Sapete qual è la differenza tra una Serie Tv ed una Soap Opera? Scommetto che una vaga idea l’abbiate un po’ tutti. Di solito le soap sono confuse con le telenovela e vengono catalogate dai nostri cervelli come prodotti destinati a far compagnia alle nostre nonnine mentre le Serie Tv sono squisitamente di nostra competenza. Se vi chiedessi qual è secondo voi la categoria di appartenenza di “Un medico in famiglia” che cosa mi rispondereste? Perché le soap fanno parte di quelle che vengono definite fiction televisive a lunga serialità ovvero con un numero esorbitante di episodi trasmessi giornalmente che sviluppano un’unica storia drammatica coinvolgendo tantissimi personaggi e creando un fortissimo legame con lo spettatore che non potrà perdere nemmeno una puntata senza rischiare di perdere il filo.
Un medico in famiglia è arrivato a produrre la decima stagione in uscita a settembre per un totale di 286 episodi da 50 minuti ciascuno circa. Giusto per darvi un’idea, Friends ha raggiunto un totale di 236 episodi da 20 minuti per tutte le 10 stagioni trasmesse, Breaking Bad 62 puntate da 50 minuti per 5 stagioni e Game of Thrones 60 episodi da circa 60 minuti per 6 stagioni.
Nel 1998 ero una frugoletta di nove anni che non vedeva l’ora arrivasse la domenica per guardare insieme ai miei genitori Un medico in famiglia seduti tutti sullo stesso divano ed ero felicissima quando la sigla latino friendly come si usava all’epoca cominciava con il suo Ai Ai Ai Ai un giorno ti innamorerai ai ai ai vedrai saranno guai ai ai ai …! (Mi sento di aggiungere un accorato “Povera Italia”). Le prime due stagioni ovviamente sono le uniche che siano coerenti con il senso del titolo, con il concetto alla base della serie e con la categoria di appartenenza della serie che non è appunto una soap opera.
Lele Martini è il vedovo dall’occhio languido e il cuore sensibile che dopo la morte di sua moglie Elena si trasferisce col padre Libero e i suoi tre figli in una villetta alla periferia di Roma e prenderanno con se Cettina, la colf polacca partenopea che ci ha fatto morire dal ridere con le sue ossessioni e superstizioni. Maria personalmente mi è sempre stata sulle cosiddette per via della sua parlata, della sua recitazione, delle sue gengive esagerate e soprattutto per il suo personaggio da santarellina. Lei era la figlia maggiore, quella responsabile ed intelligente ma anche in piena crisi adolescenziale con tanto di salopette e apparecchio per i denti in stile anni ’90. Ciccio era il monellino ed indisciplinato ragazzo di casa mentre Annuccia era semplicemente una pupetta carina e coccolosa che già all’epoca recitava meglio di Maria.
I pezzi forti erano nonno Libero (il mitico Lino Banfi) che leggeva il Manifesto da buon ex ferroviere che non perdeva occasione per diffondere il verbo comunista in perfetto accento pugliese; nonna Enrica (la grandissima Milena Vukotic ex moglie di Fantozzi e prima ancora sorella di Giamburrasca) e nonno Nicola, i borghesi della famiglia ricchi e sofisticati in aperto contrasto con nonno Libero. Claudia Pandolfi era Alice, la sorella di Elena che sposerà Lele dal quale avrà due gemelli, Elena e Libero. Vi ricordate la fine della prima stagione dove Lele corre come un pazzo verso l’aeroporto urlando Alice ti amo! prima che lei prendesse l’aereo? Scena stupenda che incarna perfettamente il mood della serie.
Possiamo dire che solo le prima due stagioni erano curate dal punto di vista dei dialoghi (c’era di mezzo lo zampino di Antonello Dose e Marco Presta che tutt’ora sono gli autori de Il ruggito del coniglio di Radio 2) riuscendo ad intrattenere con leggerezza e spontaneità. Il delirio di sceneggiatura avvenuto in seguito è dipeso dal motivo per il quale dipendono tutte le sciagure le mondo: i soldi.
Quelli della Publispei e di Rai 1 hanno deciso che non importa se il protagonista ci sia o no perché il seguito che ha Un medico in famiglia è una garanzia. Non importa nemmeno se tutto il pippone sul fatto che la famiglia sia la cosa più importante per i Martini cozzi leggermente col fatto che Lele prenda i gemelli ed Alice per andarsene in Australia scomparendo per gli altri tre dei suoi figli lasciati alle cure di nonno Libero. Lele era un medico che si preoccupava della salute dei pazienti e non del successo o dei soldi, eppure la sua etica non gli ha impedito di abbandonare la Asl sperimentale per la quale si era impegnato dopo la morte di Giorgi. Nessun problema se poi Alice e Lele rompono e lei non ricompaia neanche per un nano secondo nelle stagioni seguenti.
È del tutto normale che poi lui si risposi con Bianca da cui avrà un altro figlio più o meno in concomitanza con la nascita dei due gemelli di Maria e Marco che, dopo essersi sposata con Guido da cui ha avuto Palù, giustamente è rimasta vedova poco dopo la loro riconciliazione. L’attore che recita Guido, Pietro Sermonti, è andato a recitare la parodia di se stesso in Boris (la serie che inscena il set di una fiction televisiva, Gli Occhi del Cuore) come medico di una soap agghiacciante che per ammissione affatto velata del suo regista, è fatta un po’ alla cazzo di cane. E che dire dello sposalizio tra Enrica e Libero, l’amnesia della new business woman Cettina che riemerge dalle acque di un naufragio…insomma, gli esempi potrebbero andare all’infinito.
L’otto settembre uscirà la decima stagione dove i protagonisti non sono più quelli della vecchia guardia ma il nipote d’America chirurgo di fama internazionale Lorenzo Martini, la sorella di Marco Sara Levi operata al cuore da Lorenzo il penultimo episodio della nona stagione mentre nell’ultimo si sposeranno festeggiando con Roberto Vecchioni. Giusto per farvi capire il riciclo, nella quinta stagione l’attore che recita nel ruolo di Lorenzo, Flavio Parenti, aveva interpretato il ruolo di Boris, il disoccupato tossicodipendente e traditore fidanzato di Rebby. Com’è piccolo il mondo!
Pare che ritornerà in pianta stabile il nostro amato Giulio Scarpati, Lele Martini, che dalla seconda stagioni ha partecipato un po’ a singhiozzi alla serie. Le altre anticipazioni riguardano Anna ed Emiliano, la coppia che pare darà del filo da torcere a nonno Libero. Le vicende della giovane coppia che già non erano state proprio idilliache diventeranno centrali per la narrazione prendendo il posto di Lele – Alice, Lele – Bianca, Maria – Guido, Maria – Marco, Lorenzo – Sara. Se le coppie finiscono se ne inventano delle altre! Che problema c’è?