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Sons of Anarchy in versione irlandese

La seconda stagione di Sons of Anarchy ha visto i SAMCRO battersi contro nemici vecchi e nuovi.

L’ATF, la Stahl sempre alle calcagna del club e una cellula della Supremazia Bianca comandata da Ethan Zobelle con l’intento di comandare su Charming sembravano aver messo alle strette Jax e gli altri; inoltre, sul finire della seconda stagione, le cose davano l’impressione di dover peggiorare. La 2×13 si conclude infatti con June Stahl che incastra Gemma per l’omicidio della figlia di Zobelle e di Ed Hayes, figlio di Cameron Hayes, membro della Real IRA. Questo evento costringerà Gemma a fuggire in cerca di protezione; invece suo figlio Jackson dovrà affrontare il terrore di ogni padre. Cameron Hayes, convinto che Gemma sia la reale colpevole dell’omicidio di Ed, deciderà di rapire Abel dopo aver ucciso Gavetta.

Sulla scia di questi eventi, nella terza stagione vedremo Sons of Anarchy in versione irlandese.

Il rombare delle moto dei Sons ha un altro suono tra le bellissime campagne dell’Irlanda del Nord, un’ambientazione completamente diversa rispetto a quella in cui eravamo abituati a vederli. Le lunghe strade che costeggiano le alte pareti rocciose di Charming hanno lasciato il posto a bellissime vie immerse nelle diverse sfumature del verde d’Irlanda. È lì che Cameron Hayes ha portato Abel, affidandolo alle cure di Maureen Ashby, l’ex amante di John Teller. Dalla 3×08 alle 3×11, parte dei SAMCRO sarà a Belfast per cercare il piccolo Abel. Sarà una missione, la loro, che avrà ripercussioni sul destino dell’intero club. Quello a cui assistiamo nella terza stagione è un viaggio che cambierà le sorti dei Sons of Anarchy più di quanto si potesse immaginare all’alba della partenza.

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Vediamo Clay estremamente vicino a Jax, nelle vesti di nonno preoccupato e con un segreto da nascondere. In Irlanda, il conflitto interiore del giovane Teller diventerà una vera e propria guerra. Abbiamo imparato a conoscere i dilemmi morali di Jax come parte di lui e adesso quei dilemmi sono diventati fantasmi. Da un lato la lealtà granitica verso il club; dall’altro la necessità di trovare un compromesso con le autorità per salvare Gemma e gli stessi SAMCRO. I Sons of Anarchy di Belfast sono una scheggia impazzita estremamente pericolosa. O’Phelan tiene le fila di un sistema di menzogne e tradimenti oramai troppo radicato nel club irlandese. I SOA d’Irlanda a questo punto sono quasi satelliti dell’IRA. La loro mancanza di lealtà e l’ambiguità del comportamento di Padre Kellan daranno filo da torcere ai SAMCRO.

Kellan Ashby, consigliere della Real IRA, avrà infatti un forte ascendente su Jax. Questo grazie al rapporto fraterno che John Teller aveva stretto con lui durante i suoi viaggi in Irlanda. Proprio la forte influenza del prete porterà Jackson a un passo da quello che sarebbe potuto essere l’errore più grande della sua vita, lasciare Abel in Irlanda e affidarlo a un’altra famiglia. I fantasmi di John Teller inizieranno a infestare anche i pensieri di Jax, nei quali si insinua il tarlo dell’incertezza. L’incertezza che Abel possa avere un’esistenza felice e sicura rimanendo nelle braccia del padre. In fondo è la stessa che ebbe John sulla vita nei SAMCRO.

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La terza stagione di Sons of Anarchy ha la forma delle paure di Jax.

Troviamo l’uomo innamorato che a tutela della sua Tara la allontana da sè e il padre disperato che vediamo prendere in considerazione l’idea di lasciare Abel, appena ritrovato, a quella famiglia che Padre Kellan aveva scelto per lui. Sulle bellissime note di Alesund lo vediamo seguire con lo sguardo la coppia a cui Abel è stato affidato. Sembra un estraneo che spia la vita di una famiglia felice. Per un attimo si ha quasi l’impressione che abbia dimenticato i fratelli morti perché lui potesse riabbracciare il suo bambino. Per un attimo è quasi possibile veder danzare intorno a lui quei fantasmi che anni prima inseguivano suo padre. Viene da chiedersi se in qualche modo Jax avrebbe voluto essere nei panni di Abel. Chissà se avrebbe preferito che qualcuno decidesse la stessa cosa per lui quando era piccolo.

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Ma Jackson torna in sé. Abel è troppo importante per poter immaginare la vita senza di lui e quando finalmente lo stringe di nuovo tra le braccia, dopo il sacrificio di Kellan Ashby che si consegna a O’Phelan, Jax gli fa una promessa:

“Non permetterò che ti portino via di nuovo, ti voglio bene.”

La famiglia ha un valore troppo grande per il giovane Teller. Per questo ha siglato l’accordo con la Stahl, perché Gemma potesse restare libera. Clay rinfresca al club la memoria su quale sia il trattamento da riservare ai traditori, trattamento che, per tutta la terza stagione, temiamo possa spettare anche a Jax. Il Presidente del club di Belfast viene ucciso a sangue freddo perché ha tradito; Jackson è lì e sostiene le scelte di Clay. È incredibile pensare alle conseguenze che questo viaggio in Irlanda avrà per i SAMCRO. Come nella teoria del piano inclinato, le lettere che Maureen nasconde nello zaino di Jackson metteranno in atto una serie di eventi che lascerà dei segni indelebili nel cuore del club. Tutto nel nome di una verità che porterà altro sangue su Charming.

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Il finale della terza stagione di Sons of Anarchy è quanto di più vicino alla perfezione si possa immaginare.

Un’ode alla lealtà e alla lungimiranza di Jax, che dimostra già molto prima di sedere a capo del tavolo dei SAMCRO di essere la vera anima del club. Gli ultimi minuti della 3×13 rappresentano il momento di massimo Hype in tutta la stagione. Tra il linciaggio sfiorato da Jax dopo che la Stahl (personificazione del male) deciderà di tradirlo e quella risata incontenibile mentre parte del club viene trasferita in carcere si chiuderà ogni questione rimasta aperta.

Unser, a un passo dal perdere la fiducia dei Samcro, rinuncerà al distintivo per aiutare il club a sbarazzarsi di June Stahl e quel simbolo dell’ IRA disegnato con il suo sangue sul parabrezza dell’auto dell’ATF da Chibs significherà la libertà per i SAMCRO, uniti anche dietro le sbarre. Jackson, che avremmo giustificato a prescindere se avesse accettato l’accordo della Stahl tradendo il club, ci ricorda che c’è sempre un’altra scelta. Ha deciso di riprendere Abel con sé per essere lui a dare a quel bambino la vita che merita. Così come ha deciso di coinvolgere i fratelli nell’accordo con la Stahl per rendere onore alle toppe sul suo petto.

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