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La classifica dei migliori personaggi delle tre stagioni di True Detective

In questo articolo abbiamo deciso di indire una gara, tosta, difficile e ricca di insidie. I concorrenti? Tutti coloro che sono apparsi nelle tre stagioni di quella stupenda produzione seriale creata dalla fervida e cupa mente di Nic Pizzolatto. Preparatevi quindi a risalire la nostra top 10 legata a True Detective, incontrerete vecchi amici e amiche che hanno lasciato un segno indelebile in tutti voi, amanti del crime e del noir, del thriller e del dramma. Non perdiamo altro tempo, ai blocchi di partenza perché il tempo corre e non aspetta nessuno. Iniziamo.

Ecco i migliori 10 personaggi di True Detective.

10) Lisa Tragnetti

Partiamo subito in quarta. La bellissima Alexandra Daddario nella prima stagione di True Detective interpreta un personaggio che può sembrare marginale, ma che non lo è affatto: Lisa Tragnetti. Questa è l’amante di Martin ed è la goccia che fa traboccare il vaso nella relazione con Maggie, che successivamente tradirà il marito con il partner Rust Cohle. Insomma, se abbiamo scherzato sulla bellezza prorompente di Alexandra, non scherziamo con le sue doti attoriali e con una carriera che sembra più luminosa che mai, impreziosita da questa interpretazione in una delle produzioni migliori mai apparse su piccolo schermo.

9) Frank Semyon

Facciamo un balzo in avanti, cronologicamente parlando, e spostiamoci nella seconda stagione. Quella che tutti definiscono la peggiore tra le tre di True Detective non va comunque sottovalutata. Il primo dei protagonisti ad apparire in questa nostra classifica è quello che forse è rimasto meno nei cuori degli spettatori e di noi addetti alla critica, ma non per questo non va citato. Il problema del personaggio interpretato da Vince Vaughn non sta tanto nella scrittura del personaggio stesso, ma nell’interpretazione dell’attore statunitense. Abbiamo già parlato di come Vaughn abbia perso un enorme occasione (trovate più dettagli qui) e questa nona posizione è la media tra quello che è stato Frank Semyon e quello che sarebbe potuto essere se la prova del nostro Vince fosse stata all’altezza.

8) Roland West

Altro personaggio per certi versi anonimo, ma che, questa volta, rimane per certi versi nei cuori degli appassionati della serie tv. Siamo nella terza stagione e a far da spalla a Mahershala Ali aka Wayne Hays è Stephen Dorff. Forse schiacciato dalla mostruosa bravura dell’attore di colore, il ruolo di Roland West non è la miglior spalla seriale che sia mai apparsa su piccolo schermo, ma va detto che la stragrande maggioranza degli attori sfigurerebbe al fianco di Ali. Quindi questa ottava posizione è di gran lunga un buon risultato per un attore e un personaggio che comunque ha lasciato un ottimo ricordo di se stesso nella memoria dei telespettatori. Bravo Stephen.

7) Antigone Bezzerides

Alla posizione numero 7 le cose iniziano a farsi più complesse, perché da questo punto in poi inizieremo a raccontarvi solo personaggi che tendono alla perfezione. Si tratta della seconda donna del nostro articolo e se tutti la conosciamo con il nome reale di Rachel McAdams, molti di noi l’hanno imparata a conoscere anche con quello fittizio e mitologico di Antigone Bezzerides. Se la storia, il carattere e le vicissitudini del personaggio fossero state ancora più approfondite durante la seconda stagione di True Detective, non si sarebbe piazzata al settimo posto, ma quello interpretato da Rachel McAdams è comunque uno dei migliori personaggi femminili della produzione nata dalla mente di Nic Pizzolatto.

6) Amelia Reardon

Non c’è due senza tre, e infatti alla posizione numero 5 arriva la nostra terza attrice femminile della trilogia antologica creata da Nic Pizzolatto. Siamo nella terza stagione, e se vi abbiamo raccontato qualche riga più su la spalla/collega di Wayne Hays, ora vi raccontiamo quella che per certi versi è la vera spalla attoriale del personaggio: sua moglie. Alcune scene tra Mahershala Ali e Carmen Ejogo sono di un qualità impressionante. I due riescono a fondere, confondere e mutare gli stati d’animo in pochi secondi tanto che lo spettatore rimane straniato e si immerge nelle vicende della miglior coppia (in senso amoroso) di True Detective. E il merito è non solo di Mahershala, ma anche della prestazione struggente e carismatica della Ejogo.

5) Maggie Hart

Apre la top 5 l’ultima quota rosa del nostro articolo, la stupenda Michelle Monaghan che veste i panni di Maggie Hart, la moglie di Martin Hart. Siamo nella prima stagione, quella che per molti è un capolavoro assoluto, e merito di questo va anche al personaggio di Maggie. Una donna leggera e fragile, forte e passionale. Una donna che non deve chiedere mai, ma che prima di entrare nei pensieri, nel cuore e nella mente di qualcuno chiede sempre permesso. Un personaggio davvero ben costruito e pensato, impreziosita dalla grande interpretazione della Monaghan che la consacra a attrice trasversale, capace di tutto.

4) Ray Velcoro

Si ferma ai piedi del podio Colin Farrel. Motivi? La questione è purtroppo ormai sdoganata, la seconda stagione di True Detective è stata schiacciata dalle aspettative dei fan dopo una prima parte indescrivibile. Ne risente quindi anche l’opinione generale sui vari personaggi. Quello però di Ray Velcoro è però il miglior personaggio tra quelli del capitolo centrale della trilogia. Tutti coloro che hanno visto la serie tv non possono non ricordare il sogno di Ray, quei due onirici minuti in cui Velcoro sogna suo padre. Una scena incredibile e carica di pàthos che ha fatto scendere una lacrima a tutti noi. Medaglia di legno quindi per l’attore statunitense nei panni del detective della città di Vinci.

3) Wayne Hays

Apre il podio il protagonista dell’ultima stagione di True Detective: Wayne Hayes. Gran parte del merito per questa medaglia di bronzo è da attribuire a Mahershala Ali, autore di una prova attoriale di livello assoluto. Non è facile infatti interpretare lo stesso uomo in tre epoche diverse della sua vita e riuscire a variare i registri stilistici, caratteriali e espressivi passando dal giovane detective all’anziano che ormai si è arreso al tempo e al destino. Ma a proposito di autori, quello di Wayne è un personaggio che per certi versi ha riscattato Nic Pizzolatto dopo il giro a vuoto avuto in alcune scelte legate alla seconda stagione. Quindi bravi a entrambi per essere riusciti a costruire un character del genere.

2) Martin Hart

Non poteva esserci che lui a pochi passi dalla prima posizione: Martin Hart. Se avete visto le tre stagioni di True Detective sapete benissimo che la seconda posizione in una classifica dei personaggi della serie tv è come una prima di qualsiasi altra classifica perché tra i vari personaggi ce n’è uno, di cui parleremo tra poco, che è come un cannibale. Ma adesso concentriamoci su Martin, interpretato da un grandissimo Woody Harrelson. Non c’era bisogno del partner di Rust Cohle per consacrare l’attore statunitense nell’Olimpo dello showbiz a stelle e strisce, ma con questa prova ha decisamente arricchito il suo già incredibile curriculum di successi. La performance di Harrelson e l’intensità con cui interpreta il detective Hart sono un qualcosa di incredibile. Alcuni frame, alcuni dialoghi tra lui e Rust rimarranno per sempre impressi nella storia del piccolo schermo.

1) Rust Cohle

Sono nove posizioni che giriamo intorno a lui, sono nove posizione che voi lettori conoscete chi si sarebbe piazzato in prima posizione in questa nostra classifica legata ai migliori 10 personaggi di True Detective. Non c’è molto da dire. Qualche riga sopra lo abbiamo definito cannibale e se vogliamo restare in tema di podi, medaglie e olimpiadi, potremmo descrivere Rust Cohle come il Gregorio Paltrinieri dell’Olimpiade di Tokyo. Un uomo quasi super naturale che ha dovuto fare i conti con un mostro. Se il nostro Greg nazionale ha combattuto contro la mononucleosi e ne è uscito più forte di prima, Rust ha avuto a che fare con mostri ben più tremendi. Entrambi, nonostante le difficoltà, sono però riemersi dall’abisso, dalle acque torbide, oscure e mosse delle difficoltà della vita. Rust è un personaggio storico, ecumenico, enorme. Un conglomerato di filosofia, religione, letteratura e psicologia che si è fatto uomo. Non ci sono davvero parole per descrivere la prestazione di Matthew McConaughey (qui proviamo a farlo). Anzi, forse una ce n’è: grazie.

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