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Ci meritavamo un revival di Ultime dal cielo

Nei primi anni 2000, su Canale 5 andava in onda Ultime dal cielo, serie tv trasmessa negli USA dalla CBS dal 1996 al 2000, per un totale di 4 stagioni, con il titolo Early Edition.

Gary Hobson (Kyle Chandler) ogni giorno riceve sullo zerbino di casa un giornale molto speciale. La copia del Chicago Sun Time, consegnatagli da un gatto rosso, non contiene le notizie più importanti del giorno, ma quelle del giorno successivo. In questo modo, Gary scopre in anticipo ciò che accadrà il giorno dopo. Inizialmente, Gary sfrutta il giornale per un suo tornaconto, ma, presto, si rende conto che può fare la differenza. Inizia ad aiutare le persone in difficoltà e previene gli incidenti che accadranno.

un frame dalla serie tv ultime dal cielo (640x360)

Se non lo sapeste, in realtà, CBS ha ordinato un remake di Ultime dal cielo, già nel 2022. La nuova serie dovrebbe essere scritta da Melissa Glenn e coinvolge i produttori della serie originale, DeVon Franklin e Bob Brush. Tuttavia, la storia avrebbe come protagonista una giornalista che riceve ogni giorno il misterioso giornale e lotta per cambiarne gli eventi sopra raccontati. Tuttavia, a distanza di due anni da quella notizia, al momento, non è chiaro se il progetto si sia arenato. E, forse, sarebbe meglio così. Perché, più che un remake, noi ci meriteremmo un revival di Ultime dal cielo.

Ecco perché ci meritavamo un revival di Ultime dal cielo

La serie, infatti, finisce con l’episodio 22 della quarta stagione, l’ultimo a essere stato trasmesso su Canale5. Ma il finale di questo episodio risolve i dubbi sul destino di Gary e sul perché sia proprio lui a ricevere ogni giorno il giornale. Perciò, un revival sarebbe l’ideale per scogliere, anche a distanza di anni, tutti questi nodi.

Ultime dal cielo, però, meriterebbe un revival non solo per permetterci di conoscere come finisce la storia di Gary. Ma anche per rivivere la magia e il comfort che la serie sapeva fornire. Parlo per tutti ibambini e bambine che negli anni ’90 guardavano la tv, girovagando tra i canali. All’epoca, Italia 1, Canale 5 e Rete 4 trasmettevano serie come Xena – Principessa Guerriera, Hercules, Baywatch, La signora in giallo, Detective in corsia e, appunto, Ultime dal cielo. Così, noi degli anni ’90 passavamo da una mitica antica Grecia, ai delitti del dottor Mark Sloan, fino alle avventure sovrannaturali di Gary alle prese con il suo giornale preveggente.

la locandina della serie tv ultime dal cielo (640x360)

Tutte queste serie avevano in comune un fattore molto importante: erano rilassati e la massima espressione del genere comfort. Forse, un po’ meno Xena ed Hercules, ma persino lì sapevi che il bene avrebbe trionfato e tutto sarebbe andato per il meglio. Grazie alla trama verticale, tipica di molti prodotti della serialità di quel periodo, non era necessario seguire ogni singolo episodio per scoprire cosa sarebbe successo. Perché la vicenda si concludeva nella puntata stessa. Questo ci permetteva di seguire la serie senza dover necessariamente aver visto gli episodi precedenti e, al contempo, ritrovare una piacevole ripetitività dall’effetto rilassante. Potremmo quasi inserirla in questa lista delle 5 serie tv che ci fanno stare bene!

Una serie tv che ci regalava momenti comfort e speranza per il futuro

La vicenda di Gary non aveva, giornale e gatto rosso a parte, nessun elemento sovrannaturale. Gary è un agente di borsa, cacciato di casa dalla moglie e costretto a trasferirsi in un albergo. Il protagonista vive, perciò, in una situazione precaria e il suo animo è più amareggiato che mai. Tuttavia, una mattina, in maniera inaspettata, si trova sullo zerbino di casa una copia del Chicago Sun Time. Ciò che Gary realizzerà più tardi è che le notizie riportate si riferiscono al giorno successivo.

Come un qualsiasi uomo in grande difficoltà e la cui bussola morale non sembra guidarlo nella direzione giusta, Gary decide di sfruttare questo vantaggio a suo favore e guadagnare così soldi. Una rapina in banca di cui rischia di restare vittima insieme all’amica Marissa spinge però Gary a riconsiderare la sua scelta. Così, il protagonista decide di sfruttare il giornale e aiutare le persone.

la locandina della serie tv ultime dal cielo (640x360)

Gary diventa così un eroe o, almeno, prova a esserlo. E non lo fa per tornaconto personale o per ricercare la gloria, ma perché comprende che questo potere di conoscere il futuro può essere utilizzato per aiutare gli altri e non per arricchirsi. Gary non ha alcun obbligo morale nel farlo: il giornale comparirebbe davanti alla sua porta sia che lui decidesse di aiutare gli altri, sia se decidesse di arricchirsi.

Il personaggio interpretato da Kyle Chandler sceglie di fare del bene e ci insegna come un uomo qualsiasi, nel suo piccolo, può provare a cambiare le cose, nel suo piccolo.

Gli incidenti che Gary previene in Ultime dal cielo, infatti, non sono grandi catastrofi, ma spesso piccoli drammi della vita quotidiana. Situazioni che spingono le persone a commettere degli errori e fare danni e che vengono risolte grazie all’empatia che Gary impara a mostrare. In un mondo che corre frenetico e privo di controllo, il nostro protagonista si prende del tempo per fermarsi e ascoltare le preoccupazioni e i dolori di sconosciuti che incontra sulla sua strada. E, decidendo di aiutarli, Gary cambia le cose e le notizie sul giornale diventano foriere di messaggi di speranza e di generosità.

Ecco perché ci meritiamo un revival di questa serie tv. Ultime dal cielo è una serie comfort, ripetitiva certo nella sua struttura, ma che riesce a ricordarci che, ogni giorno, possiamo scegliere di essere eroi. Non sventando grandi catastrofi, ma praticando l’empatia e l’ascolto verso gli altri. E non è forse ciò di cui abbiamo bisogno, oggi più che mai?

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