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E finalmente piovve.
Dopo quasi cinque stagioni e 60 puntate abbiamo visto la pioggia cadere su The Walking Dead.
La lunga strada nella marcia unita e lo scoramento totale del gruppo sono le icone di questa 5×10. Manca cibo, acqua e voglia, il morale è a pezzi ed il sistema nervoso saltato.

Finisce anche l’ultimo goccio di benzina, si continua a piedi, anche se non si sta in piedi.
‘Quanto manca ancora?’ si chiede Maggie, sempre più distrutta. ‘Sessanta miglia’ le dice Sasha. E Maggie ancora ‘Non mi riferivo a quello’. Segno evidente che non c’è più speranza e sembra quasi si aspetti solo l’ora che finisca davvero tutto.

E’ il ‘The Walking Dead’, è l’elogio e il tributo al nome della serie, lo dice Rick nei suoi discorsi quasi al buio, nella cascina dove si riparano dal temporale. La scena si sposta su Rick che guarda il figlio dormire e si rivolge alla sua gente, alla sua’famiglia’ come usa a volte dire, cercando di risollevare il morale della truppa e racconta del nonno in guerra contro i tedeschi – l’attitudine bellica, quindi è congenita per i Grimes a quanto pare – che si considerava già spacciato in partenza ma che alla fine si ritrovava vivo ogni volta. ‘Riposa in pace’– si ripeteva – ‘Ma ora alzati e combatti’. ‘NOI SIAMO I MORTI CHE CAMMINANO ‘We are The Walking Dead’ (in lingua originale credo sia da orgasmo).

I morti che camminano. Che poi ‘si accorgono di esser vivi’. La tempesta e poi la quiete, il fondo e poi la luce, la notte e la paura. E poi una nuova alba e la voglia di vivere. Ancora.

Ma Daryl non coglie subito le parole di Rick e rifiuta di identificarsi con ‘LORO’. ‘Non siamo LORO’ dice con stizza. Daryl è uno dei più scossi del gruppo. Rick fraternamente gli ribatte ‘non lo siamo,non lo siamo’ ,due volte,e in quel tono di comprensione c’è tutta la voglia di tenere uniti tutti, di non perdersi d’animo.
Daryl è tra i più scossi dicevamo, e cerca in ogni occasione di appartarsi, di restare solo, lui che solitario lo è sempre stato, e che dietro quella corazza da duro nasconde invece tanto sconforto, forse bisogno di una parola, di una carezza. Riesce a seguirlo una volta Carol, che gli fa dono di un coltello appartenente a Beth e che cerca di parlargli, dicendogli che ha bisogno di lasciarsi andare, baciandolo poi amorevolmente sulla fronte. Ed è quello che fa poco dopo, quando riesce a svincolarsi dal gruppo e si ritrova in mezzo ai boschi ad ascoltare il suo silenzio, una prima volta e poi, successivamente, quando si ritrova nei pressi della cascina che poi li riparerà, quando si ferma e si accende una sigaretta. Forse la cascina gli ricorda quel momento passato con Beth. il primo piano si ferma sul volto provato di Daryl, la sigaretta volutamente spenta tra le mani, quasi a sentirsi immune da tutto, quasi a soffocare il dolore che stringe o forse per sentirsi ancora vivo o magari… piangere e basta. Come gli aveva detto Carol, lasciarsi andare.

Daryl è solo, a guardia del portone della cascina dove si riparano per la notte, ed intravede una mandria di zombie avanzare, mentre fuori impazza il temporale furibondo. L’arciere è il primo a fare diga per resistere alle correnti devastanti e alla possibile invasione, ed introduce la scena madre di questa 5×10. Prima Maggie, poi Rick, poi tutti gli altri (resta solo la piccola Judith che forse piange perchè ci vorrebbe essere anche lei) con tutte le forze a tenere e difendere quel portone, a resistere alla tempesta. Tutti uniti, perchè solo tutti uniti, lottando ed aiutandosi, potranno farcela.

La tempesta finisce ed è mattino. Maggie si sveglia per prima e trova Daryl ancora la’, ancora in piedi ,a protezione di quel portone, a vegliare sul gruppo che riposava esausto.
Parlano di Beth, poi Daryl restituisce a Maggie un vecchio carillon che Carl le aveva regalato quando erano in viaggio per strada. Non funzionava ma Daryl glie lo ha riparato ‘C’era un po’ di sabbia tra gli ingranaggi’.
Forse non tutto cio’ che si da’ per rotto o spacciato o morto lo è veramente.

Maggie sveglia Sasha, e quando escono lo scenario che si apre loro è incredibile: alberi sradicati che inforcano decine di zombie, sembra quasi un miracolo non esser stati spazzati via.
L’immagine dell’alba rosa all’orizzonte sulla distesa del prato verde, sembrano pacificare gli animi delle due donne e far sentire nel cuore ancora quella strana voglia di vivere. Tra le lacrime di comprensione reciproche si promettono che ce la faranno e mentre Maggie prova a caricare il carillon scappa anche da ridere.
Ma…

(verrebbe da dire)…e adesso chi cavolo è questo?
La 5×10 vede l’introduzione di un nuovo personaggio.
Sembra scappato da un isola felice, o quantomeno da un’altra serie, visto che è pulito e tranquillo e…si definisce ‘amico’.
Ma non solo: vuole parlare con il ‘capo’, di cui conosce anche il nome ‘Si chiama Rick,no?’
– Perchè? – gli ringhia Sasha.
E Aaron, questo è il nome della new entry , esclama ‘Buone notizie!’
La 5×10 quindi ci lascia con il carillon che suona e tutte le nostre supposizioni senza risposta fino a lunedì prossimo…
Ma che grande puntata è stata anche questa!

UP:

La fotografia di ‘Loro’ in gruppo che camminano sotto il sole, con gli zombi dietro a creare questo effetto in dissolvenza incrociata, in modo che ‘Loro’ (i vaganti) sembrino ‘Loro’ (i nostri walkers). E nell’avanzare ,quasi sovrapponendosi,producono un concetto di simbiosi semplicemente spettacolare,
,iconico, da cover! E’il vero The Walking Dead.

La scena della pioggia: quei rumori del cielo che si trasformano in acqua,la pioggia incessante…dopo aver sofferto tutto quel caldo e la sete ,buttarsi a terra dalla felicità quasi a giocare è stato ..eccitante! E’ proprio vero: l’acqua è fonte di vita….a volte resuscita più di un’epidemia zombi!

DOWN:

-Dopo il serpente, ora anche il vermicello. Il povero Daryl per mantenere i bicipiti scolpiti qualcosa dovrà pur fare: ma che schifo, però!

Il ‘barbecue con i cani’: la scena di quando mangiavano, con le dovute proporzioni, ricordava Gareth e soci. La fame è davvero una brutta bestia. E l’uomo che diventa bestia per fame è ancora peggio. Chiamasi legge di sopravvivenza. E’la legge dell‘apocalisse di The Walking Dead.

Ps. Fermate Sasha, o prima o poi sparerà anche a voi!