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This Is Us (2×18): è necessario fare spazio all’amore

A volte ci scopriamo a vivere nel ricordo. Ci sorprendiamo a pensare a quello che sarebbe stato se le cose fossero andate diversamente. Ci rifugiamo in un sogno confortevole e rassicurante. In quel sogno pensiamo di trovare una difesa dal mondo e dai suoi pericoli. Degli accidenti di ogni giorno e dalle brutture della vita. Vivendo nel ricordo rifiutiamo di andare avanti. Rimaniamo ancorati a una visione che non corrisponde alla realtà. Arriva un tempo però in cui non è più possibile rifiutarsi di accettarla, quella realtà. Un momento in cui bisogna compiere una scelta. Una scelta di vita. Kate in questo finale, toccante, episodio di This Is Us è giunta a quel momento.

Nella sua mente e nel suo cuore c’è l’immagine dell’amore per quel padre irrimediabilmente e drammaticamente perduto.

Nelle istantanee di una vita che poteva essere e che non è, c’è tutta la sofferenza della perdita. Di chi è costretto a vivere in una realtà in cui il vuoto interiore sembra troppo grande da colmare. Kate si è “aggrappata a questa sensazione davvero per tanto tempo: la sensazione di averti al mio fianco”. Nell’urna del padre è racchiuso il bisogno di affetto e di vicinanza. Non riesce a lasciarlo andare. A lasciarsi andare.

È legata in maniera apparentemente irreversibile a quel genitore. Pensa di poterne circoscrivere la presenza, aggrapparsi al ricordo grazie alle sue ceneri. Parla a quell’urna, si confida con le spoglie di suo padre. E per un istante, per un momento appena nell’arco delle sue giornate, può lasciarsi andare all’idea di averlo al suo fianco.This Is Us

Ma non è così. Jack non è più lì, non è in quell’urna, non è materialmente presente. Kate si confronta per la prima volta con questa verità. Lo fa nel momento più importante, quello del suo matrimonio. Davanti a lei ha da un lato il ricordo di un padre terribilmente amato e dall’altro l’immagine reale e concreta di un uomo, Toby, che farebbe qualunque cosa per lei. “Non so perché Toby non ci sia nei sogni che ho fatto ma sicuramente è l’uomo perfetto per me”. Kate sa di amare Toby. Lo sa nel profondo del suo cuore. Eppure, non c’è spazio per lui. Nei suoi sogni, nell’immagine irreale di un futuro che non sarebbe mai diventato presente, non può essere al suo fianco quell’uomo.

Perché Jack totalizza la scena, si impone e incombe su qualunque cosa.

Posso sposarti un giorno?”, domanda la piccola Kate. Quell’immagine dell’uomo perfetto, del padre perfetto, si riflette anche nella figura di un marito perfetto. Kate sa di voler essere come sua madre perché “Mamma, non mi stai intralciando la strada, tu sei la mia strada”. Kate fin da bambina vorrebbe avere la bravura della madre, la bellezza, la dote canora. Vorrebbe un uomo che la ami come Jack ama Rebecca. Per molto tempo la bambina fattasi donna indugia nell’idealizzazione del genitore. Intimamente sa di non lasciare spazio all’amore perché il sentimento per Jack si impone sopra a tutto.

Ma qualcosa accade. Conosce Toby. Si innamora di quel ragazzo buono e follemente pazzo di lei. In lui vede qualcuno con cui finalmente sentirsi se stessa. Con cui poter costruire un futuro. Come afferma Randall: “Non ha assolutamente senso cercare di controllare il futuro. […] Però una cosa la possiamo controllare. Le persone che scegliamo. Le persone che scegliamo di avere al nostro fianco. Facendo questo ci avviciniamo a ciò che significa controllare il nostro destino. Questo perché, mentre tutto il resto cambia, le persone vicine rimarranno le stesse”. Kate avrebbe voluto controllare il futuro, controllare gli avvenimenti del passato per far sì che tutto avesse portato a quel momento. Il momento dell’anniversario di matrimonio dei suoi genitori.

Tutto sarebbe stato perfetto, il dolore non avrebbe fatto parte della sua vita. Ma così facendo avrebbe rinunciato all’amore.

Non avrebbe mai incontrato e non avrebbe mai potuto far spazio nel suo cuore per Toby. This Is Us ci ricorda che non possiamo controllare il destino. Non possiamo scegliere di rifiutare e rinnegare il brutto della vita. Ma possiamo trarne il meglio. Possiamo fare in modo che attraverso quel dolore nasca qualcosa di migliore, di autentico. Non possiamo riscrivere il passato ma possiamo far sì che il nostro presente e il futuro siano diversi, siano più vivi. This Is Us

Nell’infinita instabilità della vita e negli incontrollabili accadimenti dell’esistenza possiamo aggrapparci a qualcosa. Quel qualcosa, anzi, quel qualcuno è una costante, la persona che amiamo e che nelle variabili del mondo costituisca un’àncora e un rifiugio. Un riferimento saldo che travalichi il tempo e ogni vicenda.

Quel riferimento, quella costante per Kate è Toby.

La donna se ne rende conto e la sua “promessa di matrimonio”, intima e segreta, non è altro che un’immensa apertura alla vita. Un sì al suo futuro con Toby: “Devo fare un po’ di spazio. Devo fare spazio per Toby. Quindi devo… Devo lasciarti andare ora”. Così, alle immagini fittizie dell’anniversario di nozze di Rebecca e Jack si sostituiscono quelle reali e vive del matrimonio di Kate e Toby.  Per troppo tempo i tre fratelli Pearson hanno vissuto nel ricordo. Hanno trattenuto il fiato guardando al passato e rifiutando di andare avanti.

Randall nel suo bisogno inesauribile di controllo e nella volontà ossessiva di riattualizzare la bontà paterna con ogni mezzo, nel costante bisogno di sentirsi all’altezza di quel genitore così “perfetto”. Kate rifiutando di amare, scegliendo e mettendo Jack sempre davanti a tutto, oscurando qualunque altra cosa, compreso Toby. Infine, Kevin non riuscendo mai a crescere, a maturare. “E se [Kate] si fosse presa così tanto cura di me da dimenticarsi di se stessa?”, riflette Kev. Quel farsi forza a vicenda, quel fare gruppo contro tutti, contro il mondo ha impedito a entrambi di vivere. Di aprirsi alla vita. Tanto più per Kevin ha significato non compiere scelte fondamentali, rinunciare a un amore di cui non si riteneva all’altezza, lasciarsi trascinare vivendo stancamente la sua vita.

Ma ora, lentamente, come abbiamo constatato nei precedenti episodi di This Is Us, Kevin ha scalato il suo Everest.

È riuscito a riconquistare il controllo che per troppo tempo aveva demandato ad altri. Questa sua maturazione emerge chiaramente nelle parole del brindisi. “Secondo me tutti stiamo trattenendo il respiro da molto tempo e quindi prima di brindare a Toby e Kate, prima di alzare i calici, penso che noi quattro dovremmo espirare insieme. È importante farlo, lasciar andare tutto ciò che ci teniamo dentro quindi facciamolo”.

Tutti i fratelli finalmente tirano il fiato, lasciano catarticamente andare quell’immagine del padre a cui si erano aggrappati per troppo tempo. Si rendono finalmente conto che non è nel ricordo ma nella concretezza delle loro vite, nell’amore per i propri cari,  nell’attualità di sentimenti vivi e corrisposti che possono trovare e realizzare se stessi. This Is Us ancora una volta parla al nostro cuore. Non ci consola, non ci rassicura. Ci presente breve istantanee di un futuro che sarà difficile per tutti. This Is Us

Per Kate e Toby nel dover far fronte a un problema di salute. Ma anche per Randall e Tess sofferenti e incerti. Probabilmente il futuro di Deja non sarà dei più semplici. La ragazza forse non supererà quella rabbia che prova nel suo cuore. A essere parte dei Pearson sente di rinnegare il suo amore per la madre. Sente di venir meno alle sue origini. Di svilire il sentimento per la madre accettando di amare come una famiglia, una nuova famiglia, quelle persone. Eppure, This Is Us ci ricorda anche che nonostante le sofferenze che sempre accompagneranno la nostra esistenza, possiamo confidare in qualcosa. In un sentimento che sopravvive al tempo e alle difficoltà della vita. Possiamo confidare nell’autenticità immortale dell’amore.

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