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La Classifica dei 10 migliori episodi di Sherlock, secondo IMDb

2. A Study in Pink (Stagione 1, Episodio 1 di Sherlock)

Il primo episodio della serie tv sul detective più amato
fonte: pbs

Voto IMDb: 9.1/10

Tutto è iniziato qui. A Study in Pink è il primo episodio di Sherlock, e ancora oggi è considerato un esempio perfetto di come si costruisce un pilot memorabile. In poco più di un’ora, ci regala due personaggi iconici, un’estetica moderna e un caso incredibile che tiene incollati allo schermo. Sherlock entra in scena con la sua solita, irresistibile arroganza: geniale, imprevedibile, affascinante. John Watson, appena tornato dall’Afghanistan, è l’esatto opposto: silenzioso, disilluso, in cerca di un posto nel mondo. Eppure, l’alchimia tra i due è immediata. La loro amicizia è forse il vero cuore pulsante di tutta la serie.

Il caso? All’apparenza un suicidio, che si rivela ben presto un omicidio studiato nei minimi dettagli da un tassista letale. Il confronto finale tra Sherlock e l’assassino è un duello mentale ad altissima tensione, in pieno stile Arthur Conan Doyle. Ma non è solo il giallo a incantarci. È il ritmo serrato, i dialoghi brillanti, la Londra vibrante e moderna che fa da sfondo. È lo stile visivo innovativo, con le deduzioni proiettate sullo schermo, che rivoluziona il modo di raccontare un detective. E poi c’è quel momento speciale: quando Sherlock e John, due solitudini apparentemente inconciliabili, si ritrovano. È lì che nasce qualcosa di unico. E noi, da spettatori, capiamo subito che non potremo più fare a meno di loro.

1. The Hounds of Baskerville (Stagione 2, Episodio 2)

The Hounds of Baskerville, uno dei migliori episodi di sempre
fonte: Pbs

Voto IMDb: 9.2/10

L’episodio più amato di Sherlock secondo IMDb? The Hounds of Baskerville, e non è difficile capirne il perché. Questa rivisitazione moderna del celebre racconto di Conan Doyle ci trascina in un’atmosfera da brividi, tra brughiere avvolte dalla nebbia, basi militari top secret e misteriosi laboratori scientifici. Un omaggio elegante al gotico e al thriller psicologico, dove persino il razionalissimo Sherlock si ritrova faccia a faccia con qualcosa che non può spiegare… la paura.

Sì, perché per la prima volta lo vediamo vacillare. Il controllo che esercita su tutto e tutti si incrina, e noi spettatori restiamo incollati, affascinati dal suo smarrimento. La puntata gioca abilmente con i temi della percezione e della suggestione: quanto ci possiamo fidare dei nostri sensi? E quanto può essere manipolata la mente, anche quella più brillante? L’atmosfera è tesa, quasi da film horror, e la regia è in stato di grazia. Anche John ha un ruolo chiave: la sua presenza è l’ancora che tiene Sherlock legato alla realtà, il suo sguardo lucido diventa il contrappunto perfetto al caos interiore dell’amico. E poi c’è quella scena, nella nebbia, in cui Sherlock urla il nome del cane… un momento così potente da restare impresso a fuoco nella memoria. Un episodio che è un perfetto equilibrio di suspense, introspezione e azione. Un piccolo capolavoro di scrittura e messa in scena.

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