci porterà lontano dalla routine della città. Le Serie Tv in questo senso favoriscono spesso la nostra immaginazione, connotandosi di dettagli capaci di farci viaggiare anche se siamo seduti sul nostro divano di casa. I paesaggi, le ambientazioni, a volte perfino le trame: ognuna di queste caratteristiche stimola la nostra voglia di partenza, costringendoci a fare dei biglietti aerei last minute. Vikings e Sense8 sono solo alcuni dei prodotti che più lavorano in questo senso, quindi non stupitevi se, dopo aver letto le altre, sarete invasi dalla necessità di partire.

Con tutti i rischi del caso, buon viaggio!

Vikings

Guardare Vikings per la prima volta implica stupirsi. Dall’esterno l’idea che si ha è semplice: il racconto di un gruppo di vichinghi, una narrazione storica e piena di guerra. Certo, tutto questo è presente, ma c’è anche molto altro. Vikings è infatti un racconto nostalgico che non si concentra soltanto su delle battaglie, ma anche su altre tematiche quali l’amore, il legami tra i popoli e, soprattutto, il riadattamento di alcuni argomenti attuali in una luce diversa, storica. Tutto questo viene servito con dei paesaggi scandinavi di cui non si può ignorare la bellezza. Sono mastodontici, maestosi, infiniti. Della loro lunga distesa non si vede mai la fine, cosa che li aiuta nel diventare i narratori della serie. Sulle loro rocce si consumano le peggiori battaglie, mentre il mare freddo della Scandinavia si prende il compito di narrare la parte più romantica e intima dei personaggi. Guardare Vikings significa voler fare un biglietto per i paesi del Nord senza alcuna data di ritorno. Significa aver voglia di passare agosto con la sciarpa e i guanti su una lunga distesa di ghiacciai.

Sense8

Sense8 ci ha raccontato una storia fatta di telepatia, unione. I protagonisti riescono a sentire le sensazioni dell’altro e, soprattutto, vivono perfino delle proiezioni che mettono in dubbio la realtà che gli gravita attorno. Ognuno di loro ha un’origine diversa – c’è chi è indiano, chi tedesco, chi norvegese – e questo contribuisce nel dar vita a delle proiezioni che permettono di viaggiare per il mondo. Non lo fanno solo i protagonisti, lo facciamo anche noi. Dimentichiamo di essere sul nostro divano di casa e, senza accorgercene, passiamo da un paesaggio indiano a uno freddo norvegese, e così per tutto il resto della serie. Una volta arrivati all’ultima puntata cominceremo a sentire dentro di noi l’ossessivo desiderio di dover fare le valigie e andare a visitare ognuno dei posti in cui i protagonisti hanno vissuto l’istante di un attimo o di una vita.

Sex and the City

Se hai trascorso la tua vita con il sogno americano in tasca, Sex and the City fa al caso tuo. Venire a contatto con questa serie significa far delle passeggiate con una tazza di caffè tra le mani, un fischio al taxi e un paio di racconti che possiedono tutto il sapore dell’America. La serie è spesso stata definita come il raggruppamento di tutti i cliché della vita statunitense, e questo non può che essere un dato di fatto oggettivo, ma proprio per questo motivo possiamo considerarla un vero e proprio viaggio attraverso la città. Non veniamo difatti smentiti dalla città stessa che, per cavalcare l’onda, ha scelto di organizzare tour e visite guidate in ognuno dei posti in cui abbiamo visto le protagoniste. Che l’abbiate amata o non l’abbiate amata, Sex and the City vi ha permesso di viaggiare per New York senza mai farvi spendere un euro. Mica roba da niente.

Outlander

Jamie e Claire sono una parte fondamentale di Outlander. La loro storia d’amore ci ha fatto sognare a occhi aperti, raccontandoci un amore che forse soltanto Outlander ha potuto mettere in scena. Ma cosa sarebbero stati, Jamie e Claire, in un altro contesto? Questa domanda apre le porte a un altro degli aspetti fondamentali della serie: la Scozia. Certo, l’ambientazione della serie è storica, ma esattamente come lo è il paese in cui viene ambientata. Tutto in Scozia trasuda epoche passate, storia, romanticismo. I suoi paesaggi e le sue periferie permettono di fare un salto nel passato, facendo di questo posto una macchina del tempo in cui i cavalieri, le spade e le storie d’amore su un cavallo bianco riescono a sembrare attuali e ancora vivi. Outlander è per questo un prodotto capace di mettere in scena un’ambientazione fedele alla realtà, nonostante qualsiasi ricostruzione fittizia.

Summertime

Che vi piaccia o che non vi piaccia, la realtà non può essere ignorata: Summertime trasuda estate in ogni scena. Non è solo il mare, è anche quel che succede al di fuori di questo. Le feste in spiaggia, le scampagnate, le felpe con i pantaloncini quando il tempo non segna i soliti trenta gradi. I lidi infiniti e le partite di pallavolo sulla sabbia. Le feste e le birre sul molo: tutto questo fa parte dell’estate, e Summertime non lo dimentica, anzi, decide di renderlo un vero e proprio protagonista. Non è un caso che le sue stagioni siano sempre arrivate a noi durante i mesi che anticipavano l’estate: facevano venire voglia di quel periodo, della crema solare e del lettino sulla spiaggia, e Summertime ha giustamente deciso di sfruttare questo suo punto di forza. L’unica cosa di cui abbiamo bisogno, una volta giunti alla conclusione degli episodi, è fare un biglietto per qualsiasi località turistica in cui tutto quello che è stato raccontato diventa realtà.

E quanto ci piace vedere diventare reali le nostre fantasie?

Travels With My Father

Vikings

Travels With My Father sta alla voglia di viaggiare come Carrie sta al caffè americano, come i vichinghi stanno a Vikings. La serie, nel dettaglio, fa dell’esplorazione la propria arma. Jack Whitehall – il celebre comico – comincia un viaggio con suo padre Micheal che li vede attraversare il Sud Est asiatico. Dall’Asia all’Australia, i due vivranno un’avventura che non ci escluderà, ma che al contrario ci permetterà di scollarci dalla pareti della nostra casa. Insieme daranno vita a dei momenti esilaranti che si fonderanno con altrettanti momenti pieni di curiosità sul posto che stanno visitando. Il black humor che tanto amiamo, così, si fonde con un’altra delle nostre ossessioni: il viaggio. Il risultato? La scoperta di nuovi posti interessanti da visitare, il tutto mentre ci facciamo una sana risata provocata da due comici per eccellenza.

Skam Norvegia

Vikings

Skam Norvegia è un teen drama che rende il suo paese un vero e proprio protagonista. I personaggi della serie provano estrema fiducia per il paese in cui abitano, si sentono tutelati. Spiegano il perché, e poi si lasciano andare alla routinaria vita di un gruppo di adolescenti norvegesi che ci permette di visitare una Oslo nascosta, fatta di vicoli e stradine. Conosciamo il sistema scolastico del paese, il modo di pensare della popolazione e, soprattutto, la forte inclusione che vi è all’interno. Sentiamo che il senso di uguaglianza lì non è soltanto qualcosa di cui si parla, ma qualcosa che viene messo in pratica davvero. I paesaggi perfetti – fatti di boschi, laghi e strade infinite – sono la ciliegina sulla torta. La nostra voglia di visitare la Norvegia, una volta vista Skam, diventerà incontenibile. Il fascino di questo paese così freddo e particolare non ci lascerà indifferenti, portandoci a mettere in dubbio il sogno americano con quello nordico.

Le Fate Ignoranti

Vikings

Ozpetek non ha mai dimenticato le sue radici, dando vita a delle opere capaci di creare un ibrido, la fusione tra il mondo italiano e quello di origine turca. Le Fate Ignoranti, la sua prima esperienza nel campo delle Serie Tv, è in questo senso l’esempio perfetto. La Turchia, anticipata da alcuni dettagli, arriva durante il finale di serie, prendendosi tutta la scena. La protagonista decide infatti di partire alla volta di Instanbul per ricominciare da capo, portandoci con lei. Ed è così che veniamo a contatto con alcune delle zone più belle dei paesaggi, scorgendo dei paesaggi che – siamo certi – dal vivo supereranno tutte le nostre aspettative. Il blu, colore dominante del paese, si impone aprendo la porta di alcune delle case più caratteristiche del posto. Ozpetek non lascia nulla al caso, raccontandoci le sue radici anche attraverso il cibo, la lingua, i costumi e le tradizioni. Ed è così che, nel giro di pochissime puntate, facciamo un viaggio mentale verso Instanbul che, inevitabilmente, si trasformerà in qualcosa di vero e concreto.

Instanbul, arriviamo!

National Parks Adventure

Vikings

Concludiamo il nostro viaggio mentale con National Parks Adventure, un prodotto che mira a raccontare e a descrivere alcune delle aree di bellezza naturale dichiarate protette per l’eternità. Una squadra di esploratori comincia un viaggio alla ricerca dei parchi più belli e mastodontici dello stato americano. Avventura e paesaggi da sogno, così, si fondono dando vita a un vero e proprio viaggio on the road che aprirà le porte alle zone più sconosciute degli USA, facendoci venire voglia di materializzarci lì. Niente caffè americano stavolta. Questa volta avremo bisogno di una buona attrezzatura, e una bottiglietta d’acqua.

LEGGI ANCHE – Vikings: Valhalla, Frida Gustavsson rivela di essersi ispirata a Lagertha