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Cosa sarebbe successo se il protagonista di The Office fosse stato Dwight Schrute?

Avete presente il deep fake inquietante dove tutti i protagonisti di The Office US sono Dwight Schrute? Una follia che probabilmente durerebbe poco, giusto il tempo di provocare un incendio da parte di un Dwight qualsiasi che raderebbe al suolo l’intera Scranton. Ma forse c’è di peggio. Ancora più sconcertante è l’eventualità che Schrute diventi il protagonista assoluto del mockumentary!

Non è poi così facile e scontato capire chi è il protagonista di The Office.

Michael Scott è di sicuro il personaggio chiave, il cuore dell’ufficio. Il vuoto che ha lasciato è enorme ma nonostante la sua assenza, The Office se l’è cavata bene. Jim e Pam non sarebbero stati divertenti se non ci fosse stato Dwight da tormentare e a fare da galeotto. Allo stesso modo, senza Dwight perderebbero sapore anche Micheal e gli altri personaggi.

Insomma un equilibrio di personalità che, forse in maniera esagerata, rispecchia un po’ tutti gli ambienti di lavoro. Un equilibrio atavico, con regole scritte sulla pietra stabilite ancor prima che la pausa caffè fosse inventata.

The Office 7×25  Dwight K Shrute, (Acting) Manager

E se Dwight, così di botto, fosse l’unico protagonista di The Office?

Ovvero il centro, il perno intorno al quale ruota tutta la narrazione? Per l’amore immenso (e disturbato) che nutriamo per questo personaggio, accontentiamolo! Gli concederemo l’onore di diventare Regional Manager, anzi Galactic Manager. Non ce ne vogliano Ricky Gervais e Greg Daniels se proviamo a fare un innocuo giochino di fantasia con la loro creatura. The Office ci manca tanto, dobbiamo pur riempire il vuoto. Anche se ci sono gustose novità in arrivo, tipo questa.

Cancelliamo tutto il resto e torniamo a quel funesto momento (episodio 7×25 Dwight K Schrute, (Acting) Manager) dove, dopo l’incidente di Deangelo, Dwight viene nominato momentaneamente manager; però dimentichiamoci dell’accaduto con la pistola che mandò tutto in frantumi.

Che il regno del terrore abbia inizio!

Dwight Sit Lord

Siamo già alla 7° stagione inoltrata, quindi il primo atto di Dwight Kurt Schrute III Galactic Manager (dopo aver ridipinto l’ufficio di nero e cambiato i mobili per uno stile più “impero”) è quello di cancellare le stagioni precedenti. Per farlo proibisce direttamente l’uso dei numeri da 1 a 7.

Michael Scott se n’era già andato. Dwight lo supplica di tornare solo per il gusto di riassumerlo e licenziarlo, vendicandosi così di tutti i soprusi subiti. (Risatina diabolica!). La troupe televisiva ha il permesso di restare – purché indossi dei vestiti da cyborg – ma potrà riprendere solo i momenti in cui è presente il Galactic Manager, qualche intervista e la fattoria.

In tutto l’ufficio, bagni compresi, vengono installate delle telecamere di sorveglianza per tenere sempre alta la tensione. È arrivato finalmente il tempo di tagliare i rami secchi! In fondo Dwight è un tenerone, quindi li tiene tutti ma li riassegna a ruoli diversi.

Un nuovo modello di business.

Schrute Farms The Office

Un dilemma lo tormenta. Un desiderio che ha covato per anni non lo lascia in pace! Come può unire le sue più grandi passioni: la carta e le barbabietole? Poi il genio, l’intuizione. Dopo notti insonni, trova un modo che gli permette di realizzare la carta dalle fibre della barbabietola, il tutto a costo zero! Subito sigilla la formula segretissima. Con un colpo di stato si rende indipendente da Jo Bennett; ma non troppo indipendente, in fondo non ha poi queste abilità manageriali che millanta di avere.

La nuova divisione prende il nome di Assistant to the Dunder Mifflin – Beets Paper Company. Tutti i suoi sottoposti, a turno, si alternano così tra ufficio vendita, magazzino e fattoria, nella quale appunto viene realizzato il nuovo tipo di carta. Gli scarti delle barbabietole vengono usati per creare una bevanda energetica ad alta assuefazione distribuita in tutte le macchinette snack di Scranton.

La gerarchia.

The Office Meme

Disciplina intransigente! La gerarchia è come quella del Nuovo Ordine di Star Wars. Verranno ristabilite le priorità e il valore della vita semplice fondata sulla legge del più forte. Tutte le donne sono guidate dal Generale Angela Martin. Phyllis non ce la fa più e insorge. Viene epurata ma lei va a lavorare alla Vance Refrigeration, restando così nello stesso stabile di Angela per renderle la vita un inferno. Le donne si occuperanno anche delle scorte dei viveri di sopravvivenza, per un possibile attacco alieno… ovviamente.

Gli uomini lavoreranno a turno nei campi di barbabietole. Todd Packer, che si illude di poter rubare il geniale brevetto di Dwight, diventa un cagnolino fedele al servizio del suo Galactic Manager.

La giornata lavorativa.

Rainn Wilson The Office

Dwight è intenzionato a creare una nuova generazione di lavoratori forte e dalle possibilità illimitate. Per questo la giornata lavorativa, oltre alle mansioni principali, è piena di gare di resistenza ed esercitazioni a sorpresa: tutto il necessario per prepararsi all’invasione dei robot Cycloni. Il suono di un corno avvisa l’inizio di ogni sessione di addestramento. Chi ritarda è licenziato. Gli unici momenti ricreativi sono La Parata in onore del nonno Dwight Schrute I e i Giochi Annuali Interstellari dove chi perde è spacciato.

Bye, bye comedy.

E così Dwight impone a The Office di smettere di essere una commedia. Niente più gag, zero faccette buffe e battute di spirito. La serie diventa un survival fanta-documentary a metà strada tra The Walking Dead e Hunger Games. Come abbiamo detto, verrà dato spazio a delle interviste per celebrare la magnificenza del Galactic Manager, le quali amplificano l’effetto cringe perché tutti parlano con tono profetico e sono vestiti con uniformi ispirate a Battlestar Galactica e a La casa nella prateria.

Dwight Schrute

E Jim?

Jim è chiamato a decidere se sottomettersi al nuovo imperatore oppure può tentare di prendere il potere con un duello a chi mangia più barbabietole. Jim opta per la seconda opzione e perde la sfida. Ovviamente Halpert ha già pensato a tutto: ogni giorno sostituisce quella che Dwight credere essere carta di barbabietola con della comunissima carta. A parte le stranezze fantascientifiche, che divertiranno comunque un po’ tutti (anche Stanley Hudson), la vita in ufficio continua a scorrere quasi come prima. Tranne per i turni in fattoria, dove in assenza di Dwight – il quale sarà sempre più impegnato a fare cose assurde – potranno giocare tranquilli a freccette e ping pong.

The Office con Dwight protagonista sarebbe una delizia folle ed esilarante con un personaggio al limite del paranormale che darebbe sfogo a tutte le sue fantasie nerd.

Perdonaci Ricky!

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