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She-Hulk: Attorney at Law – Una parentela davvero stramba  

Qual è la responsabilità di chi ha il potere? Ha semplicemente l’obbligo morale di astenersi dall’abusare di quel potere o il dovere di proteggere chi non ce l’ha?

La prima inquadratura di She Hulk: Attorney at Law è diretta su Jennifer Walters, un’avvocatessa che sta preparando il discorso da tenere in un’aula di tribunale il giorno successivo. Jennifer si sta chiedendo quanto costa detenere il potere e quanto sia pesante la responsabilità che grava su di esso. Per un avvocato il potere deriva dal suo lavoro, dai suoi studi e dalla capacità con cui si vincono le battaglie giudiziarie. Jennifer ha passato metà della sua vita a ricercare la grande occasione per lanciare la sua carriera e mettere in mostra le sue capacità. Ma la sua esistenza è segnata da una parentela davvero stramba: la protagonista di She Hulk: Attorney at Law è la cugina di Bruce Banner, il grandissimo Hulk, membro degli Avengers. 

She Hulk è una storia di origini. La nuova serie Marvel ci trascina nel passato per mostrarci la fenomenologia dei suoi poteri. Durante un viaggio in auto Bruce e Jennifer vengono distratti da una navicella che si erige davanti ai loro occhi. Un incidente improvviso li fa cadere provocando una ferita nel braccio di Bruce. Il sangue dello scienziato viene assorbito da Jennifer che improvvisamente si trasforma in un essere grande e verde, simile a Hulk. Bruce decide di portare la cugina in una casa lontana e deserta costruita da Tony Stark per testare i suoi poteri. Nella località esotica i due Hulk affronteranno differenze caratteriali e problemi di vedute. Chi è il vero Hulk? Tra flessioni e sfide con i sassi la ‘battaglia’ promette bene.

She-Hulk: Attorney at Law è l’ennesimo esperimento targato Marvel

La serie, presente su Disney+, è una legal comedy divertentissima in cui l’umorismo tipico della Marvel si emancipa per diventare una commedia totale. Nel corso del primo episodio si ride tanto dimenticando, per un attimo, guerre stellari e invasioni aliene da affrontare. Nei dialoghi si fa addirittura riferimento alla verginità di Captain America per strappare a tutti i costi un sorriso al pubblico. Pubblico che in questa serie diviene parte integrante dello show grazie alla rottura della quarta parete.Jennifer parla a noi come se fossimo personaggi da cui aspettarsi risposte e consigli. È un meccanismo che funziona e dona un principio di novità al prodotto, ma che stabilisce anche un certo tipo di familiarità con la protagonista. Una protagonista simpatica e irriverente a cui ci siamo affezionati dalla prima messa in onda. 

Jennifer è interpretata magistralmente da Tatiana Maslany. L’attrice canadese si dimostra perfetta nel ruolo della supereroina verde grazie a delle grottesche espressioni facciali e humor fisico. Con Marc Ruffalo c’è una grossa alchimia e si vede soprattutto quando i due restano sulla spiaggia isolati dal resto del mondo. She Hulk ci mostra un rapporto complesso ma vero. Bruce cercherà in tutti i modi di far capire a Jennifer quanto sia difficile ma non impossibile convivere con un’altra persona dentro di sè. Diventare Hulk potrebbe essere alienante e persino claustrofobico, ma con la preparazione giusta si possono vincere tutte le paure. Jennifer si dimostra subito una ‘brava allieva’ tanto da passare da Jennifer al suo alter ego con estrema nonchalance.

She-Hulk: Attorney at Law procede tra vita professionale e vita da supereroe 

Qual è la responsabilità di chi ha il potere? Abbiamo iniziato la recensione con questa domanda. Non abbiamo la risposta ma una seconda domanda. Qual è la responsabilità di chi ha una doppia vita? La Jennifer Walters di Tatiana Maslany si ritrova a gestire la vita professionale e la vita da Hulk, mischiando i suoi appuntamenti professionali alle sue avventure da super eroe. Nel mezzo ci sono affetti familiari e amori, amicizie di vecchia data e turbamenti. La vita di tutti i giorni si dimostra in questo modo molto più stressante di quella di un ‘semplice’ Avenger. Riuscirà Jennifer a vestire entrambi i panni? Nella scena finale Jennifer consacra definitivamente il suo ruolo da eroe trasformandosi in Hulk nell’aula di tribunale dove stava tenendo la prova giudiziaria. Se non si può scappare da quello che si è, tanto vale farsi vedere da tutti.

Al netto di qualche forzatura e di un uso della CGI non troppo convincente, questo primo episodio di She-Hulk: Attorney at Law ci ha sorpreso positivamente. Bisogna guardare questo episodio senza troppe pretese assaporandone la leggerezza per godere al meglio. Alcuni fans resteranno nuovamente delusi per il tono comico a cui sono legati ormai quasi tutti i prodotti della Marvel. Se avete apprezzato Thor:Love and Thunder, She Hulk farà al vostro caso. Inoltre ci sono alcuni passaggi fondamentali riguardanti  Hulk che trovano il giusto peso dopo i numerosi buchi nella caratterizzazione ed evoluzione del personaggio nel corso degli anni. Si ricordano anche Tony Stark, Vedova Nera e Captain American come a voler sancire un nuovo inizio rompendo i ponti con il passato. In questo modo la serie si inserisce in maniera coerente nel panorama dell’MCU e dopo la conferma del ritorno di Daredevil, apre a nuovi e interessanti scenari. La sensazione è che il meglio deve ancora venire e che nelle prossime settimane si darà più spazio all’azione. Non vediamo l’ora. 

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