Sono oramai passati anni da quando Cristiano Malgioglio ha deciso di lasciare l’Italia e il mondo della televisione. In questi anni, tutti noi ci siamo chiesti dove sia finito, che fine abbia fatto, a cosa dobbiamo la sua totale assenza nel mondo dello spettacolo. Alcuni dicono sia andato a vivere in qualche palazzo reale per fare la Regina, come aveva sempre detto di volere fare; altri invece dicono che sia rimasto qua, ma che stia ben attento a non farsi mai beccare da nessuno. Per voi, oggi, ci sono due notizie, una buona e una cattiva: la cattiva è che nessuna delle due ipotesi sul dove sia è reale, e la buona è che noi sappiamo perfettamente dove sia, e riguardo a questo abbiamo non pochi dettagli da raccontarvi. Cristiano Malgioglio ha totalmente cambiato vita, e lo ha fatto non troppo lontano dall’Italia. Qualche mese fa, infatti, ha deciso di volare in Inghilterra per diventare il preside di un liceo che per ora è perennemente sotto gli occhi del riflettore: il liceo Moordale. Gli studenti di questa scuola, come molti di voi saprete, si sono detti stanchi dell’ipocrisia e dei mille tabù che ancora, nel 2021, il mondo si ritrova ad affrontare. Per questo motivo il vecchio preside della scuola si è sollevato dall’incarico con l’obiettivo di lasciare la Moordale ben lontana da lui. Le sue parole – dopo essere stato vittima di uno scherzo da parte degli alunni – sono state dure.
<<Sono qua, di fronte a tutti in voi, e sono in mutande. Un uomo rispettabile come me, adesso, è nel cortile della sua scuola totalmente privo dei suoi indumenti e effetti personali. Questa è l’ultima volta in cui mi vedrete qua. Io non ci torno. La Moordale diventerà di chiunque riesca a sopportarvi, capre insolenti!>>
Le ricerche furono infinite. Nessuno sembrava all’altezza di tale compito. Tutti i presidi arrivavano e – dopo qualche giorno – andavano via. Non c’era tolleranza da parte degli studenti per nessun preside che non comprendesse la loro volontà di essere liberi da tutti i tabù che gli venivano ripetutamente imposti. Ma qualcosa, finalmente, è cambiata.
Da qualche mese, infatti, la pace sembra essere ormai giunta alla Moordale, e la ragione di tale tregua ha un nome ben preciso: Cristiano Malgioglio.
Come dicevamo, finalmente la pace al Moordale sembra essere stata raggiunta. Il nuovo preside Malgioglio è riuscito a insediarsi all’interno della scuola con un unico obiettivo: riportare l’estremo, i colori, la follia. E, per ultimo ma non per importanza, voleva essere colui che aveva risollevato le sorti di quello che tutti ritenevano un disastro incorreggibile. Voleva il potere di essere la Regina della Moordale. Voleva essere più protagonista dei ragazzi, che – in questi anni – sono oramai diventati il simbolo LGBTQ. Ma non scherziamo – diceva Malgioglio – devo essere io il centro di questa storia.
Il giorno in cui Malgioglio diventò preside entrò alla Moordale con le idee chiarissime sul cosa fare: voleva parlare a tu per tu con tutti gli studenti. Li convocò a uno a uno nel suo studio e – con una buona tazza di the – cominciò delle discussioni che, qualcuno ci ha riferito, dall’esterno sembravano surreali. Eppure, chissà come, funzionarono. Il primo a essere chiamato fu Otis, lo studente di cui il nuovo preside sentì parlare senza sosta per via della sua attività illegale di consigliere scolastico del sesso.
<<Sendi desoro. Tu ora mi dici. Qual è il tuo problema? Come ti salta in mende di aprire un’attività illegale in quesda scuola? Qui adesso ci sono io, eh. C’è il mio nome qua. Un sacco di gente mi conosce, mica posso fare macchiare il mio nome da quesde cose.>> Malgioglio era molto serio a riguardo. Non avrebbe permesso a nessuno di mettere in discussione il suo operato, tantomeno la sua persona. <<Io e Maeve abbiamo iniziato questa attività perché qua nessuno parlava mai del sesso. Tutto avveniva in silenzio, e nel frattempo ogni studente andava sempre più nel panico. Non è una cosa solo illegale, è anche necessaria. Se capisce cosa intendo.>> Di tutto il discorso, il nuovo preside fece attenzione solo a un dettaglio quasi nullo, se paragonato all’importanza dell’argomento. << Ma basda con questa Maeve. Siete giovani, vi amate, ma basda. Io alla tua età sai quanti amori ho conosciudo? Sendi amore, mi avete rotto tu e quesda ragazza. Amadevi o lasciatevi, non fade i drammatici alla Romeo e Giulietta.>>
L’incontro tra i due durò circa un’ora. Otis era da sempre razionale, impaurito. La conversazione con il nuovo preside fu una boccata d’aria fresca, era qualcosa di leggero. Mai prima d’allora il ragazzo era riuscito a comprendere la leggerezza del sentimento che covava, ma solo la sua pesantezza. Dopo Otis fu il momento di Adam, e lì le cose andarono in modo quasi delirante.
<<Sendi desoro, a te non deve fregare nulla di chi ami. Amalo e basta senza tutte queste storie. Capido? Amalo e basda. Maschio, femmina… ma che di frega? L’importante è che lo ami. Chi se ne frega. Hai capido chi sei, è una cosa bella. Tu sembra che sia dentro un funerale amore. Ma scherziamo? Sorridi, goditi il momento. Che cosa de ne frega se ami un uomo.>> Malgioglio non voleva saperne nulla della pesantezza emotiva di Adam. Non riusciva a cogliere i motivi per cui quel ragazzo stesse vivendo tutti quei drammi. L’amore era una cosa bella, spontanea. Ma tutti gli studenti della scuola in cui era oramai preside lo trattavano come un preludio al dramma, come una penitenza. Adam era, a tutti gli effetti, l’esatto opposto di Cristiano Malgioglio. Se da una parte c’era leggerezza, la spavalderia di non tacersi mai, dall’altra c’era la paura di tutto, anche di se stesso.
<<Io ho paura di tutto. Vedo come mi guardano quando parlo con Eric. E ho il terrore di dirlo a casa.>> Disse Adam prima di concludere l’incontro con il preside. <<Amore, sendi. Qua dutti ti guarderanno male, sempre. La mia cresda bionda è sempre stada guardata, il mio modo di vesdire ancor di più. Fregadene, fai la Regina, fai vedere chi sei veramente!>>
Adam lasciò quello studio quasi entusiasta. Non aveva mai parlato con un adulto in modo così semplice. Di fronte a sé, per la prima volta, aveva accanto qualcuno capace di comprenderlo senza pietismi, frasi fatte. Per una volta era tutto semplice. Salutò Malgioglio e fece spazio al prossimo alunno: Ruby.
<<Sendi desoro, io quelle come te le conosco. Tu sei a tutti gli effetti una Regina, sei simile a me. Amore, non ti curare più di Odis. Ma lo vedi? Desoro, non ha stile, non ha portamendo. Tu merideresti il principe William. Non puoi assolutamente perdere dempo con lui. Fai così: scrivi alla Famiglia Reale. Anzi, ci penso io amore. Danto tu sei una bellissima ragazza, sai quanti ne trovi lì? Tu adesso fai come dico io. So riconoscere una Regina quando la vedo. Tieni, ti do questa corona. Mettitela appena esci da qua, e fai vedere a dutti chi sei veramente. Non temere, Rudy>><<Ruby>> << Rudy, Ruby. Chi se ne frega amore. Voi avete tutti questi nomi strani. In Idalia ci chiamiamo Carmela, Giuseppe e Frango. Siede tutti complicati qua. Tieni, prendi questa corona e vai. E quando esci fai entrare Mav. O come si chiama…>>
Con una corona in testa di tutto rispetto, Ruby uscì dalla stanza. Era confusa, ma in qualche modo serena. Sapeva che il nuovo preside della scuola non avrebbe mai giocato brutti scherzi con lei, sapeva che aveva un fedelissimo alleato. D’ora in poi le sedie in cui si sarebbe seduta avrebbero avuto un morbido cuscino, e che la sua vanità sarebbe stata assecondata da qualcuno pieno di potere. Adesso non era più sola durante la sua quotidiana sfilata.
Dopo di lei entrò Maeve. Se Adam era qualcosa di ben lontano da Cristiano, lei era qualcosa di lontanissimo. Proprio per questo motivo la ragazza si sedette su quella sedia con l’aria diffidente, decisamente schiva, pronta ad attaccare.
<<Sendi amore, io ho parlato con Odis. Siede due cretini, posso dirvelo? La vostra attività illegale – te lo annuncio – è finida qua. Adesso non ci sarà più bisogno di voi. Ci sono io. Tu dovrai preoccupardi di altro. Levati quel giaccone enorme tanto per cominciare. Orrendo amore, è totalmente out. Prova a metterti dei bei vestiti che ti valorizzino. Desoro, sei bellissima ma se continui così Odis sarà l’unico ragazzo che ti verrà dietro. Ma poi sei sempre imbronciata. Ma dove andade tutti qui? A un funerale? Siede tutti spendi, trisdi. Senti amore, io non sono venuto qui a deprimermi. Ora sorridi, vai in America se vuoi andarci. Nel fraddempo vedi che succede con Odis, quell’altro simpaticone. Però se alla fine vi mettede insieme, cercate di ridere qualche volta. Mamma mia. Adesso alzati e vieni con me, andiamo in aula magna. Ho un discorso da fare a tutta la Moordale. Non vi posso più vedere uno a uno, amore. Mi sdade deprimendo tutti.>>
Malgioglio – com’è solito fare – andò sul palco della Moordale senza guardarsi attorno. Una volta arrivato di fronte al microfono salutò gli studenti con il saluto da regina, muovendo la mano portata all’altezza della testa. Una volta radunati tutti, cominciò il suo discorso:
<<Per chi ancora non mi conoscesse, Sono Cristiano Malgioglio, il nuovo preside. Comincio col dirvi che siede assolutamente dutti da ricoverare. Siede pazzi qui dentro. Amori non corrisposti, amori che non sanno dichiararsi, gende che ha paura della sua stessa ombra. Ma volete svegliarvi un po’? Siete giovani, e io – vecchietto come sono – faccio le scarpe a tutti voi. Da quesdo momento in poi la Moordale sarà un luogo di libertà, non esisterà più nessun tabù. Però amori miei, i primi a dover essere liberi dovreste essere voi, sembrate degli scemi. Io vi prometto di fare il massimo per la scuola, ma voi imparate a non essere dei deficienti, e che cavolo. Da oggi in poi siate chi volede, e non venide a rompere le scatole a me se non avete il coraggio di esserlo. La gente mi conosce, che figura ci faccio se esce fuori che i miei sdudenti sono tutti così rinco*****iti? Io ve lo dico: non macchiade il mio nome e io vi aiudo. Voi condinuate a fare gli scemi e farò di tutto per far sì che in quesda scuola arrivi il peggior preside del mondo.>>
Era chiaro che Cristiano Malgioglio avesse dentro di sé una macchia egocentrica capace solo di farlo ragionare in virtù della sua reputazione, ma era altrettanto chiaro che nessuno – eccetto gli studenti – avesse mai parlato con tale franchezza e libertà all’interno di quelle pareti. Lui era ciò di cui la Moordale aveva bisogno, il respiro fresco di cui era stata privata fino a quel momento. Non sappiamo dirvi quanto durerà l’incarico di Malgioglio, e non sappiamo neanche se mai deciderà di tornare in Italia dopo questa esperienza. Quel che sappiamo per certo è che adesso, in una scuola d’Inghilterra, la libertà non è più un tabù, ma respira a pieni polmoni.
