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Il concetto di spazio e tempo di Shining Girls

(Allerta spoiler sul finale e su tutta la serie di Shining Girls)

Shining Girls è una serie Apple Tv+ uscita nel 2022 e composta da otto episodi, ma ne avremmo voluti molti di più per essere in grado di cogliere ogni piccolo dettaglio che la serie mette in campo nella sua intricata e coinvolgente trama.

Shining Girls (980×552)

Elisabeth Moss è la protagonista di questa storia, una delle Shining Girls; di recente l’abbiamo vista nella serie Hulu di successo The Handmaid’s Tale, ambientata in un futuro distopico in cui le donne fertili vengono trasformate in “ancelle” e istruite a obbedire ai loro comandanti con il solo scopo di procreare. Sappiamo bene quindi quanto sia un’attrice fuori dall’ordinario: con la sua espressività e la forza che dà ai personaggi che interpreta ci costringe a inverosimili binge watching di tutto quello che fa. In Shining Girls il suo personaggio Sharon è una giovane donna che ha subito un enorme trauma fisico e psicologico: una sera, mentre porta fuori il cane, un uomo la aggredisce e la incide sul petto con un coltello, lasciandola a terra in fin di vita. Ma Sharon resiste, non vuole mollare, e viene portata in ospedale dove si salva, mentre il suo aggressore rimane all’oscuro del fatto che lei sia ancora viva. Da quel giorno qualcosa dentro Sharon si spezza.

Niente è più come prima

Sharon cambia nome: si fa chiamare Kirby, cambia lavoro e prova, a fatica, a ricominciare. Trova un impiego nell’archivio di un quotidiano locale, cercando un senso in quello che le è capitato e al tempo stesso di dimenticarlo. Come ci si può però riprendere da una cosa del genere? Come si può andare avanti con la propria vita dopo essere stati aggrediti, senza un apparente motivo, da uno sconosciuto e sapere che quella stessa persona è ancora là fuori?

Nella prima puntata sono passati sei anni dall’aggressione, e quello che risveglia in Kirby il desiderio di trovare il proprio aggressore è la scoperta dell’esistenza di un’altra ragazza, Julia Madrigal, che porta sul petto le stesse cicatrici con cui è stata marchiata Kirby, ma che a differenza sua non è sopravvissuta. Kirby e il collega e giornalista Dan Velazquez (interpretato da Wagner Moura, irriconoscibile Pablo Escobar della serie Narcos) iniziano ad indagare sulle similitudini delle due aggressioni e scoprono l’esistenza di altre donne che sono state aggredite e uccise nello stesso modo, e che per nessuna di loro è mai stato trovato un colpevole.

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La serie sarebbe stata già molto complessa anche solo con questi elementi a disposizione, ma gli autori hanno deciso di aggiungere vari livelli di complessità che rendono Shining Girls una coinvolgente e sorprendente serie crime in cui non sappiamo mai davvero che cosa aspettarci. Man mano che la trama prosegue e le indagini di Kirby e Dan insieme a lei, i dettagli della vita di Kirby si modificano. Il gatto un giorno diventa un cane. Il suo appartamento non è più il 2B ma sulla sua patente scopre di abitare al 3B. Torna a casa ed è sposata da anni con un collega del giornale, ci sono tante fotografie che lo provano. Perfino il suo look cambia da un momento all’altro. E di tutto questo lei non ha memoria. Kirby subisce questi cambiamenti, mentre intorno a lei tutti continuano a vivere con normalità nelle loro vite.

Ogni volta che in Shining Girls uno di questi dettagli si modifica, Kirby è la sola ad accorgersene

Kirby: Tutto sembra come è sempre stato e non lo è. Le cose cambiano, non sono come le avevo lasciate. Niente è dove dovrebbe essere e io non riconosco più la mia vita ormai.

É come se gli autori avessero voluto rappresentare la solitudine e il senso di costante straniamento che le persone vittime di violenze vivono. Tornare nella propria vita di tutti i giorni e non riconoscerla, sentirsi soli anche se circondanti da tante persone, incompresi anche quando ci si sforza di spiegare. Kirby tiene addirittura un diario in cui appunta ciò che cambia intorno a lei e le cose che, giorno per giorno, deve ricordare per tenere tutti i pezzi insieme nella sua mente.

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L’elemento forse più interessante e maggiormente riuscito in Shining Girls è il particolare rapporto tra spazio e tempo, ed il ruolo di colui che ne esercita i cambiamenti: Harper Curtis, interpretato da Jamie Bell, l’aggressore. Anche se chiamarlo così è pressoché riduttivo: Harper è lo stalker per eccellenza, una figura sinistra che si muove all’ombra delle proprio vittime durante tutto il corso della loro vita e che, nel momento in cui si stanca di loro, le uccide. Harper è un soldato americano della prima guerra mondiale, che una volta congedato si imbatte in una casa a due piani molto particolare: è una casa “magica“, che permette ad Harper di spostarsi nel tempo. Uno strumento potentissimo messo nelle mani di uno psicopatico, che può così braccare le sue vittime in ogni momento lui desideri. Nella prima puntata di Shining Girls lo vediamo in compagnia di una Kirby bambina, a cui regala un Pegaso giocattolo; da allora entra a far parte della sua vita, la osserva e attende il momento giusto per attaccarla. Fa lo stesso con tutte le altre Shining Girls, attraversando diversi decenni e colpendo ragazze che non hanno niente a che fare tra di loro. Eccezion fatta per la cicatrice a forma di croce che lascia su ognuna di loro quando le uccide, gli unici elementi di collegamento tra le ragazze sono piccoli oggetti personali che ruba ad ognuna di loro e che lascia nel loro corpo dopo averle uccise. Harper torna e ritorna indietro e avanti nel tempo svariate volte, anticipando eventi che stanno per accadere nella vita delle sue vittime e insinuandosi nella loro quotidianità. In una scena davvero inquietante, Julia Madrigal riceve una telefonata in cui, in sottofondo, sente una registrazione della propria voce, prova inconfutabile che quella situazione sia già avvenuta in un qualche genere di passato, che lei sia già morta, anche se nel tempo presente non è ancora successo.

Kirby : Lui l’ha già fatto, solo non ancora

Un costante avanti ed indietro che inizialmente ci disorienta ma che, una volta che ci abbiamo preso la mano, ci fornisce una chiave di lettura per gli avvenimenti che abbiamo già visto e ci permette di guardare oltre, immaginando già che cosa dovrà accadere. Passato presente e futuro perdono la loro usuale linearità acquisendo una fluidità disarmante; ognuna delle Shining Girls si imbatte in fatti che appartengono in realtà al futuro, un futuro che non è destinato a verificarsi perché noi già sappiamo che moriranno per mano di Harper. É già successo.

Quindi, come possiamo uscire da questo complicatissimo empasse?

Kirby è l’unica che percepisce quando il tempo si modifica; nel momento stesso in cui decide di reagire e mettersi sulle tracce del suo aggressore la storia inizia a modificarsi, gli elementi da sempre immutati nei salti temporali di Harper iniziano a cambiare e lui si accorge che qualcosa non va, che sta perdendo il controllo. La capacità di Kirby di rendersi conto di tutto quello che cambia intorno a lei, che la rendeva un tempo sola, adesso è ciò che le permette di percepire ciò che gli altri non colgono e la porta faccia a faccia con il suo aggressore, fino a una meritata e soddisfacente resa dei conti.

Non serve fare ulteriori spoiler sul finale di Shining Girls, ma possiamo certamente dire che tutta la serie (finale incluso) è un ottimo esempio di come si possa utilizzare più tempi ed elementi molto complessi senza comunque far perdere allo spettatore mai nessun dettaglio o parte della storia. Non rimangono domande in sospeso alla fine dell’ultima puntata, nessun dubbio sulla coerenza dei vari piani temporali ai quali siamo stati sottoposti e che ci mettono davvero a dura prova nelle prime puntate, ma che sono anche (ovviamente) quello che ci fa appassionare davvero a questa storia; siamo diventati un pubblico esigente, non ci accontentiamo più di capire tutto subito e di personaggi che non ci coinvolgono o non ci spaventano. In sostanza: chapeau.