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La classifica delle 10 migliori Serie Tv italiane prodotte da piattaforme straniere

La produzione italiana in campo seriale negli ultimi anni ha fatto dei passi da gigante ed è impossibile non ricollegare questa crescita a un trend globale sempre più evidente e decisivo. La grande rivoluzione delle piattaforme streaming ha coinvolto anche il nostro paese, contribuendo alla creazione di un contesto più ricco e vivace. Questi nuovi player, infatti, hanno dato una svolta al panorama sia scendendo in prima persona in campo, ma anche stimolando la produzione di altri attori, come Rai e Sky Italia, che in un contesto sempre più competitivo si sono trovati a dover alzare il tiro del proprio lavoro dando vita a produzioni davvero importanti. Insomma, l’apporto delle piattaforme straniere nel mercato italiano ha portato davvero un salto di qualità nel campo seriale e lo dimostra la presenza di serie come Skam Italia o ancora Suburra e Prisma, capaci di diventare dei fenomeni importanti anche all’estero.

Tra le serie prodotte in prima persona dalle piattaforme straniere e quelle invece realizzate da player nostrani, il panorama seriale italiano è cresciuto a dismisura negli ultimi anni. Come detto, l’apporto di tali piattaforme non si limita alla propria produzione, ma è sicuramente interessante andare ad analizzare questo elemento per rendere la cifra di quanto questi player abbiano arricchito il nostro mercato. Oggi, dunque, che vediamo sempre più serie italiane portare la firma di piattaforme straniere, possiamo stendere un primo bilancio di questa rivoluzione andando a stilare una classifica dei 10 migliori prodotti realizzati da player stranieri. Ci vuole una precisazione doverosa prima di partire: dalla classifica sono state escluse quelle serie che sono frutto di co-produzioni internazionali, su tutte L’amica geniale e The Young Pope, che portano sì la firma di HBO, ma anche quelle consistenti di Rai e Sky e ciò le rende particolarmente ibride. Il mirino, dunque, è puntato solo su quelle serie la cui produzione porta la firma di una piattaforma straniera, con la parziale eccezione di Skam Italia, che come vedremo presto vive una condizione un po’ particolare. Chiarito questo punto, dunque, iniziamo il viaggio nella classifica delle 10 migliori serie tv italiane prodotte da piattaforme straniere.

10. Skam Italia e le migliori serie italiane prodotte da piattaforme straniere: La Legge di Lidia Poët

Skam
Lidia Poët (640×360)

Cominciamo la scalata verso la vetta di questa classifica con una delle ultime arrivate in questo gruppo. La legge di Lidia Poët è una serie prodotta da Netflix e adatta molto liberamente la vita di Lidia Poët, prima donna a iscriversi all’Ordine degli Avvocati in Italia. Il racconto prende le tinte di un classico giallo, con la risoluzione di un caso in ogni puntata, uno schema molto caro alla produzione italiana, ma assume anche caratteristiche da romanzo di formazione e da racconto di denuncia sociale.

Tutto parte, infatti, dall’esclusione di Lidia Poët dall’Ordine solo perché donna e da qui la protagonista, interpretata da una splendida Matilda De Angelis, inizia a battersi per la propria riammissione e nel frattempo mostra le sue straordinarie abilità nel risolvere i casi che le si presentano collaborando con lo studio del fratello, anche lui avvocato. La prima stagione de La legge di Lidia Poët ha avuto grandissimo successo, ottenendo molta risonanza anche all’estero. La struttura narrativa tipicamente italiana, unita ad alcune peculiarità della produzione straniera come la libertà dei costumi o la modernità del linguaggio, rendono questa serie un perfetto mix capace di rappresentare al meglio l’eccezionale lavoro che da anni Netflix compie sulle serie italiane.

9. Le fate ignoranti

Skam
Le fate ignoranti (640×340)

Nell’ambito della produzione firmata da piattaforme straniere in Italia, è indubbio che Netflix abbia giocato un ruolo da protagonista, iniziando a battere per prima una strada che si sarebbe rivelata molto proficua. Piano piano, anche le altre piattaforme si sono gettate nel florido mercato italiano e nell’aprile 2022 è stato il turno di Disney Plus, che con Le fate ignoranti firma la sua prima produzione tricolore. La serie, come si evince facilmente dal titolo, riadatta il celebre film di Ferzan Ozpetek, riuscendo a mantenere la magia e l’atmosfera del famoso predecessore.

Le fate ignoranti è una serie molto ben fatta, che in primis non soffre troppo il paragone, ingombrante, col film da cui trae origine e questo è già un ottimo risultato. La serie di Disney Plus restituisce la magica atmosfera della pellicola, raggiornando il racconto, ma mantenendone le direttive. Un grande plauso anche allo splendido cast della serie, dai protagonisti Cristiana Capotondi ed Eduardo Scarpetta che funzionano a meraviglia insieme a tutti i personaggi di contorno che arricchiscono la narrazione. Buonissima la prima per Disney Plus, che con Le fate ignoranti ha esordito davvero alla grande nel mercato italiano.

8. Circeo

Skam
Circeo (640×340)

Salendo la classifica, ci imbattiamo in una piattaforma ancora diversa, segno di quanto ricco e variegato è ormai il panorama in Italia. Paramount Plus è uno degli ultimi grandi player che si è unito al nostro mercato e ha esordito in Italia con Circeo, serie estremamente ambiziosa perché incentrata su uno degli eventi di cronaca più scabrosi della storia d’Italia, ovvero il massacro del Circeo, ma con la restituzione di un punto di vista decisamente diverso e particolare.

La serie di Paramount Plus, infatti, affronta velocemente gli eventi del tragico massacro e si concentra sul processo contro gli aguzzini di Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, sottolineando come quel passaggio sia stato fondamentale nella lotta per i diritti delle donne. Circeo s’imbarca in un’operazione molto ambiziosa e riesce a mantenere un equilibrio complesso, restituendo da una parte tutta la sofferenza e la voglia di rinascita di Donatella, interpretata da un’ottima Ambrosia Caldarelli, e dall’altra la potenza della lotta femminista che vive anni di fuoco e che vede in quel fatto di cronaca una scintilla per far divampare il proprio incendio. Come per Disney Plus con Le fate ignoranti, ottima la prima anche per Paramount Plus con Circeo.

7. Skam Italia

Skam
Skam Italia (640×360)

Come specificato in apertura, Skam Italia rappresenta una parziale eccezione in questa classifica, perché la serie nasce come produzione Timvision, ma dopo la terza stagione Skam passa tra le mani di Netflix, che la porta laddove nemmeno la versione originale era arrivata, alla quinta stagione, puntando poi, completamente a sorpresa, anche verso un sesto capitolo. Il grande lavoro di Netflix sulla serie, dunque, giustifica la presenza di Skam in questa classifica.

La longevità di Skam Italia, capace di superare l’originale format norvegese fermo alla quarta stagione, è già di per sé la testimonianza del successo di questa serie, capace come detto di apportare una piccola rivoluzione al nostro panorama seriale. Skam è stata la prima serie italiana in grado di parlare in un certo modo ai giovani, affrontando tematiche particolari, legate al mondo adolescenziale, e facendolo in modo davvero sublime e diretto. Netflix è riuscita a dare una risonanza ancora più importante a Skam, amplificando anche il suo apporto sociale, perché la serie è stata importantissima per moltissimi giovani che vi hanno trovato la forza di parlare dei propri problemi e affrontarli. Un impatto incredibile, che è la certificazione più grande dello straordinario livello che ha saputo raggiungere Skam Italia.

6. Skam Italia e le migliori serie italiane prodotte da piattaforme straniere: Prisma

Prisma amazon prime video
Prisma (640×395)

Continuando questa piccola rassegna delle principali piattaforme straniere attive in Italia, arriviamo anche su Prime Video con una serie che si è rivelata una vera e propria perla. Skam ha portato il teen drama in Italia a un livello superiore, ma il genere è stato rafforzato anche da altre produzioni, su tutte Prisma, serie ideata, tra l’altro, proprio dal creatore di Skam, ovvero Ludovico Bessegato, in tandem con Alice Urciuolo. Prisma riesce, con delicatezza ma al contempo con grande efficacia, a trattare tematiche molto delicate e proprie del mondo adolescenziale, dal bullismo all’autolesionismo, fino a un tema molto importante da affrontare in Italia come quello della fluidità di genere.

Senza addentrarci in discorsi più ampi e che richiedono altra sede, questa è chiaramente una tematica estremamente attuale, nel mondo intero, ma soprattutto in paesi come l’Italia, dove il dibattito è particolarmente caldo. Quando parliamo dell’audacia di Prime Video ci riferiamo proprio a produzioni del genere, perché la piattaforma di Amazon non osa solo su componenti narrative, ma lo fa anche su elementi concettuali e Prisma ne è una delle massime testimonianze. Su un tema del genere, uno sguardo dall’estero è sicuramente importante, per dare una scossa a un dibattito molto, ma molto, acceso.

5. Tutto chiede salvezza

Skam
Tutto chiede salvezza (640×360)

Entriamo nella prima metà di questa classifica e torniamo a Netflix, di cui finora abbiamo visto solo La legge di Lidia Poët in questo elenco, ma di cui troveremo molti titoli. Un po’ come Prisma, anche Tutto chiede salvezza si concentra su un tema molto particolare, come quello della malattia mentale, trattandolo con delicatezza ma decisione, grazie anche alla straordinaria interpretazione di Federico Cesari, affermatosi grazie a Skam Italia e consacratosi con la serie Netflix.

Tratta dall’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza racconta i giorni trascorsi nel reparto psichiatrico di un’ospedale da Daniele, il protagonista della serie, che si ritrova lì in seguito a un TSO. La produzione Netflix è un ritratto intenso della malattia mentale, ma non solo: è un racconto profondamente umano, sulle fragilità, le insicurezze, le insidie della vita e soprattutto sulle difficoltà e sull’estremo bisogno di chiedere salvezza. Una serie dal respiro profondo e quasi universale, anche questa è una perla rara nel panorama italiano, capace di conquistare un gran numero di spettatori e di affermarsi come una delle migliori produzioni firmate da piattaforme straniere che abbiamo visto nel nostro paese. Un prestigioso capitolo, sicuramente, della proficua collaborazione tra Netflix e l’Italia.

4. Skam Italia e le migliori serie italiane prodotte da piattaforme straniere: Bang Bang Baby

serie tv italiane
Bang Bang Baby cast (640×360)

Appena fuori dal podio, ci imbattiamo in una serie che mette in mostra l’eccezionale lavoro di Amazon nella produzione italiana. Prime Video ha lavorato moltissimo nel nostro paese, sperimentando e regalando diverse produzioni che costituiscono degli esemplari unici in Italia. Tra questi c’è Bang Bang Baby, serie coraggiosissima che si ascrive al celebre sottogenere del mafia crime, vivissimo nel nostro panorama, ma ne stravolge completamente gli stilemi narrativi.

In tal senso, Bang Bang Baby è un capolavoro d’audacia, perché prende un canone ben fissato nella produzione italiano e lo stravolge, restituendo un prodotto decisamente unico. La serie di Prime Video adotta un punto di vista peculiare, quello al femminile, e lo cala in un contesto inedito, provinciale e al nord Italia. Tutti elementi di rottura, sostenuti da un’estetica molto riconoscibile, intrisa a fondo di cultura pop anni ’80 tra colori sgargianti e una colonna sonora martellante. Bang Bang Baby è uno dei massimi esempi di come le piattaforme streaming abbiano portato una grande innovazione nel nostro panorama e, come vedremo anche più avanti, in tal senso Prime Video è stata la realtà che più ha osato in questa direzione, regalando al pubblico italiano delle vere e proprie perle rare.

3. Skam Italia e le migliori serie italiane prodotte da piattaforme straniere: Suburra

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Suburra (640×400)

Come anticipato in apertura, Netflix ha fatto da apripista all’avvento delle piattaforme straniere in Italia e la primissima serie prodotta dalla casa di Los Gatos è stata Suburra, ad oggi ancora uno dei migliori prodotti italiani della piattaforma e in generale degli ultimi anni. Per esordire in Italia, Netflix ha puntata sul sicuro, andando a scavare nel genere principe nel nostro paese, il mafia crime, mettendo il proprio lavoro in stretta continuità con quella che potremmo definire la serie fondante di questo filone: Romanzo Criminale.

Suburra ne riprende molti stilemi, su tutti l’ambientazione romana, ma sviluppa una propria narrativa peculiare, fondata su personaggi estremamente popolari e riconoscibili. Spadino e Aureliano, con gli iconici volti di Giacomo Ferrara e Alessandro Borghi, sono ad oggi due dei personaggi più riusciti della serialità italiana e hanno contribuito in maniera sostanziale al successo di Suburra. Poi c’è molto altro, una trama che scorre lineare dall’inizio alla fine e riesce sempre a mantenere alta l’attenzione dello spettatore, uno spaccato sociale importante, che rende la serie fortemente attuale e calzante col conflitto tra diverse forse in ballo, dalla criminalità organizzata alla politica fino al mondo religioso. In Suburra ci sono tutti gli stilemi del fortunatissimo mafia crime all’italiana e soprattutto c’è l’inaugurazione di un trend vivissimo, che avrebbe portato, come stiamo vedendo, a tantissime produzioni di alto livello.

2. The Bad Guy

Skam
The Bad Guy (640×360)

Suburra rappresenta un importante punto di contatto nella serialità italiana tra la produzione nostrana e quella straniera. Netflix è entrata nel nostro mercato puntando su quel genere principe che aveva in Romanzo Criminale il proprio capostipite, in Gomorra il suo massimo esponente e in tante altre produzioni diversi massimi esempi. Dopo Suburra, però, ha cominciato a circolare un’esigenza di rinnovamento, perché il genere iniziava davvero a essere affollato e difficilmente migliorabile. E allora è arrivata Prime Video, che è entrata a gamba tesa distruggendo qualsiasi format narrativo classico e ha completamente rivoluzionato questo filone.

Abbiamo parlato di Bang Bang Baby e della sua portata rivoluzionaria, ma ancora più controcorrente è riuscita ad andare The Bad Guy, la serie, possiamo dirlo con una certa sicurezza, più sorprendente che potete trovare in questa classifica. La produzione Prime Video ha reinterpretato l’intero filone del mafia crime in chiave dark comedy, usando stilemi narrativi che sono sempre stati lontani dalla narrativa italiana, molto solenne e impostata, soprattutto in questo campo. The Bad Guy è un’enorme ventata di aria fresca, che rinnova un genere che si stava facendo saturo, inaugurando nuove vie e dimostrando, ancora una volta, la potenza della sperimentazione

1. La migliore serie italiana prodotta da piattaforme straniere: Strappare lungo i bordi

Skam
Strappare lungo i bordi (640×360)

In vetta alla classifica troviamo Netflix, piattaforma, come abbiamo visto, principe nella creazione di contenuti italiani, e una serie di un’eleganza sublime. Strappare lungo i bordi è un capolavoro firmato da uno degli artisti più interessanti della scena italiana, Zerocalcare, che con questa sua serie animata mette in atto una storia universale e di una profondità unica. Il più grande pregio di Strappare lungo i bordi è proprio la sua semplice e pura umanità: quella di Zerocalcare è la storia di tutti, in cui ognuno si cala e si ritrova e dentro cui ciascuno di noi ritrova molto della propria esperienza.

Ad oggi, possiamo dire che Strappare lungo i bordi è probabilmente la massima espressione dell’apporto delle piattaforme estere in Italia. Un vero e proprio tripudio di critica e di pubblico e una straordinaria certificazione per Zerocalcare, che presto tornerà, sempre su Netflix, con la sua nuova serie Questo mondo non mi renderà cattivo. Così, possiamo chiudere questa classifica e concludere questo viaggio tra alcune delle serie italiane più belle degli ultimi anni. Dalla capostipite Suburra a serie dal forte impatto sociale come Skam e Prisma fino all’ultimo successo, La legge di Lidia Poët: con le piattaforme straniere il panorama seriale italiana è diventato sicuramente più ricco e promette di crescere ancora di più nei prossimi tempi.