2) Peaky Blinders
Da un’idea di Steven Knight, nasce una delle serie in costume più apprezzata degli ultimi tempi assieme a The Crown: stiamo parlando di Peaky Blinders. Ambientata nella Birmingham del primo dopoguerra, la storia racconta della famiglia Shelby, in modo particolare si incentra sul secondogenito reduce di guerra Thomas (Cillian Muprhy), boss dei “Peaky Blinders” appunto, il cui nome deriva dall’usanza di nascondere delle lamette nei cappelli indossati dai membri della banda. Durante la prima stagione assistiamo alla sempre crescente fame di potere del leader, messa a dura prova dall’arrivo dello spietato ispettore Campbell e soprattutto dalla sua collaboratrice infiltrata Grace Burgess. L’ambientazione storica della serie, l’attenzione riservata alla costruzione dell’immaginario di questi anni tramite costumi e accessori adeguati, ha contribuito in larga parte al successo dello show.
Ciò che emerge dal racconto è l’iconicità dei suoi personaggi. Ognuno è connotato da una serie di peculiarità e tratti della personalità che ci restituiscono un quadro psicologico complesso e sfaccettato. La storia tocca non solo il secondo decennio del Novecento ma anche quelli a seguire, densi di drammatici risvolti storici come il Fascismo e l’avvento delle premesse per lo scoppio del secondo conflitto mondiale.
