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This Is Us è la Serie Tv più struggente di sempre?

This Is Us è forse il fenomeno televisivo con più coinvolgimento emotivo degli ultimi tempi. Dopo aver fatto incetta di premi e aver ottenuto riconoscimenti da critica e pubblico la Serie sembra potersi avviare a ottenere un primo posto solitario tra le opere più struggenti di sempre. Non manca però chi ritiene This Is Us un lavoro carico di retorica fine a se stessa e gusto per la drammaticità.

Le accuse principali si indirizzano ad alcuni momenti topici in cui il lirismo aumenta eccessivamente e si rischia di cadere in un sentimentalismo spicciolo privo di profondità. Proviamo allora a dirimere la questione compiendo un percorso di analisi dell’intera Serie alla scoperta di pregi e difetti di uno dei più apprezzati prodotti televisivi degli ultimi anni.

This Is Us a differenza di altre opere che fanno della drammaticità spinta il proprio cavallo di battaglia racconta una quotidianità per certi versi canonica.

Le vicende della famiglia Pearson, tranne rari momenti, sono esperienze in cui possiamo riconoscerci. La difficoltà del viver di tutti i giorni. I mille dubbi e sbagli che costantemente ci troviamo ad affrontare. This Is Us in questo ha il grande merito di non servire sul piatto della nostra emotività grandi drammi e dolori inauditi ma un disagio molto più sentito, di cui facciamo esperienza costantemente.This Is Us

Nelle incertezze di Kate rivediamo le nostre insicurezze. La paura di non essere all’altezza. La difficoltà di accettare il nostro aspetto fisico, proiettati in una distorta visione di bellezza che non potremo mai raggiungere. In lei c’è una bontà che fatica a emergere, sedimentata sotto le tante paure di chi teme di mostrarsi per com’è. Anche noi cadiamo in questi errori. Anche noi, come Kate, fatichiamo a lasciar emergere il meglio di noi, timorosi della reazione degli altri. Terrorizzati che tutto finisca con un fallimento.

Ma Kate ci insegna che la lotta è l’unica via. Che non possiamo arrenderci alle nostre paure, crogiolarci nel limbo di chi non si mette in gioco per paura di non riuscire. Non è un percorso semplice, non lo è mai. E This Is Us non semplifica le cose, non ci restituisce una visione del mondo ingentilita in cui tutto alla fine con convinzione e determinazione viene a mettersi al suo posto. Non è così semplice, la vita.

Esistono infinite variabili che non possiamo controllare e mille ricadute che dovremo trovarci ad affrontare.

Ma quello che conta è insistere. Mettersi in gioco, gridare il nostro esserci e far sì che le nostre intenzioni abbiano la meglio sulla casualità del mondo. Kate lentamente finisce per rendersene conto. Lo fa con passo incerto, tra momenti di forte difficoltà e problemi che via via si parano sul suo cammino. Ma non smette di insistere.

Quel macigno che condiziona gran parte della sua vita, quella perdita insuperabile che l’ha segnata da bambina è un fantasma che costantemente si riaffaccia nella quotidianità. Fatica ad amare qualcun altro, a lasciarsi andare al sentimento perché significherebbe esporsi ancora alla possibilità di soffrire. Eppure ha la forza di farlo. Lentamente e dubbiosamente Toby riesce a restituire a Kate quell’amore che per troppo tempo aveva sottratto alla sua esistenza.This Is Us

Ecco, l’amore. Il sentimento per nulla banalizzato che domina in lungo e largo in This Is Us. L’amore per Jack, l’amore per i propri figli, l’amore per una madre. Non è semplicemente sereno, felice. Semplice. L’amore non lo è quasi mai. È un sentimento che necessita di maturità, che deve essere affrontato con quella vitalità che lo contraddistingue. La famiglia Pearson invece per troppo tempo ne ha fatto un monumento funerario alla memoria. Un culto a Jack che ha reso mortifero ed esclusivo il sentimento. Gli altri ne sono irrimediabilmente esclusi. Come Miguel, mai realmente accettato nel nucleo familiare.

Non esistono buoni e cattivi in This Is Us.

Esistono persone che commettono errori, che sanno anche risultare crudeli, a volte, e che costantemente però provano a mettersi in gioco. La loro forza è data da una bontà che si trasferisce di padre in figlio. Un atto originario che ha prodotto un amore nobile che è sopravvissuto al tempo. Quell’atto è l’adozione di Randall che segna il riaprirsi alla vita dopo la morte di un figlio. La vera forza, ci insegna This Is Us, è tutta qui. Nell’esporsi alla nudità del sentimento senza chiudersi nel lutto.

Non sempre e non subito gli incerti e sfaccettati protagonisti di This Is Us ci riescono. Se Rebecca lo fa con Randall grazie al sostegno di Jack, Kate fatica per anni, prima di scoprire in Toby un compagno credibile. Kevin, di contro, non lo ha mai fatto. Più dei fratelli pesa su di lui la perdita di quel padre che era mentore e guida. Un genitore capace di accompagnarlo nella crescita. Venuto meno lui Kev smette di progredire. Non lotta più, vinto dalla fatalità di un caso che lo domina in lungo e largo. Tutto quello che accadrà alla sua vita sarà soltanto il prodotto di un destino che ora lo premierà ora lo punirà.

Kev meno di chiunque altro è padrone pieno della sua vita, interprete credibile di se stesso. Vive nell’incertezza di chi sa di non aver meritato gran parte del successo che ha. Eppure, anche lui, rendendosi conto di questo, ha la forza di rimettersi in gioco. Lo fa abbandonando la sit-com di cui era protagonista e provando a costruire una relazione importante nella sua vita.This Is Us

Andrà incontro, inevitabilmente, a fallimenti e, quando per l’ennesima volta la sorte lo abbatterà, non avrà la capacità di rialzarsi. Piomberà in un vortice capace di dominarlo e risucchiarlo senza apparente scampo.

Non è una visione facile quella di This Is Us.

Non c’è catarsi piena in nessun episodio nonostante una bontà di sentimenti che accompagna ogni momento. E non c’è perché non può esserci. Perché non basta volere il bene per raggiungerlo. Non basta a volte neanche lottare. Serve la forza di sentirsi famiglia, di scoprirsi parte di un gruppo capace di sostenerti e accompagnarti nel tuo percorso.

This Is Us pur cedendo a qualche momento di eccessiva e immotivata drammaticità fine a se stessa non scade quasi mai nel banale e nel retorico presentandoci con grande onestà una vita fatta di piccole e grandi difficoltà come pure momenti di felicità e gioia condivisa. Parla di traumi regressi, di nevrosi che vengono a ingigantirsi nel tempo. This Is Us parla di noi, della nostra quotidianità, di difficoltà credibili. I toni non sono esasperati, le situazioni mai iperboliche.

La grande differenza rispetto ai diretti concorrenti è tutta qui. Nessuna morte drammatica. Nessun colpo di scena clamoroso e sentimentalismo costruito. Ci si commuove, certo. Ma lo si fa senza che questo sia l’obiettivo principale degli autori. Senza quella finalità ricercata che caratterizza invece altre Serie come Grey’s Anatomy o Happyness. Difficile pensare a un rivale credibile in questo. La forza di This Is Us è tutta qui, nel restituirci alla nostra quotidianità con una lacrima e un sorriso, facendoci riflettere sui nostri problemi senza mai risultare stucchevole.

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