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The Walking Dead 10×04 – Un luogo da chiamare casa

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“Cosa significa?” “Che devi guardarti le spalle” . Ecco una nuova premessa nel nostro mondo post apocalittico, una sorpresa per tutti i fan che hanno visto l’episodio The Walking Dead 10×04.

Aveva ragione Negan, anche questa volta. Aveva ragione a dire a Lydia che loro due erano uguali, che doveva stare attenta a quello che faceva, che doveva imparare a convivere con il suo status.

Ormai anche per noi spettatori è difficile non considerare il personaggio di Negan come uno di quelli di cui fidarsi, come uno di quelli in cui credere. Il suo carisma, il suo tempismo e la sua tempesta emotiva lo stanno elevando sempre di più. Noi fan lo abbiamo capito, ma non siamo gli unici. Le personalità che contano nelle comunità (Michonne, Padre Gabriel, Carol, Daryl) non lo vedono più come una minaccia. Non si fidano totalmente, è ovvio, ma non riescono nemmeno a pensare che lui sia la causa di qualcosa di brutto. Ormai è diventato innaturale. Anche loro sanno che lui può avere un ruolo nella storia che verrà.

C’è chi, addirittura, vede in lui un consigliere fidato, una persona a cui credere e in cui sperare in caso di necessità. Sto parlando di Lydia, che si aggrappa a Negan perché in fondo loro sono estranei alla comunità in quasi egual misura. L’ex leader dei Salvatori venne fatto prigioniero su ordine di Rick al termine di una guerra devastante per tutti. A Lydia è stato dato asilo politico nel momento più brutto di una battaglia che ancora persevera all’orizzonte, quella contro i Sussurratori.

Comunque la si voglia mettere nessuno dei due è gradito alla totalità degli abitanti di Alexandria. Per il dolore che hanno causato direttamente o indirettamente e che potenzialmente potrebbero causare in un futuro non troppo lontano. Non c’è via d’uscita da questo. Sono poche le persone in grado di dare fiducia, di credere davvero in un cambiamento, non solo a parole.

The Walking Dead 10×04

Gordi canta Heaven I Know all’inizio e alla fine dell’episodio. Canta di persone che cadono, che si perdono, che sono stanche, che ci provano e a volte non capiscono. Parla di un paradiso che a volte sembra troppo lontano e irraggiungibile. Parla un po’ di tutti i nostri protagonisti con tutti i loro dubbi e codici morali, parla degli abitanti di Alexandria un po’ persi tra sentimenti contrastanti.

Daryl riassume benissimo la situazione che si è creata da un po’ di tempo. Lui stesso c’è passato quando non credeva nel ponte e nei progetti di Rick. Lui era uno di quelli che non erano pronti ad un grande cambiamento, per questo con poche buone parole riesce a chiarire la situazione a chiunque. Prima si rivolge a Carol “Qui succedono fin troppe cose brutte. Temo che se non risolveremo le nostre cose non importerà ciò che ci farà lei. Perché non resterà più niente” . Poi parla al consiglio con la voce di un vero leader “se non prendete una decisione voi, la gente là fuori lo farà al posto vostro”.

The Walking Dead 10×04

E’ così che Daryl dona voce al pensiero di tutti noi. Qualcosa sta minando la sicurezza e l’unità delle comunità. Non sono fattori esterni come Jocelyn o la stessa Alpha, ma sono insicurezze, paure e risentimenti radicati nel tempo che faticano ad essere sconfitti. Sono morti non vendicate (i Banditi), lutti non superati (gli amici di Henry), compagni non ritrovati (Rick), traumi non superati (Siddiq) e storie d’amore mai propriamente concluse (Carol, Ezekiel) o concluse troppo in fretta (Aaron e Eric, Lydia e Henry, Magna e Yumiko).

Ognuno ha il suo buio, il suo demone che non vuole affrontare. Il Re sconfitto che cerca un modo per finirla in fretta, incapace di aggrapparsi a qualche altra illusione. Il vedovo (Aaron) che nemmeno davanti all’evidenza dei fatti (Negan gli ha salvato la vita) riesce a perdonare se stesso e gli altri per gli avvenimenti trascorsi. Adulti che se la prendono con ragazzini, bulletti che pensano di poter riavere indietro una falsa giustizia in nome di niente.

Tutto questo puzza di morte, di tradimento, di mancata gratitudine e si insidia tra le case di Alexandria, di Hilltop, di Oceanside.

The Walking Dead 10×04

Ecco perché le parole di Lydia ci fanno tanto male. “Mia madre diceva che facevate i gentili, ma che era solo una maschera perché quando le cose si mettono male, quando avete paura scegliete un bersaglio, mirate e sparate.” Lydia ha ragione.

Ecco perché, nonostante le buone premesse di fine episodio (Daryl che ripulisce la scritta, Carol che si affaccia alla finestra e sembra guardare ad un nuovo futuro, Judith che ha un posto di onore nella spedizione con sua madre, Lydia che rimane in cella con la porta chiusa ma aperta) giunti alle scene finali abbiamo comunque l’amaro in bocca.

Lydia ha ragione e quello che le è successo è imperdonabile. E’ una cosa che non può succedere nel mondo creato da Rick Grimes. E’ un atto che va isolato e temuto, che può dare forza a ciò che non deve nascere tra le mura di una comunità.

Questo perché se un albero cade e distrugge una parte di recinzione non importa. Persone unite riusciranno a far fronte ad una mandria di zombie, al buio, anche dopo ore di combattimenti. Se viene avvistato un Sussurratore nel bosco ci si può allarmare ma bisogna partire e accertarsene per capire il da farsi.

Ma nel momento in cui la minaccia si rivela essere interna e portatrice di discordia e insicurezza, allora bisogna intervenire. Non esistono mezze misure, non esistono i “se” e i “ma”. Esistono solo i fatti.

The Walking Dead 10×04

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