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#VenerdìVintage – Le 32 citazioni più iconiche di Lost

Il cinico Sawyer nasconde però un cuore tenero e qualche volta si scioglie a causa dell’amore:

#7 Mi ero innamorato di una ragazza. Anche io le piacevo, ma l’ho lasciata andare. Per un po’ non ho dormito la notte chiedendomi se avessi commesso un errore, chiedendomi se avrei mai smesso di pensare a lei. E adesso ricordo a malapena che aspetto avesse. Insomma, il suo viso… se n’è andato. E non tornerà mai più. Perciò bastano tre anni per dimenticarsi di qualcuno. Assolutamente. (Sawyer)

E continuano le divagazioni del nostro ‘amico’ John che è sempre sul pezzo:

#8 Io sono un uomo di fede. Non crederai che tutto ciò sia accidentale? Che noi, un gruppo di sconosciuti, siamo sopravvissuti, molti poi solo con ferite superficiali. Credi che schiantarsi in questo luogo sia casuale? Ma non lo vedi che posto è? Siamo stati trascinati qui per uno scopo, tutti quanti. Jack, ognuno di noi è stato portato qui per una ragione. (Locke)

Il caos e la solitudine molto spesso prendono il sopravvento e c’è bisogno di ritrovare nuova speranza:

#9 A chiunque possa leggerlo: siamo i superstiti del volo Oceanic 815. Sopravviviamo su quest’isola da 80 giorni. Eravam in volo da 6 ore quando il pilota ci ha detto che eravamo fuori rotta ed è tornato verso le Fiji. E poi siamo precipitati. Per tutto questo tempo abbiamo aspettato dei soccorsi che non sono arrivati. Non sappiamo dove ci troviamo, sappiamo solo che non ci avete rintracciati. Abbiamo fatto del nostro meglio per vivere qui: alcuni si sono rassegnati all’idea che non ce ne andremo mai. Non tutti sono sopravvissuti dopo il disastro, ma c’è anche nuova vita e con essa la speranza. Siamo vivi. Per favore, non abbandonateci. (Claire)

Lost Locke

A fare da sfondo ad una serie come Lost non può mancare il luogo simbolo della perdizione e dell’insanità, a darci un’idea dello stesso ci pensa ancora una volta Hurley:

#10 Tempo fa, in un reparto psichiatrico, ho conosciuto un certo Leonard. Non gli ho mai sentito dire altri che questi numeri: 4,8,15,16,23,42. Li ripeteva in continuazione, e mi sono rimasti impressi. Quando sono uscito, anzi, un paio di mesi dopo essere uscito stavo comprando un burrito. E ho pensato: ‘giochiamo alla lotteria’. Avevo ancora quei numeri in testa, così li ho giocati. E ho vinto. 156 milioni di dollari. Da lì è cominciato tutto: è morto mio nonno, la mia casa si è incendiata, sul fast-food in cui lavoravo è caduta una meteora… beh in realtà un meteorite. (Hurley)

Il solito Locke, con la sua divina eloquenza, dà sfoggio alle sue abilità oratorie:

#11 Abbiamo tutti un compito, Hugo. Il mio è convincere le persone a premere un tasto ogni 108 minuti senza chiedersi perché o per come. (Locke)

#12 Ho guardato dentro la canna di un fucile e mi sono convinto. Ho creduto che il mio destino fosse quello di arrivare in questo posto. E poi qualcuno è morto, un ragazzo, perché è stato così stupido da credere che sapessi di che stavo parlando… e la notte in cui è morto, per niente, io ero proprio qui sopra, tutto solo, a dare pugni fino a ferirmi su quella… stupida botola. A chiedere urlando al cielo che cosa dovevo fare, e poi si è accesa una luce: ho creduto che fosse un segno. Ma quello non era un segno, probabilmente eri tu che andavi al bagno. (Locke)

lost

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