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La classifica delle 5 migliori puntate (finora) di The Crown

La quinta stagione di The Crown, attesa e desiderata, è finalmente arrivata sulla piattaforma streaming Netflix deludendo non poche aspettative. La critica e il pubblico concordano nello stesso modo riguardo a ciò che è andato storto in questi nuovi episodi: The Crown, al contrario delle altre volte, è stata meno The Crown. La grandezza che l’ha sempre contraddistinta sembra essersi fatta da parte per lasciare il posto a un racconto che sembra essere bloccato, impossibilitato nel compiere il grande salto che le altre stagioni sono riuscite a fare. Non si tratta soltanto di qualità, ma di qualcosa che prescinde da essa. Si tratta di identità, dell’assenza di quel segno particolare che ha sempre permesso alla serie di regalare dei grandi episodi che, questa volta, non hanno saputo reggere il paragone con le altre stagioni. Guardando The Crown nell’insieme capiremo infatti quanto questa Serie Tv abbia sempre saputo calibrare l’arte della biografia e quella della trasposizione, sapremo cogliere la sua abilità nel saper raccontare la realtà attraverso un complesso sistema che riesce sempre e mettere in prima linea l’equilibrio. Ed è stato proprio attraverso questo espediente narrativo così ben utilizzato che abbiamo visto alcuni dei migliori episodi della Serie Tv, quelli che più hanno fatto da veicolo tra noi e le complesse personalità della Famiglia Reale.

Uno dei migliori episodi, nonostante le critiche fondate, fa parte della quinta stagione e riesuma il grande punto di forza di The Crown. Vediamo nel dettaglio, attraverso una classifica, i migliori episodi della Serie Tv britannica

5) The Balmoral Test (4×02)

La prova di Balmoral (4×02)

Una delle protagoniste indiscusse della quarta stagione è stata di certo il primo Ministro Thatcher, interpretato dalla splendida e talentuosa Gillian Anderson. Al quinto posto della classifica troviamo infatti The Balmoral Test, il secondo episodio della quarta stagione che più restituisce un’idea rispetto al rapporto tra quest’ultima e la Regina Elisabetta. La Thatcher viene infatti invitata a trascorrere alcuni giorni nella dimora della Famiglia Reale a Balmoral, ma l’esperienze si rivelerà presto meno entusiasmante di quanto si potesse immaginare. Il suo modo di trascorrere il tempo e non solo è totalmente diverso da quello della Regina Elisabetta, e anche il loro atteggiamento non potrebbe essere più differente. Il dialogo che precede la fine dell’episodio vede il primo Ministro contraddire le convinzioni della Regina incoraggiandola – attraverso una citazione di Charles MacKay – a non cadere nel terribile baratro dell’ipocrisia e della menzogna. La conversazione riguarda i nemici, ma le loro intenzioni fanno comprendere quanto le due stiano in realtà discutendo di qualcosa che va oltre e che tocca il loro controverso rapporto non solo da un punto di vista politico, ma anche personale.

4) Moondust (3×07)

Moondust 3×07 (640×360)

Il Principe Filippo ha sempre dovuto accettare la sua posizione, il suo vivere dietro le quinte e nell’ombra di qualcun altro che deteneva il controllo di qualsiasi cosa. Non ci vuole un occhio esperto per comprendere l’insoddisfazione e il senso di vuoto di questo personaggio, ma nella realtà dei fatti ciò che provava era sempre stato un mistero per chi guardava The Crown. La Regina Elisabetta non era soltanto sua moglie o la Regina, era anche il suo più grande ostacolo, il suono che silenziava il suo ego. La settima puntata della terza stagione segna però un nuovo inizio per Filippo, la presa di coscienza che gli permette di capire quanto abbia bisogno di essere grande anche lui, quanto sia annoiato e stanco di tutto questo vuoto che lo circonda. Moondust racconta l’atterraggio sulla luna, un evento storico che cambierà per sempre il destino del mondo. Questo avvenimento scuote il Principe in due modi opposti: da una parte lo risveglia, mentre dall’altra lo illude e lo disillude.

L’episodio racconta infatti quanto il Principe bramò l’incontro con gli astronauti arrivati sulla luna, e quanto questo momento fu motivo di delusione per lui. Parlando con loro si aspettava qualcosa di più, pretendeva di avvertire lo stesso brivido vissuto da ognuno di loro in quel momento. Constatare di non poter provare lo stesso neanche in un caso così eclatante lo getta totalmente nello sconforto, restituendogli una consapevolezza che non era ancora pronto ad accettare: l’insoddisfazione lo ha fatto a pezzi, e adesso non riesce più a sentir niente. Il quarto posto per questa puntata è dunque necessario perché riesce a sviscerare l’animo tormentato di un uomo che per il sistema ha perso se stesso.

3) Ipatiev House (5×06)

Ipatiev House 5×06(640×360)

La quinta stagione non ha conquistato né il pubblico né la critica. Il suo effetto non è stato sorprendente come le aspettative avevano preannunciato, ma la sesta puntata della quinta stagione è riuscita a riportare a galla – per un breve momento – la grandezza di The Crown. L’episodio dedicato ai Romanov ha infatti risvegliato la grandezza della serie riportando sullo schermo alcuni fatti storici russi antecedenti al periodo della Prima guerra mondiale. La sesta puntata della quinta stagione racconta, attraverso un flashback, l’anno del 1917 focalizzandosi sulla famiglia Romanov e sul suo destino. La ricostruzione storica che The Crown fa dell’evento riesce nel suo intento al meglio delle possibilità, dimostrandosi abile anche nell’unire il passato e il presente. Ciò che accade, spiega in qualche modo The Crown, si ripercuote sempre nelle scelte e nel futuro di una Nazione, motivo per il quale nulla è destinato a perdersi davvero.

La puntata racconta così un’Elisabetta in un momento delicato non solo della sua vita da Regina, ma anche da moglie. Filippo le lascia infatti intendere di voler coltivare un’amicizia intima con Lady Romsey, chiedendole di farsi vedere in pubblico con lei per cercare di dissipare le voci di scorrettezza. Il volto turbato della donna suggerisce quanto questa richiesta l’abbia turbata e distrutta, ma non quello della Regina che – ancora una volta – decide di rispettare il sistema, mettendo tutto il resto delle sue volontà al secondo posto. Questo episodio, così emotivamente intenso sia dal punto di vista storico che personale, riesce a catturare l’essenza più intima della serie, un’essenza che le permette di aprire il podio della classifica dei migliori episodi di The Crown.

2) Dear Mrs. Kennedy (2×08)

Dear Mrs. Kennedy 2×08 (640×360)

Dear Mrs. Kennedy non racconta soltanto l’incontro avvenuto tra la Regina Elisabetta e i Kennedy, ma qualcosa di più che va oltre la politica e il potere. La seconda puntata della seconda stagione comincia infatti raccontando le insicurezze e i tormenti di una donna che comincia ad accorgersi del tempo che passa e dei segni che questo lascia. Per un attimo, in questo episodio dall’importanza storica fondamentale, di fronte a noi non c’è la Regina, ma solo Elisabetta. Elisabetta che conta le rughe, che guarda il suo corpo, che invidia la bellezza altrui. Il suo incontro con la Signora Kennedy sarà in questo senso disturbante per lei.

La First Lady, da sempre considerata come un modello di bellezza, sembra possedere qualcosa che Elisabetta non crede di detenere. Il loro rapporto si mostrerà immediatamente complice, e il modo con cui la Regina la guarderà sarà controverso e diviso tra una sana invidia e l’ammirazione. Le cose precipitano però quando delle informazioni private giungono all’orecchio della Sovrana che si ritroverà costretta a rinegoziare il suo pensiero sulla giovane donna. Attraverso questo episodio, così, conosciamo il misterioso e vulnerabile mondo di due donne che vedono nell’altra ciò che vorrebbero essere e che per questa ragione scoprono (o riscoprono) la loro insoddisfazione. Da un punto di vista umano, Dear Mrs. Kennedy rimane per questo uno dei migliori e più intimi episodi di The Crown.

1) Aberfan (3×03)

Aberfan 3×03 (640×360)

Primo posto per l’episodio che più ha fatto convergere la fragile durezza della Regina Elisabetta e la storia. Il 1966 è un anno che viene ancora ricordato per la terribile strage di Aberfan. La frana di una miniera di carbone ha infatti distrutto il villaggio causando la morte di 116 bambini e 28 adulti. Questo episodio è uno dei più importanti all’interno di The Crown perché riesce ad aprire una finestra sulla vulnerabilità non solo della Regina, ma anche di Elisabetta. E’ lei stessa d’altronde, durante l’episodio, a confessare di non essere in grado di piangere fin da quando era piccola. Tramutare le sue emozioni in qualcosa di concreto come una lacrima è per lei troppo difficile, ma non a caso la strage di Aberfon le smuoverà qualcosa che nulla – prima di quel momento – le aveva smosso. Perché, nella realtà, questa tragedia è uno dei rimpianti e dei rimorsi che più Elisabetta ha portato con sé, quella piccola ma significante e grande parte della vita che vorrebbe cambiare per riviverla da capo agendo diversamente. Il terzo episodio della terza stagione è riuscito a restituire al telespettatore non solo ciò che accadde, ma anche il modo in cui questo disastro sconvolse la Regina portandola non solo a intervenire a livello sociale, ma anche individuale.

Elisabetta, da quel momento, non è più stata la stessa. La Regina, da quel momento, non è più stata la stessa.

The Crown 5: orrore e disincanto, rabbia e rimorsi