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La classifica dei 10 migliori sceneggiatori nella storia delle Serie Tv

Shonda Rhimes. Un nome una garanzia. Alzi la mano chi non la conosce, almeno di nome. Questo perché lo sceneggiatore è una figura sottovalutata quanto importante nel mondo dell’intrattenimento e, quando diventa abbastanza potente, è in grado addirittura di creare una parola nuova per chiamare le proprie “creature”. Ma partiamo dalle basi.

Siamo tutti storie, alla fine. Solo, fa sì che sia una buona, eh?

Fa dire proprio uno degli sceneggiatori della nostra lista a uno dei suoi personaggi più iconici (Doctor Who – Episodio 5×13). Perché dopotutto, al di là della macchina da presa e delle scenografie, ancora prima degli attori e della recitazione, persino prima del regista, c’è la storia.

Nulla esisterebbe se prima non ci fosse una storia da raccontare. Accanto al regista, lo sceneggiatore è la figura più importante di qualsiasi produzione.

Molto spesso, poi, gli sceneggiatori sono anche registi delle serie che scrivono, oppure ancora più spesso ne sono gli showrunner, termine tecnico che sta a indicare in qualche modo il produttore esecutivo – superiore anche al regista – che detiene il controllo organizzativo, creativo e tecnico. A complicare la situazione ci si mette l’impossibilità di mettere un vero e proprio ordine assoluto nei lavori di alcuni sceneggiatori, poiché la loro capacità è spesso un sapiente incontro di popolarità e qualità. Vi sono, infatti, alcune serie basate su sceneggiature innegabilmente perfette, ma altre sono diventate dei veri e propri fenomeni impossibili da ignorare.

Quindi, tenendo conto di quanto sia difficile questo compito e quanto una lista di questo tipo scontenterà per forza qualcuno, eccovi la classifica del 10 migliori sceneggiatori della storia. Ovviamente dovete farci sapere la vostra personalissima classifica e quanto (o quanto poco) siete d’accordo con noi a riguardo!

10) Marta Kauffman (FRIENDS/Grace & Frankie)

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E iniziamo con un vero e proprio classico, purtroppo una delle poche sceneggiatrici della nostra classifica. Il nome di Marta Kauffman sicuramente non è nuovo, in quanto è accreditata come la creatrice e sceneggiatrice principale (insieme a David Crane) dell’iconica FRIENDS, andata in onda per ben dieci anni e oggetto di numerosissime repliche.  

Tuttavia pochi sanno che la Kauffman è stata anche l’ideatrice di una serie sconosciuta in Italia, intitolata Dream On, che è andata avanti per ben sei anni e le è valsa la sua prima nomination agli Emmy Awards. Recentemente l’abbiamo vista all’opera con l’esilarante e originale Grace and Frankie, che ha ottenuto 31 nomination tra Emmy Awards e Golden Globe.

9) Steven Moffat (Doctor Who/ Sherlock)

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A proposito di sceneggiatori che fanno un po’ tutto, alla nona posizione abbiamo il geniale Steven Moffat, autore e showrunner di due gioielli della BBC: Doctor Who e Sherlock. Sceneggiatore controverso, soprattutto per i fan di Doctor Who, Moffat si è distinto per aver scritto alcuni degli episodi più belli e significativi dell’intera storia dello show. Con Sherlock, poi, ha vinto una gran quantità di meritatissimi Emmy per una strepitosa terza stagione.

Spesso mi capita di modificare le sceneggiature degli scrittori di Doctor Who, ma non ho mai dovuto cambiare una singola parola in quelle scritte da Steven Moffat.

Russel T. Davis, primo showrunner di Doctor Who dal revival del 2009

8) J.J. Abrams (LOST/Fringe/Alias)

Qui ci inoltriamo in un campo minato. Possiamo già sentire gli insulti. Come anticipato nell’introduzione, non è facile equilibrare qualità e successo e tanto più un prodotto è controverso più è difficile. E qui abbiamo un pezzo da novanta.

Difficile nominare tutte le serie tv ideate, scritte, prodotte o girate da J.J. Abrams. Sicuramente è da nominare il fenomeno Lost, ancora oggi al centro di un vero e proprio culto ancora indecifrato e ineguagliabile. Ma Abrams è stato anche co-creatore e sceneggiatore di Fringe e, ancora più indietro, dei mitici Alias e Felicity. Seguendo la scia dei tuttofare, è anche produttore di alcune importanti serie tv (Westworld e Person of Interest). Le capacità di questo sceneggiatore spaziano in lungo e in largo e la sua ampia produzione ne è testimonianza.

7) David Chase (I Soprano)

Shonda Rhimes

Altra posizione che desterà qualche sorpresa, in questo caso abbiamo deciso di premiare la qualità sulla quantità. David Chase è, infatti, uno sceneggiatore poco attivo e quello che ha scritto lo ha fatto soprattutto nel passato. Tuttavia è a lui che dobbiamo uno dei più grandi capolavori della storia delle serie tv, segno che non sempre è necessario scrivere molto per entrare nella leggenda. Chase è stato non solo ideatore, ma anche showrunner de I Soprano, serie tv inserita in qualsiasi classifica esistente: è al 5° posto tra i migliori spettacoli televisivi di tutti i tempi e al primo posto nella classifica della Writers Guild of America, una delle più grandi autorità americane in termini di sceneggiatura. Non poteva, quindi, mancare un posto per lui che:

Ha distrutto tutte le regole del piccolo schermo.

Rolling Stone

6) Michael Shur (Brooklyn Nine-Nine/The Office)

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Sesto posto per quello che ormai potremmo chiamare il “re della comedy”. Partito in sordina, Michael Schur ha praticamente firmato tutte le più grandi comedy degli ultimi quindici anni. È co-ideatore, sceneggiatore e in alcuni casi anche regista della celebre The Office, la divertente Parks and Recreation, l’originale The Good Place e, soprattutto, la spassosissima Brooklyn Nine-Nine. È inoltre produttore esecutivo di un altro sottovalutato gioiello: Master of None. Tutte serie abbastanza longeve e di grande successo. Spesso si dice che il drama prevale sempre sulla comedy, ma la verità è che far ridere le persone è molto più difficile che farle piangere. E Schur ci riesce benissimo! Un fortuito caso in cui la produttività incontra anche la qualità.     

5) David Lynch (I segreti di Twin Peaks)

Saremo sinceri: David Lynch ha quasi rischiato di non esserci. La verità è che ci sono tanti di nuovi brillanti sceneggiatori che stilare una classifica sta diventando sempre più complesso. Ci siamo detti: Lynch è soprattutto un celebre sceneggiatore di lungometraggi, possiamo toglierlo. Ma una classifica senza di lui sembrava quasi una blasfemia.

Perché David Lynch ha scritto poco per la tv, ma quel poco che ha fatto ha cambiato tutto. I Segreti di Twin Peaks è andata in onda per un tempo che, considerando la lunghezza di molte serie di allora nonché la lentezza di trasmissione, è quasi ridicolo: un anno. Esatto. In un solo anno Twin Peaks ha rivoluzionato la storia della televisione, e ancora oggi, a distanza di ben trentuno anni, rimane una pietra miliare della serialità. Come I Soprano, Twin Peaks è all’interno di qualsiasi classifica ed è stata citata un po’ dappertutto. Ha dato via a dibattiti, incontri di visione (i cosiddetti Twin Peaks Parties), una vera e propria mania prima ancora dei social, prima di Lost, prima di tutti gli altri.

4) Ryan Murphy (Ratched/American Horror Story/Glee)

Shonda Rhimes

Ci avviciniamo alla vetta e la classifica diventa sempre più sofferta. Medaglia di legno per uno degli autori e registi in assoluto più prolifici di Hollywood. Conosciuto per uno stile glamour ed eccentrico, Murphy è la penna che c’è dietro a un’infinità di progetti: iniziamo da Popular, Nip/Tuck, Glee, poi ancora American Horror Story e American Crime Story, due serie antologiche di grande successo, The New Normal, Scream Queens, The Politician, Hollywood e l’ultimo acclamato Ratched. Murphy è sicuramente uno sceneggiatore molto eclettico, ma c’è un altro elemento che lo caratterizza: la popolarità.  

Murphy, infatti, oltre a saper creare e scrivere opere di certa qualità e straordinario successo, è soprattutto famoso per il network che ha saputo crearsi nel tempo. Possiamo dire, quindi, che è un’ottima combinazione di tutto ciò che abbiamo ricercato in questa classifica, ossia qualità, quantità e popolarità.

3) Vince Gilligan (Breaking Bad/Better Call Saul)

Sul podio le cose si fanno difficili. Abbiamo provato a premiare tre autori che, in qualche modo, contenessero tutti gli elementi principali che possano fare di uno sceneggiatore un ottimo sceneggiatore. In terza posizione non potevamo non inserire Vince Gilligan, che ormai da quasi quindici anni si sta imponendo come uno degli sceneggiatori più capaci e amati. Iniziando da Breaking Bad e finendo con Better Call Saul, Gilligan è riuscito a creare un vero e proprio mondo convincente e, soprattutto, senza sbavature. Perché se parliamo di sceneggiature perfette, sicuramente è uno dei primi nomi che ci viene in mente.

Breaking Bad ha vinto numerosissimi premi ed è stata inserita nel Guinness World Record per la più alta valutazione di tutti i tempi. Pochi sanno, però, che Gilligan si è fatto le ossa come sceneggiatore di X-Files e c’è solo da scommetterci che la strada è tutta ancora in salita.

2) Chuck Lorre (The Big Bang Theory/Due uomini e mezzo)   

Shonda Rhimes

Il secondo posto è stato ferocemente dibattuto, ma alla fine abbiamo deciso di dare anche alla parte comedy il posto che gli compete. Così abbiamo inserito Chuck Lorre, il principe indiscusso delle sitcom. Pur non avendo una personalità prorompente come Ryan Murphy o la fama di perfezione di Vince Gilligan, Chuck Lorre ha firmato alcuni dei più grandi successi degli ultimi anni: suoi sono infatti i celeberrimi The Big Bang Theory (co-ideata con Bill Prady) e Due uomini e mezzo. The Big Bang Theory è a oggi la sitcom multicamera più longeva della storia, nonché vincitrice di 10 Emmy Awards. La serie è stata un vero e proprio spartiacque per un certo tipo di sottocultura, quella geek, che da nicchia è diventata estremamente popolare. La serie ha generato uno spin-off/prequel sempre co-ideato e scritto da Lorre: Young Sheldon.

Tuttavia Chuck Lorre è stato anche creatore e sceneggiatore dell’iconico Dharma & Greg e showrunner del celebre Pappa e Ciccia. Ultimamente possiamo trovarlo nel piccolo gioiello Il Metodo Kominsky. Insomma, cerchiamo divertimento, qualità e longevità? Chuck Lorre le ha tutte.

1) Shonda Rhimes (Grey’s Anatomy/How to Get Away with Murder)

Julie Andrews - Shondaland - Shonda Rhimes

Crediamo proprio che nessuno sarà così sorpreso della prima posizione. Qualche purista rimarrà sicuramente scandalizzato dal fatto che Shonda Rhimes si ritrovi a superare mostri di bravura come Gilligan, Lynch o Chase. La verità è che è impossibile non inserire il nome di Shonda Rhimes in cima a molte classifiche del genere, perché il suo potere va ben oltre la semplice figura dello sceneggiatore.

Inserita dal Time nella lista delle persone più influenti al mondo, Shonda Rhimes non è solo una persona: è un brand.

E, infatti, ha fondato e dirige la sua personale casa di produzione, ShondaLand, che è diventato anche il nome per indicare tutta la sua produzione in blocco. Se non è potere questo.

Come Ryan Murphy, Shonda ha l’innata capacità di fare rete, di creare un fitto network di connessioni e rapporti che le sono molto utili per portare avanti i suoi progetti. Eppure, al di là di questo, Shonda Rhimes ha dimostrato negli anni l’innegabile capacità di creare prodotti che piacciono, con picchi di share incredibili e un seguito ampio e consolidato. Certo, i suoi prodotti sono generalisti e sicuramente non per tutti. Dal super longevo Grey’s Anatomy, al suo spin-off di successo Private Practice, da Scandal a How to Get Away with Murder fino all’ultimo lavoro targato Netflix, il popolarissimo Bridgerton, praticamente tutto quello che tocca diventa oro. 

E la nuova liaison con Netflix non ha fatto altro che gettare benzina su quel concentrato di idee pronto ad esplodere che è Shonda Rhimes. In attesa, quindi, di nuovi sicuri successi, torniamo a immergerci nelle atmosfere patinate, leggere ma sicuramente attrattive di Bridgerton.   

E, a proposito della “relazione dorata” tra Shonda e Netflix:

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