Terzo appuntamento, eccoci qua ad affrontare un personaggio che spesso in molti si dimenticano, ma che ha fatto grandi cose nella serie e nel libro: Luke Garroway!
Ve lo ricordate, vero? Come dimenticarsi del buono e generoso Luke Garroway che fa di tutto per salvare il mondo? Dobbiamo ricordarlo come un esempio. Vediamo perchè!
LUKE GARROWAY NEI LIBRI
Conosciamo Luke perché parte integrante della famiglia di Clary, la protagonista.
Amico della madre, fa un po’ da zio alla ragazza e li aiuta in mancanza del padre.
Gestisce una libreria ed è un uomo come tanti altri nel mondo.
Quando nella vita di Clary scoppia il putiferio e sua madre viene rapita mentre lei conosce il complicato mondo degli Shadowhunters, Luke è uno delle poche persone da cui lei si vorrebbe rifugiare. Ma non può, perché inizia a scoprire che anche l’uomo ha qualcosa da nascondere.
L’impatto iniziale per noi lettori è proprio questo: confusione assoluta; ci siamo affezionati per quanto minimamente al suo personaggio e subito dopo siamo costretti a ricrederci perché viene dipinto come traditore: COSA?
Ecco. Mai fidarsi delle apparenze (vedi il buon vecchio Hodge).
Nel corso dei libri conosceremo la storia che sta dietro questo grande uomo.
Ve la riassumo brevemente, nel caso ve la foste dimenticata.
Nato Shadowhunters, strige quasi subito amicizia con Jocelyn da bambino e insieme affronteranno l’intero percorso di formazione di un cacciatore.
Quando Valentine entra nella vita di entrambi, si prende il cuore della ragazza e la fedeltà di Luke, che, mosso da un’incredibile lealtà e senso di ammirazione, diventa il Parabatai del giovane e perspicace Shadowhunters.
Insieme alla sua amica di lunga data, entra a far parte del Circolo, fondato da Valentine e le cose iniziano a degenerare.
Il rapporto tra e lui e Jocelyn si fa sempre più stretto e lui si innamora di lei, sapendo di fare una grossa sciocchezza: la ragazza sarebbe sempre appartenuta al suo migliore amico e lui avrebbe dovuto farsi da parte ogni volta.
Così, quando Valentine rischia di mettere in pericolo la vita di Jocelyn e di tutti, Luke cerca di farlo ragionare ma ottiene in cambio una cosa terribile: il migliore amico gli tende una trappola e lo costringe ad essere morso da un branco di lupi mannari, causando la trasformazione permanente di Luke.
Dopo che Valentine, fingendosi impietosito, gli suggerisce di togliersi la vita per non farlo vivere come un nascosto, il nostro neo lupo mannaro prende in mano la situazione e convince Jocelyn che il progetto del marito era una follia.
Allora, dopo la battaglia finale, scappa con lei per ricominciare una vita da mondani, senza che il mondo degli Shadowhunters si mettesse in mezzo.
Ed è così che lo conosciamo.
Luke è un uomo estremamente complesso e molto molto buono che ci ricorda per molti versi Simon Lewis.
Dedica la sua giovinezza alla causa del suo migliore amico a cui vuol molto bene e da cui viene deluso profondamente.
Sta accanto alla donna che ama per tutta la vita, sapendo di non avere neppure una chance.
Quando la donna viene rapita dagli uomini di Valentine, il licantropo arriva ad uccidere il capo del suo branco per prenderne il posto in modo da poter aiutare gli Shadowhunters nella loro battaglia.
Nel corso dei libri capiamo quanto sia stato difficile il passato di Luke Garroway e quanto abbia sofferto a dover rinunciare alla sua natura di Shadowhunters in favore di quella di licantropo. Nonostante questa grande sofferenza che avrebbe potuto farlo diventare un uomo pieno di risentimento e di astio nei confronti del mondo (vedi, di nuovo, il buon vecchio Hodge), Luke è uno dei personaggi più generosi in tutta la saga. Non si tira in dietro, da una mano quando c’è bisogno, esorta i nascosti a combattere contro Valentine insieme al Conclave e fa tutto ciò che è necessario per tenere al sicuro Clary e i suoi amici.
E alla fine vince tutto. Lui, friendzonato a vita, riesce a salvare i suoi amici e la sua famiglia da Valentine e sposa (sì, ce la fa!) la donna della sua vita.
Un personaggio come Luke Garroway ci insegna quanto sia più conveniente stare dalla parte dei buoni, a qualsiasi costo e non lasciarsi tentare dalla via più breve.
Ma soprattutto non lasciarsi abbattere dalle cose brutte che ci accadono e imparare ad accettarsi, perché, come qualcuno ha detto: “alla fine andrà tutto per il meglio, e se andrà male, vorrà dire che non è ancora la fine.”