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Supernatural 14×13 – Il 300° episodio è tutto ciò di cui avevamo bisogno

Attenzione! Se non avete visto la 14×13 di Supernatural troverete degli spoiler!

Il tanto atteso 300° episodio di Supernatural è arrivato. Per questo importante traguardo gli autori hanno messo momentaneamente in secondo piano lo sviluppo degli eventi e hanno creato un episodio che omaggia non solo la serie stessa ma anche i suoi personaggi. Mirano a far emozionare gli spettatori, e ci riescono perfettamente.

Innanzitutto, abbiamo un’infinità di riferimenti a episodi indimenticabili di Supernatural. Tutto inizia nel banco dei pegni nel quale Sam e Dean entrano nelle primissime scene. Qui, dopo aver ucciso il proprietario – che aveva a sua volta ucciso un loro amico cacciatore e voleva fare altrettanto con loro – entrano in possesso di una serie di oggetti dai poteri sovrannaturali. Ritroviamo una Mano della Gloria, che ci riporta a una divertentissima disavventura con Bela Talbot. Un orsacchiotto che ricorda indirettamente il gigante orso di peluche con manie depressive della quarta stagione. Un clown serial killer, e via all’inizio della seconda stagione, oltre che alla fobia di Sam. E chi più ne ha più ne metta.

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Per una volta poi abbiamo l’opportunità di capire come gli abitanti di Lebanon vedano i Winchester (o, per quanto ne sanno loro, i fratelli Campbell). Si va dal gruppo di ragazzini convinti che siano psicopatici assassini all’anziana signora sospettosa di Sam ma con una cotta per Dean, che ovviamente sfrutta la cosa per farsi dire come trovare una ragazza. La giovane in questione, parte del gruppo che li vede come psicopatici, ha avuto la brillante idea di rubare l’Impala con tutti gli oggetti magici all’interno.

Con l’umorismo che la contraddistingue, in questa prima parte dell’episodio Supernatural si prende gioco di Sam e Dean, mettendoli in una serie di situazioni una più assurda dell’altra.

L’episodio vero e proprio inizia però più tardi, quando, tornati al bunker, i due decidono di utilizzare uno degli oggetti magici di cui sono entrati in possesso. Una perla con il potere di realizzare ciò che il cuore maggiormente desidera. Accantonato infatti nello scorso episodio il piano estremo di Dean, i fratelli sperano che la perla possa aiutarli a liberarsi di Michael. Il desiderio che la perla realizza invece è ben diverso. E qui iniziano i guai, per non dire le lacrime. Perché nel bunker appare John Winchester.

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Sappiamo bene ormai che la cosa più importante al mondo, per Dean, è la famiglia. Era quindi inevitabile che il suo desiderio più grande fosse quello di poter vedere la sua di nuovo unita. La perla preleva dunque John Winchester dal 2003, portandolo ai giorni nostri. I fratelli sono scioccati ma felicissimi di rivederlo, e la riunione di John e Mary è tremendamente toccante. Purtroppo, però, come Sam inizia subito a temere, i guai sono dietro l’angolo.

Non è la prima volta in Supernatural che Sam e Dean hanno a che fare coi viaggi nel tempo, ma questa volta qualcosa va storto.

Nelle scorse stagioni è capitato che i fratelli andassero nel passato, ma diventavano parte del corso degli eventi e al loro ritorno al proprio tempo tutto rimaneva com’era prima. Ora invece un elemento del passato, John, è venuto a mancare e di conseguenza non ha giocato il proprio ruolo negli eventi, creando un’interferenza che ha causato un paradosso. La linea temporale dei Winchester inizia quindi a correggersi, e il mondo intorno a loro inizia a cambiare.

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Gli abitanti di Lebanon con cui li abbiamo visti interagire non li riconoscono più. Dean è considerato un criminale e la sua blue steel campeggia su poster da ricercato. Sam ha continuato i suoi studi a Stanford, non è mai tornato a cacciare ed è diventato famoso, e apparentemente un idiota. Zachariah, ancora vivo perché niente di tutto ciò che abbiamo visto in Supernatural fin dalla prima stagione è mai avvenuto, appare a Lebanon perché ha percepito un’anomalia. Insieme a lui c’è Castiel, che non riconosce Sam e Dean e cerca di ucciderli.

Aggiornati John e Mary su ciò che sta succedendo la cosa giusta da fare è evidente, e John non ci pensa due volte. Se Mary è a rischio, perché prima o poi il paradosso cancellerebbe anche il suo ritorno, allora l’operato della perla deve essere annullato. Lui deve andarsene. Prima che ciò accada c’è però tempo per una cena in famiglia.

Soprattutto, c’è tempo per John per poter parlare con ognuno dei suoi figli, per chiudere i conti rimasti in sospeso con la sua morte improvvisa.

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Sotto i nostri occhi si è scusato per il modo in cui li ha costretti a crescere, riconoscendo i propri errori. Ha finalmente ammesso quanto è orgoglioso di loro, che è più o meno l’unica cosa che i due, Dean per primo, avrebbero desiderato sentirsi dire, ma non avevano né ammesso né tanto meno ottenuto. Anche Sam e Dean, dal canto loro, hanno potuto rappacificarsi col padre, col quale non si erano lasciati nel migliore dei termini, e lasciarsi alle spalle tutto il risentimento che c’era stato e il rimpianto per non averlo potuto salutare un’ultima volta.

Un chiarimento col padre al contempo tanto amato e tanto odiato, sia dai Winchester che dai fan della serie, era da tempo immaginato, sperato. Ecco qual è stato il vero regalo di questo episodio di Supernatural. E vedere Sam immaginare come sarebbe se le cose fossero diverse e Dean accettare e apprezzare quella che invece è la loro realtà è la ciliegina sulla torta. Infine, dopo un ultimo, commovente addio, la perla viene distrutta e John sparisce, tornando nel 2003, risvegliandosi nell’Impala dopo aver fatto un sogno stranissimo.

Nel presente – come chiarisce immediatamente il ritorno di Castiel al bunker – tutto è tornato alla normalità. Tutto tranne noi, che siamo lì a piangere come disgraziati davanti allo schermo. Supernatural ci ha fregati alla grande un’altra volta.

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