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Le 5 cose più assurde fatte dai fan di Sherlock

Sherlock non è solo una Serie Tv, è uno stile di vita.

Così come i racconti di Doyle non sono solo letteratura, ma una sorta di guida, di canone appunto, da cui partire. Non a caso, c’è gente che dedica la sua intera vita a Sherlock Holmes, studiandolo, annotandone il canone, arricchendolo con nuovi apocrifi… Su Sherlock Holmes si organizzano convegni e congressi, mostre e spettacoli.

Sherlock Holmes – si può ben dirlo – è il padre di tutti i fandom, ha creato i fandom. Ed è successo quando i lettori, distrutti dalla morte del loro beniamino, sono andati a lavorare col lutto in braccio, hanno protestato e non si sono arresi fino a quando non hanno convinto – o forse sarebbe meglio dire “costretto” – Arthur Conan Doyle a resuscitare il suo personaggio.

E anche per Sherlock BBC la situazione non poteva essere troppo diversa. Gli stessi autori hanno più volte dichiarato di essere rimasti genuinamente sorpresi dall’amore che la gente ha riversato sulla loro Serie, sul loro Sherlock Holmes, dall’entusiasmo con cui si è approcciata a Sherlock. Perché loro sono solo “due nerd” innamorati di una storia che hanno voluto riportare in luce.

Ma l’amore e l’entusiasmo del pubblico di Sherlock BBC, del fandom, non si è limitato a seguire la Serie, comprare i gadget e partecipare numerosi alle convention. Il pubblico di Sherlock si è spinto al punto di fare qualcosa, di creare qualcosa, partendo proprio da questa meravigliosa Serie.

1) I BELIEVE IN SHERLOCK HOLMES

Sherlock I believe

Quando, nel 2012, è andata in onda la 2×03, The Reichenbach Fall e Sherlock si è buttato dal tetto del Saint Bart per salvare la vita a John, Lestrade e Mrs. Hudson, accettando di fingere il suicidio, accettando che la sua reputazione e la sua credibilità fossero completamente distrutte, accettando che John lo credesse un impostore.

Ma il suo pubblico, quel pubblico che l’ha amato e che gli ha sempre creduto, non c’è stato e si è ribellato e ha fatto così passare il messaggio: “I believe in Sherlock Holmes”, seguito da “Moriarty was real”.

Sono stati realizzati volantini, spille, magliette con questa frase, che centinaia di ragazzi e ragazze hanno indossato con orgoglio. È stato creato un hashtag su Twitter che è rimasto in tendenza per mesi (#believeinsherlock). È stato persino scritto sull’asfalto, sui gradini, sui muri. Un gruppo di ragazzi si è ritrovato per comporre questa frase, davanti al 221B della Serie, reggendo ognuno una lettera. Addirittura è apparsa la scritta su un autobus londinese.

Di tutte queste cose, è stato poi fatto un video con in sottofondo la canzone I believe in Sherlock Holmes dei Vatican Cameos.

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