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Serie TV - Hall of Series » The OC » Nothing can compare to when you roll the dice 

Nothing can compare to when you roll the dice 

Dice non è solo il titolo del brano di Finley Quaye ma anche e soprattutto la colonna sonora di uno degli episodi più romantici di The OC. Correva l’anno 2004 quando qui, in Italia, un anno dopo la prima visione americana, andava in onda l’episodio 14 della prima stagione di una serie che avrebbe segnato per sempre l’universo dei teen drama. Proprio in questo episodio, alla fine di una puntata piena di pathos, Dice riecheggiò nelle case di milioni di spettatori. Quella melodia è rimasta custodita nella mia mente con il passare degli anni ma a quel tempo, quando ero un bambino pieno di sogni, le uniche parole che conoscevo a memoria non appartenevano a Dice, bensì ad un altro bano, all’incipit di Lose Yourself, un testo in cui Eminem parla di momenti, orologi che corrono, tempi scaduti. C’è una frase della canzone, in particolare, che penso possa riflettere il senso stesso di quell’episodio di The OC: “Allora, se tu avessi l’opportunità di avere tutto quello che hai sempre voluto, un momento lo prenderesti al volo o lo lasceresti scivolare via?”

The Countdown

oliver e marissa in the o.c (640×360)

L’episodio 14 di The OC si intitola proprio Countdown, un elogio al tempo, al coraggio di cogliere i momenti, un via via di emozioni che trova la propria dimora soltanto alla fine della puntata. E quale festa, se non quella di capodanno, per cogliere al volo le opportunità? In The OC 1×14 molte dinamiche vengono a galla come pesciolini in mezzo al mare ma questo mare, quello creato da Josh Schwartz, è molto agitato, pieno di insidie. Una di queste, la più difficile da affrontare è sicuramente Oliver, il ragazzo psicopatico che Marissa conosce prima di una seduta, colui che invita la ragazza di Ryan ad una festa molto esclusiva per prepararsi a salutare l’anno nuovo tra musica e cocktail. Oliver e Marissa iniziano a conoscersi meglio, a scambiarsi sguardi e sorrisi mentre Oliver cerca di farla dubitare dei sentimenti che prova per Ryan. Il ragazzo di Chino, prima riluttante, viene convinto da Hailey a raggiungere Marissa, a passare l’ultima notte dell’anno con quello che sarebbe stato l’amore più importante della sua vita. Così Ryan fugge da Seth per arrivare in tempo da Marissa, come se quel treno fosse l’ultimo della sua vita, come se quella notte fosse eterna, più delle stelle.

Dice come colonna sonora di The OC 1×14 

Il brano di Finley Quaye accompagna Ryan come un bambino a cui si vuole tracciare una strada sicura in un labirinto caotico e ambiguo. In quei momenti, mentre è partito il countdown finale, Ryan sta correndo per arrivare in tempo allo 0, all’attimo in cui il nuovo anno si prende gioco del vecchio, ai secondi in cui c’è nuova vita da accogliere, nuove emozioni da decifrare. All’inizio della puntata Marissa aveva detto a Ryan di amarlo ma quest’ultimo aveva risposto con un timido e inusuale grazie. Ora il ragazzo di Chino deve farsi perdonare, vuole arrivare a tutti i costi tra le braccia di Marissa per esternare tutto il suo amore, lasciarsi indietro tutte le mancanze di una vita fin troppo rumorosa. La corsa di Ryan non è una corsa normale ma quella di un ragazzo che conosce fin troppo bene la trappola in cui è finita Marissa, il gioco con cui Oliver cerca di vincere la partita: “girare i dadi a suo favore”, per citare Dice. Ryan sa che Oliver non è un tipo normale ma un uomo problematico che si è invaghito della sua ragazza. 

Prima che la lancetta dell’orologio punti verso la mezzanotte, Ryan “rovescia i dadi” e arriva appena in tempo per la fine del conto alla rovescia. A mezzanotte i due si baciano sotto gli occhi infastiditi di Oliver mentre il mondo sembra essersi fermato per permettere all’amore di vincere senza esitazione, ancora una volta. La mezzanotte dell’episodio cristallizza le emozioni dei protagonisti in un silenzio che sembra più ridondante del chiasso della festa più rumorosa dell’anno. Quella di The O.C 1×14 non è una rivisitazione anomala di Cenerentola perché, a differenza della famosissima fiaba, la mezzanotte è un punto di partenza, non di arrivo. Oliver sarà di intralcio ancora per qualche puntata, fino al giorno in cui si punterà una pistola alla tempia quando Marissa negherà ogni tipo di sentimento nei suoi confronti. La storia di Oliver non sarà l’unica prova di forza per la coppia di The O.C e spesso Marissa metterà a rischio la fiducia di Ryan nei suoi confronti, assumendo comportamenti non proprio degni di nota. 

Dice ha raccontato la storia di Ryan e Marissa come pochi altri pezzi all’interno di The O.C. La canzone di Finley Quaye parla di un rapporto imbottito di tensioni, in cui le insicurezze si ergono come muri giganteschi e ripidi. Dice mette a nudo una relazione turbolenta, un mondo in cui pianto e sorriso si mescolano ogni giorno perché ad ogni momento di tristezza succede sempre un nuovo slancio di gioia, di speranza, di riconquista. Ancora, Dice urla agli innamorati che il confronto va cercato anche se finisce sotto le macerie, che l’addio non è mai una possibilità se si raccolgono le risonanze del tempo dentro di noi. Quel tempo Ryan lo ha cercato a tutti i costi correndo da Marissa, prendendo il rischio più grosso della vita: non lasciare che i momenti vadano via. 

I was crying over you I am smiling I think of you Where your garden have no wall Breathe in the air if you care, you compare, don’t say farewell Nothing can compare To when you roll the dice and swear that your love’s for me“ – Dice