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The Walking Dead in Game of Thrones: il crossover dei sogni

Ho iniziato questa esperienza scrivendo su due sole serie televisive: Game of Thrones e The Walking Dead. Oggi mi semplifico la vita e in questo articolo parlerò di entrambe contemporaneamente.
Quante volte noi amanti di serie (soprattutto chi ha dimestichezza con le fan fiction) ha immaginato crossover tra i mondi delle storie di cui è appassionato? È quello che ho voluto fare io anche se in modo quasi ironico. Mi sono posta queste domande: Se i personaggi di The Walking Dead fossero vissuti nel mondo di Game of Thrones, cosa avrebbero fatto? Quale ruolo avrebbero rivestito? A quale casata sarebbero appartenuti? Ma soprattutto, sarebbero sopravvissuti? Si sa che in un’apocalisse zombie la morte è all’ordine del giorno, ma fidatevi (se non lo sapete già), in Game of Thrones può essere ancora più frequente, inaspettata e brutale.
Ho quindi fatto una lista di personaggi e basandomi un po’ sul percorso in The Walking Dead, un po’ sulle caratteristiche personali, ho assegnato loro dei ruoli o delle famiglie di Game of Thrones. Seguitemi qui sotto:

DARYL DIXON – NIGHT’S WATCH O DOTHRAKI?
Iniziamo con un personaggio molto popolare. Daryl  Dixon ha molte caratteristiche che lo rendono simile al giovane Jon Snow. È leale, onesto, invincibile nel combattimento. Farebbe di tutto per la difesa degli altri. Questi connotati lo rendono un ottimo Guardiano della Notte e sono sicura che sarebbe stato questo il suo ruolo in Game of Thrones. Per di più, anche se nella serie originale non è obbligato, sembra aver fatto un silenzioso voto di castità. In questo Jon Snow sembra averlo pure superato, ma spero di dovermi ricredere! Guardiano della Notte, quindi, nato magari in una famiglia povera di Fondo delle Pulci ad Approdo del Re, oppure anche lui bastardo di qualche lord nella terra dei fiumi. Lo so, un’altra caratteristica di Daryl è quella di essere un po’ selvaggio e tra i guerrieri di questo tipo troviamo i Dothraki. In ogni caso, una cosa è certa: è un combattente.
Sopravvissuto con onore.

 

CAROL PELETIER – FIRE AND BLOOD.
Lo so a cosa state pensando. Sarebbe facile inserire Carol tra le mamme per eccellenza di Game of Thrones. Come Cersei Lannister? No, dai. Come Catelyn Stark? Forse. Ma se vogliamo seguire questo filo logico allora mi piacerebbe associarla ad un’altra madre. La madre dei draghi Daenerys Targaryen. Pensateci, entrambe partono da una situazione di svantaggio e di sottomissione, entrambe perdono il proprio figlio e si ritrovano ad accudirne altri. Carol sembra avere tutte le caratteristiche adatte a fare di lei una Targaryen. Dopotutto il motto di questa casata è “fuoco e sangue”, due elementi decisamente adatti da associare a questo personaggio. Attualmente i Targaryen sono in rovina, ma hanno un passato glorioso alle spalle. Sono testardi, determinati e non proprio facili da gestire.
Sopravvissuta combattendo.

FAMIGLIA GREENE – FAMILY, DUTY, HONOR.
Anche qui ci sarebbe un’immediata associazione da fare. Ci state pensando tutti, vero? Hershel ha perso letteralmente la testa esattamente come il rimpianto Ned Stark. Entrambi amanti della famiglia e uomini d’onore, certo, ma il nostro caro Greene senior lo annovererei tra la famiglia Tully. È più simile a Catelyn, a questo punto (ma per fortuna lui non ha dovuto vedere la figlia Beth uccisa davanti ai suoi occhi). “Famiglia, dovere, onore” e ci aggiungerei anche coraggio.
E come non pensare che anche le due figlie Maggie e Beth, in qualche modo, non rispecchino queste qualità? Maggie potrebbe non aver mai avuto fiducia nella sopravvivenza della sorella quando era dispersa, ma ciò non vuol dire che non l’abbia amata . Per di più, in modo marcato nella quinta stagione, ha creduto fortemente nella nuova famiglia che si stava creando nel gruppo. Accogliendo Tara, accogliendo il povero Noah che si sentiva a disagio durante la festa di benvenuto ad Alexandria e infine provando pietà per Padre Gabriel.
Beth invece ha in parte avuto il percorso di Sansa Stark (a metà Tully, infatti), solo che a differenza di quest’ultima le è stato dedicato  meno spazio all’interno della propria serie. Entrambe con sogni tipici degli adolescenti, poi purtroppo vittime di violenze psicologiche e tavolta fisiche. Entrambe hanno dovuto fare i conti con la dura realtà.
Dunque, Hershel, morto con onore.
Maggie, sopravvissuta con amore.
Beth nelle mani giuste forse sarebbe potuta sopravvivere, non la sua purezza fisica e psicologica, però.

 

MICHONNE – BRIENNE OF TARTH
La samurai. Così viene chiamata in The Walking Dead quindi non è difficile immaginarla essere una donna cavaliere, come Brienne. È pronta a dare la vita per coloro a cui fa giuramento e con la spada non la batte nessuno. Forse sarebbe raro trovarla nel continente di Westeros vista la sua pelle scura, più tipica delle terre oltre il mare stretto. Oppure l’avremmo potuta trovare a Dorne, magari figlia illegittima di un nobile della casa Martell. Lì avrebbe imparato l’arte del combattimento e la resistenza fisica che ha sempre dimostrato di avere. Rispecchia in tutto e per tutto il motto della casata “Mai inchinati, mai piegati, mai spezzati”.
Sopravvissuta combattendo con brutalità e grande forza psicologica.

ANDREA HARRISON – BRAAVOS
Ho voluto inserire brevemente anche Andrea (ovviamente quella della serie televisiva). La immagino vivere in una delle città libere, magari a Braavos e lavorare nella banca di ferro. Le cose sarebbero potute andare diversamente per lei. Lontana dai grandi conflitti e dai tradimenti di corte, sarebbe sopravvissuta tranquillamente in una posizione vantaggiosa. Al massimo, l’avrei vista diventare un contrabbandiere. Ma attenzione con chi si fanno gli affari. Meglio non schierarsi con nessuno.
Sopravvissuta per essere stata realmente indipendente.

 

GLENN RHEE – GROWING STRONG

Glenn è uno di quei personaggi fedeli e estremamente buoni anche nei peggiori momenti di crisi. Sarebbe un leale cavaliere, che sa quando risparmiare una vita. Senza alcun riferimento ai personaggi di Game of Thrones ce lo vedrei benissimo nella famiglia Tyrell, perché il motto “Growing strong” sembra proprio adatto a lui. Inizialmente è un ragazzo comune, cresciuto pian piano in forza, spesso anche facendo brevemente da leader. Avendo però i tratti tipici degli orientali lo immagino essere nato in una delle città libere, magari figlio di un commerciante e diventato scudiero e poi cavaliere perché astuto e assolutamente determinato.

Sopravvissuto intelligentemente.

 

SHANE WALSH – WE DO NOT SAW
L’aggressivo Shane, non lo fermava nessuno. Lo immagino nella famiglia Greygoy. “Noi non seminiamo”, agiamo per conto nostro. Mi sembra descriverlo perfettamente. Ma i Greyjoy hanno un brutto difetto, quello di voler conquistare a forza, di voler prendere tutto perché pensano che gli spetti. Oh, sì, Shane sarebbe appartenuto senza dubbio a loro e sarebbe morto per essersi sopravvalutato, o meglio, per aver sottovalutato gli altri, così come è successo in The Walking Dead.
Morto per troppa superiorità.

 

PHILIP BLAKE – HEAR ME ROAR
Non ho voluto fare l’associazione Governatore/Lannister perché questi ultimi sono cattivi e quindi è facile pensare che il villain di The Walking Dead debba appartenere a questa famiglia. Anzi, sappiamo in realtà che i Lannister sono personaggi estremamente interessanti e che si differenziano da membro a membro. Il Governatore però sembra avere molto in comune con Cersei e in parte con suo padre Tywin. Bramosi di potere, con la mania di avere tutto sotto controllo, astuti senza dubbio e con il difetto di non voler ammettere le proprie debolezze e di essere troppo sicuri di sé. Ma anche i più forti possono morire. Valar Morghulis. Basta fare qualche errore di calcolo e il momento di gloria viene spazzato via subito.
Morto meritevolmente.

CARL GRIMES – ARYA STARK
Carl può essere considerato alla strema di un bambino soldato e come Arya Stark sembra amare molto l’uso delle armi. Estremamente coraggioso anche se non sempre preparato, pronto però ad imparare dalle proprie esperienze, dalle proprie perdite e dai propri sbagli. Sarebbe anche lui un buon apprendista nella Casa del Nero e del Bianco, in modo che possa capire quando è necessario uccidere e quando non lo è. Cosa diciamo al dio della morte? Non oggi.
Sopravvissuto coraggiosamente ma con sofferenza.

 

DALE – IL GRAN MAESTRO

Il buon vecchio Dale era la voce della coscienza, colui che dava saggi consigli e la cui caratteristica principale era la sua estrema bontà. Lo vedrei perfettamente al fianco di qualche sovrano (magari come il rimpianto ser Barristan Selmy), ma forse ancora più adatto sarebbe il ruolo di gran maestro, anche in Game of Thrones però quasi sempre inascoltato a causa del mondo sempre più corrotto e pericoloso.

Destino incerto.

 

RICK GRIMES – THE MAD KING
Devo dire che scegliere un ruolo per Rick Grimes non è stato facile. Lui è il leader, carica che in un modo o nell’altro ha sempre mantenuto in The Walking Dead e che, sbagli a parte, gli riesce perfettamente. Lui sarebbe un ottimo re, un ottimo combattente ed un amabile padre. Purtroppo però, a causa di tutti i traumi passati, soffre di una sorta di bipolarismo e non sono rari i casi in cui caccia fuori una particolare e sinistra brutalità. Non voglio paragonarlo totalmente a Aerys II Targaryen, ma lui sarebbe sicuramente un governante un po’ folle, che si rivolterebbe anche contro i propri ‘cari’ (stagione 3 alla prigione, ricordate?) bisognoso di consiglieri e di persone con cui discutere. Prendendo in considerazione quello che ho scritto dei Targaryen quando ho parlato di Carol, inserirei anche Rick in questa famiglia. Non a caso questi due personaggi, al momento, si trovano in perfetta sintonia. Avrei potuto anche inserirlo tra i Baratheon visto che il loro motto “Our is the fury” sembra pure molto adatto per Grimes senior e dopotutto i conflitti con Carol ci sono stati, ma convengo che sia decisamente meglio la prima scelta (o magari sarebbe nato dall’unione tra le due famiglie?).
Se sopravvivrebbe? A differenza del “re folle” di Game of Thrones, anche nei momenti di follia (soprattutto nei momenti di follia), non ha mai trovato un avversario che potesse batterlo. Il Governatore ci stava quasi per riuscire, ma la fortuna era dalla sua parte.
Qui siamo proprio in una storia diversa rispetto a quella di Game of Thrones. Un Targaryen che NON viene ucciso da un Lannister grazie all’aiuto di un Martell (Michonne, ricordate? L’ho scritto sopra).

 

I crossover non sono sempre facili da pensare ma ho scritto questo articolo principalmente per condividerlo con chi come me spesso viaggia con la fantasia ed ama così tanto le serie tv che segue. Un discorso che con qualche spruzzo di ironia ha voluto però fare un leggero approfondimento sui alcuni personaggi di The Walking Dead e che non ha intenzione invece di sminuire il mondo fantasy de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, su cui ci sarebbe veramente tanto da dire.
Vi state chiedendo se farò anche l’inverso? Forse, non è da escludere. In Game of Thrones però i personaggi sono molti di più e la quinta stagione è ancora in corso. Nel frattempo possiamo fare un’associazione più che lecita. I motti per eccellenza di entrambe le serie valgono nell’uno e nell’altro mondo indistintamente.
“Valar Morghulis” tutti gli uomini devono morire e “Fight the dead, fear the living” “Combatti i morti e temi i vivi”.
La morte, grande protagonista, i non morti da combattere e i vivi che spesso possono essere ancora più letali.

(Un saluto ai nostri amici di The Walking Dead ItaliaThe Walking Dead ITACaryl Italia, ed Un saluto agli amici di Game Of Thrones fans page -ITA- Game of Thrones ITALIA e  Game of thrones – Italian fans!)

Per gli appassionati consigliamo di visitare anche http://gameofthronesitalianfans.altervista.org/)