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Smash – I retroscena dei palchi di Broadway di cui sentiamo la mancanza

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Tutt’altra storia è, invece, quella di Karen Cartwright.

Al contrario di Ivy, Karen insegue un sogno. Sfondare a Broadway e fare carriera nel mondo del musical è il motivo che l’ha spinta a trasferirsi a New York. Lavora come cameriera, facendo provini di tanto in tanto, ma è con “Bombshell” che arriva per lei l’occasione di una vita.

Viene infatti vista tra una serie di possibili candidate, e Derek, il regista, rimane talmente colpito che richiamerà solo lei ed Ivy per la scelta definitiva. Nonostante inizialmente la fortuna per Karen non sembri girare, le gioie per lei arriveranno dopo, prima a fine stagione, e poi, nella stagione successiva, con “Hit List”.

La bellezza del personaggio di Karen sta nel non arrendersi mai, anche quando tutto sembra andarle contro. È pienamente consapevole di ciò che può fare, dei suoi limiti e di ciò che può offrire, solo che inizialmente non sembra esserne del tutto a conoscenza, o, per lo meno, non ci crede fino in fondo. Ma con un po’ di esperienza acquisita sul palco, Karen capirà che può davvero valere tantissimo, quasi al pari di Ivy, il che, forse, è tutto dire.

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Signori e signore, vi presento Derek Wills.

Il regista di “Bombshell” è esattamente ciò che ci aspetteremmo da un regista di musical teatrali: arrogante, pieno di sé ed egoista. L’idea del musical di certo non è sua, ma nel momento in cui viene chiamato, chi di dovere sa già che lui avrà dei cambiamenti da fare. È necessario che la messa in scena sia fatta in un certo modo, e non è detto che possa essere fatta nella maniera pensata da Tom e Julia.

Ciò che però riusciamo a capire di Derek, al di là del suo essere un donnaiolo patentato, è che in fondo si comporta in questo modo perché il suo ruolo glielo impone, e perché ormai ha capito come funzionano le cose in questo ambiente. In realtà, però, lui è tutto meno che anaffettivo, e l’ultima inquadratura che abbiamo di lui nell’ultima puntata ne è la prova.

Derek Wills è un uomo che ama il suo lavoro, e sa che se agisce in un certo modo lo fa per il bene dello spettacolo, perché ci crede e perché sa che sarà un successo. Il suo essere persuasivo e il suo avere a cuore la vita degli altri è ciò che lo porta ad avere uno stretto legame con Karen. A quanto pare, infatti, i due la pensano allo stesso modo su molte cose.

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L’uomo alle origini di tutto, Tom Levitt.

Il suo personaggio ha un che di particolare, dato che nel corso di due stagioni passa dall’essere un semplice compositore all’essere regista. Si, ammetto che nella seconda stagione di Smash parecchie cose vengono mischiate. Anche Tom ama il suo lavoro, esattamente come Derek, solo che lo prende più dal punto di vista umano.

Tom, infatti, non riesce a non fare amicizia con i ragazzi del cast, e Ivy è un esempio classico. La conosce da quando ha cominciato a lavorare in “Heaven on Earth”, e da allora sono ottimi amici. Sembra poi avere un ottimo rapporto anche con gli altri membri dell’ensemble, tanto da aiutarli ogni volta che può.

In più, questo giovane uomo non è mai solo.

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Dove va Tom, lì c’è anche Julia Houston.

La giovane donna è una sceneggiatrice e librettista, si occupa per lo più delle parti recitate e aiuta Tom con i testi delle canzoni. La loro partnership è leggendaria, anche se nel corso delle due stagioni non avrà sempre e comunque momenti floridi. Anzi, per un periodo i due ci fanno penare alla grande, e si pensa addirittura che possa esserci una rottura definitiva.

Sono lieta di annunciarvi, comunque, che non sarà così. La collaborazione di Tom e Julia è solida come una roccia, stesso paragone che si può usare per definire la loro amicizia. Il legame che tra loro si è creato al di fuori del lavoro ha un che di straordinario, dato che molte volte Julia si sfoga con Tom, e lui fa lo stesso con lei. Conoscono a memoria le vicende della vita l’uno dell’altra, e sono pronti a far fronte a qualsiasi problema. L’importante, per entrambi, è avere la possibilità di affrontarlo insieme. 

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Come new entry e come rappresentanti della seconda stagione ci sono loro: Kyle Bishop e Jimmy Collins.

Due giovani con un sogno: portare in scena a Broadway il loro musical. Questo sembra essere per lo più il sogno di Kyle, ma il suo entusiasmo ha inevitabilmente convinto Jimmy, che risulta essere un bravissimo compositore, e perchè lo dica Tom Levitt, fidatevi, deve essere vero.

Quindi siamo di nuovo di fronte ad una coppia fenomenale, ovvero l’autore e il compositore. La loro storia sarà però travagliata, e stavolta non sto parlando solo della loro amicizia. Il passato di Jimmy tornerà a perseguitarlo, e finirà per allontanare tutte le persone che tengono a lui. Inevitabilmente, questo include anche Karen e Kyle. Quest’ultimo, tra l’altro, entrerà nei nostri cuori in una maniera che non avremmo mai ritenuto possibile. Se non altro, per me è stato così, e se ci penso ancora mi piange il cuore.

Ciò che viene da chiederci, alla fine di tutto, è: cosa ci resta di Smash?

Non siamo solo di fronte ad una bella storia, non abbiamo solo assistito alle dinamiche dei personaggi e alle varie storie d’amore ed amicizia che siamo abituati a vedere, ma abbiamo anche imparato qualcosa. Sappiamo come può essere la vita dietro le quinte, sappiamo quanta fatica viene fatta per costruire un musical destinato ad arrivare al successo, e sappiamo che la fama, in fondo, non è sempre tutto.

I personaggi, con i loro caratteri diversi, le loro storie e i loro modi d’essere ci portano ad avere un’idea sempre più chiara di questo mondo, oscuro ai più, o a coloro che non vengono considerati “addetti ai lavori”. Smash è tutto questo, e anche di più. 

Perciò, se ancora non l’avete mai visto, pensate alla possibilità di recuperarlo, perché vi assicuro che non ve ne pentirete. Deve piacervi il musical (e allora preparatevi anche per Once Upon A Time), però, questo mi pare chiaro.

Per tutti gli altri, cioè, per chi conosce già questa Serie Tv, spero di avervi fatto fare un bel salto nel passato, e di avervi ricordato i bei momenti che Smash ci ha regalato. Da “Let me be your star” a “Let’s be bad”, da “I can’t let go” a “I’m not sorry”… Non so voi, ma io canto ancora tutte le canzoni, e le conosco a memoria.

Smash mi manca davvero tantissimo! E a voi?

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