Vai al contenuto
Home » Game Of Thrones

5 clamorosi errori di strategia che si sono rivelati fatali in Game of Thrones 

game of thrones
Better Call Saul

Un abbonamento per scoprire che Serie Tv guardare

Con così tante piattaforme e poco tempo a disposizione, scegliere cosa vedere è diventato complicato. Noi vogliamo aiutarti ad andare a colpo sicuro.

Arriva Hall of Series Discover, il nostro nuovo servizio pensato per chi vuole scoprire le serie perfette i propri gusti, senza perdersi in infinite ricerche. Ogni settimana riceverai direttamente sulla tua email guide e storie che non troverai altrove:

  • ✓ Consigli di visione personalizzati e curati dalla nostra redazione (e non un altro algoritmo)
  • ✓ Articoli esclusivi su serie nascoste e poco conosciute in Italia
  • ✓ Pagelle e guide settimanali sulle serie tv attualmente in onda
  • ✓ Classifiche mensili sulle migliori serie tv e i migliori film del mese
  • ✓ Zero pubblicità su tutto il sito

Scopri di più Hall of Series Discover

Game of Thrones è una saga che parla di potere e di ambizione. Nel gioco del Trono ogni mossa può determinare il destino di interi regni. Ma in un mondo dove il tradimento è la regola e l’onore spesso una debolezza, anche i personaggi più intelligenti e determinati possono inciampare in errori fatali. Nel corso delle otto stagioni – che potete recuperare qui -, abbiamo assistito a decisioni apparentemente logiche che si sono trasformate in catastrofi. Tradimenti che hanno innescato guerre e gesti impulsivi che hanno cambiato per sempre gli equilibri politici di Westeros. In questo articolo analizzeremo cinque clamorosi errori di strategia commessi da figure centrali della serie. Errori che hanno compromesso le loro ambizioni e, in molti casi, hanno segnato il loro declino o la loro morte. Ecco come alcuni dei protagonisti hanno perso tutto a causa di una mossa sbagliata nel gioco più letale che esista: quello di Game of Thrones.

1) Sansa che si fida di Ditocorto sul matrimonio con Ramsey, uno dei personaggi più sadici di Game of Thrones

Sophie Turner nei panni di Sansa Stark
credits: HBO

Il personaggio di Sansa Stark ha avuto un percorso di crescita parecchio controverso all’interno di Game of Thrones. Una delle scelte più controverse della più grande delle figlie di Ned è la decisione di affidarsi a Ditocorto, accettando di fatto il matrimonio con Ramsay Bolton. In questo momento della serie, Sansa desidera riscattarsi dopo anni di umiliazioni. Ditocorto – con la sua solita abilità manipolativa – riesce a persuaderla facendole credere che l’unione con il rampollo dei Bolton le aprirebbe le porte per il controllo su Grande Inverno. Come ben sappiamo, questa mossa si rivela un errore gravissimo. Sansa finisce per subire le angherie di Ramsay, tra violenze e traumi, sia per lei che per la sua dinastia. Ramsay Bolton si dimostra ben presto uno dei personaggi più sadici della serie, e le nozze con lui diventano un vero e proprio incubo per Sansa.

Umiliazioni, violenze fisiche oppressione: la ragazza comprende troppo tardi che Ditocorto l’ha usata come pedina sacrificabile per rafforzare la propria influenza sul Nord. Questa fiducia malriposta è un chiaro segnale della transizione incompleta di Sansa da vittima a pretendente al Trono. Il suo errore è stato pensare di poter domare il gioco senza comprenderne fino in fondo la brutalità. Da un punto di vista strategico, la scelta di allearsi con i Bolton non fa altro che mettere in pausa l’avanzata degli Stark verso la riconquista della propria terra. Se Sansa avesse rifiutato l’unione o cercato alleati più affidabili, forse le cose sarebbero andate diversamente. Invece, è solo grazie all’alleanza forzata con Jon Snow e al successivo intervento decisivo dei cavalieri della Valle – ancora una volta manovrati da Ditocorto – che la situazione si ribalta. Ma è innegabile che il prezzo pagato da Sansa sia altissimo, in termini fisici e psicologici, oltre che politici.

2) Theon che tradisce gli Stark e finisce sotto le torture di Ramsey

Theon Greyjoy in una scena della serie
credits: HBO

Il tradimento di Theon Greyjoy nei confronti della famiglia Stark rappresenta uno dei momenti più controversi e inaspettati di Game of Thrones. La scelta di Theon, per certi versi, è paragonabile a quella di Sansa analizzata nel precedente punto. A muovere la sua decisione non è altro che la brama di potere, che lo porta a tradire il nome della sua stirpe e, soprattutto, la sua seconda famiglia. Cresciuto come ostaggio a Grande Inverno ma trattato come un fratello da Robb e dagli altri Stark, Theon è un personaggio diviso tra due identità. Da una parte quella degli Stark, con cui è cresciuto, e dall’altra quella dei Greyjoy, la sua famiglia di sangue. Quando decide di tradire Robb e conquistare Grande Inverno, Theon è convinto di potersi affermare come erede legittimo delle Isole di Ferro. In realtà, quella scelta lo condanna a una caduta vertiginosa nei ranghi più bassi di Game of Thrones.

L’errore strategico di Theon è duplice. Da un lato sottovaluta l’importanza del legame con gli Stark, illudendosi che il padre Balon Greyjoy lo accoglierà come un eroe per aver preso una fortezza quasi disarmata. Dall’altro sopravvaluta se stesso, non comprendendo che la lealtà si guadagna con il tempo e non con un meschino colpo di mano. L’occupazione di Grande Inverno si trasforma ben presto in un disastro. Theon perde il controllo, finge di uccidere Bran e Rickon, e viene infine tradito dai suoi stessi uomini, che lo consegnano a Ramsay Bolton. Ed è qui che inizia il suo inferno personale. Le torture di Ramsay – anche in questo caso fisiche e psicologiche – lo privano di ogni dignità. Theon viene privato della sua stessa identità: diventa Reek, un fantasma dell’arrogante ragazzo che era. Il tradimento agli Stark si rivela quindi fatale per Theon sotto ogni aspetto: perde la propria libertà, viene mutilato e ridotto in schiavitù.

Pagine: 1 2 3