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La classifica dei 10 migliori personaggi delle Serie Tv Rai

La serialità del servizio pubblico radiofonico e televisivo italiano diventa di anno in anno sempre più matura. In verità, parlare di serie tv Rai è una generalizzazione fin troppo superficiale. La lista delle fiction, degli sceneggiati e delle miniserie è tanto lunga quanto sorprendente e nasconde, a volte, delle serie che nemmeno sospettavamo fossero state prodotte da Rai Fiction. Dopo una lunga analisi, abbiamo deciso di stilare una classifica dei migliori personaggi delle serie tv trasmesse su Rai 1, Rai 2 e Rai 3 e di quelle presenti nel catalogo di RaiPlay. Come è facile immaginare, avendo solo 10 posti a disposizione, abbiamo dovuto scarificarne qualcuno. Abbiamo lasciato fuori molte produzioni storiche, come La piovra, Un posto al sole, Tutti pazzi per amore e Braccialetti rossi; quelle più controverse, come La porta rossa, La Mafia uccide solo d’estate e Non mi lasciare, ma anche molti prodotti recenti, come Blanca e Màkari, che hanno dimostrato che un’altra fiction è possibile. Il sacrificio però non è stato vano. Infatti, con fatica, abbiamo voluto premiare i personaggi la cui caratterizzazione è unica. Personaggi scritti per lasciare il segno e interpretati da attori e attrici che hanno donato al progetto tutta la loro energia. Non abbiamo potuto escludere né quelli che ormai dominano il nostro immaginario collettivo seriale né quelli che (ingiustamente) vengono ancora ignorati dal grande pubblico, sebbene siano unici e particolari. Non è stato facile, quindi lanciamoci nella nostra Top 10 dei migliori personaggi delle Serie Tv Rai.

Scaliamo la classifica (sofferta!) dei 10 migliori personaggi delle Serie Tv Rai.

10) Passeggeri Notturni – Valeria Leonardi

Passeggeri Notturni serie tv rai

Passeggeri notturni è una serie tv Rai diretta da Riccardo Grandi e tratta dai racconti di Gianrico Carofiglio contenuti nelle raccolte dell’omonimo romanzo e in Non esiste saggezza. La serie tv è stata rilasciata su RaiPlay nel 2020 ed è un progetto sperimentale prodotto da Anele e Rai Fiction che purtroppo è passato inosservato al grande pubblico. Il noir (qui trovate la nostra recensione) è ambientato in una Bari inedita e vede protagonisti Claudio Gioè, nei panni dello speaker Enrico, e Nicole Grimaudo in quelli di Valeria Leonardi. Quest’ultima può sembrare in apparenza un personaggio ordinario, ma la sua caratterizzazione, particolare e misteriosa, la rende interessante e fuori dai canoni. Il suo breve arco narrativo è inaspettato e culmina con un’azione spiazzante.

Non aggiungeremo altro, per non fare spoiler, ma Veleria è un personaggio affasciante e malinconico. Dal primo incontro con Enrico sappiamo che qualcosa la tormenta, ma non aspettatevi il solito conflitto interiore, autodistruttivo e i cliché che spesso contaminano la narrazione dei personaggi femminili. Valeria è sfuggente e sfugge, legge poesie, parla di profumi e convive con un dolore a cui deciderà di dare ascolto.

9) Don Matteo – Il maresciallo Antonio “Nino” Cecchini

Serie tv rai don matteo

Questa è un’ode appassionata a Nino Frassica. Comico, cabarettista, attore, conduttore radiofonico e televisivo, dagli anni ’70 con a Renzo Arbore a oggi, Frassica ha arricchito i programmi tv più disparati con il suo brio non sense, capace di riflettere la realtà da angolazioni inedite. La sua comicità è surreale, e scommettiamo che neanche lui sa più riconoscere il confine tra realtà e fantasia. Le sue interviste, da quelle vere a quelle “inventate” da Lundini, sono esilaranti più delle sue interpretazioni sul piccolo o sul grande schermo.

Non serve aver seguito una delle fiction più longeve della serialità Rai per sapere che sin dalla prima stagione di Don Matteo, Frassica è il volto e l’anima dell’improbabile Antonio “Nino” Cecchini. Un maresciallo dei carabinieri inetto, ma buono, amico del parroco e suocero del capitano Tommasi nonché il motivo per seguire Don Matteo. Nino Cecchini è un simbolo di libertà creativa inserito in una cornice tradizionale, quella della fiction con Terence Hill, in cui sembra essere sempre fuori luogo. In questo consiste la genialità del suo personaggio. È la nota stonata, l’inadeguatezza sociale, la linea comica che rende Don Matteo qualcosa di indecifrabile, stratificato e con dei livelli multipli di lettura. Il maresciallo “Nino” Cecchini è l’assurdo, un personaggio eccentrico che rende la visione di Don Matteo un’esperienza surreale.

8) Riccardo Bonvegna – Doc – Nelle tue mani

Doc - Nelle tue mani

I personaggi dell’amatissima serie tv Rai, Doc – Nelle tue mani, sembrano tanto reali perché sono ispirati alla storia vera di Pierdante Piccioni, il “Dottor Amnesia”, ex primario dell’ospedale di Lodi. Dal protagonista Andrea Fanti (Luca Argentero) ai personaggi secondari, tutti loro rappresentano una discreta novità nella serialità di Rai 1, il canale più tradizionale e generalista dell’offerta della rete ammiraglia. Le serie tv Rai, come sappiamo, pullulano di medici e infermieri, ma i personaggi della fiction trasmessa dal 2020, prodotta da Rai Fiction e Lux Vide, sono tutti, o quasi, caratterizzati da un’umanità imperfetta.

Il primario, ad esempio, è ben lontano dall’idea romanzata dell’eroe con il camice, così come lo sono Gabriel Kidane o Giulia Giordano. Ma in questa classifica abbiamo scelto di premiare Riccardo Bonvegna, a nostro avviso il miglior personaggio della serie. Riccardo, interpretato da Pierpaolo Spollon, si caratterizza per uno sviluppo psicologico e comportamentale interessante e complesso. Dal suo camice, infatti, emerge un prisma emozionale incandescente, che spesso lo spinge a compiere azioni impulsive. Un personaggio in continua evoluzione, dunque, che arricchisce la narrazione con un altro altro volto umano e fallibile.

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7) Rocco Schiavone – Rocco Schiavone

Rocco Schiavone

Rocco Schiavone è l’antieroe di cui le serie tv Rai hanno bisogno. Ci spostiamo quindi sul secondo canale della rete ammiraglia, quello in cui è possibile trovare dei personaggi meno bidimensionali, che non nascono per veicolare a tutti i costi degli insegnamenti morali. La serialità di Rai 2, purtroppo, non gode della stessa risonanza mediatica del primo canale, ma è qui che troviamo i prodotti più maturi e intriganti. E così dal 2016, il protagonista dell’omonima serie tv Rai prodotta da Cross Production e Rai Fiction si nasconde tra le maglie di un canale dagli orizzonti narrativi più aperti.

Rocco Schiavone, che esce dalla penna dallo scrittore Antonio Manzini, è un poliziotto borderline, burbero, irascibile e poco ligio alle regole, che vive come se queste fossero un limite. Ma a conquistarci non è solo la caratterizzazione del suo personaggio, ma è soprattutto la bravura del suo interprete, Marco Giallini: da sempre garanzia di qualità. Rocco è romano, trasteverino, e non è diventato poliziotto per vocazione. Non sempre ama il suo lavoro e sarà trasferito nella fredda Aosta per motivi disciplinari. È sprezzante, se ne frega di piacere a noi spettatori, si fa giustizia da sé, fuma spinelli, litiga con tutti, mente, ma ha anche dei difetti. La nostra speranza è di vederlo presto su Rai 1.

6) Volevo fare la rockstar – Eros Mazzuccato

Volevo fare la rockstar  Eros Mazzuccato

Ecco un’altra serie Rai che non sembra una serie Rai (leggi la recensione). Volevo fare la rockstar, diretta da Matteo Oleotto, fa lo stesso effetto di stappare una bottiglia di spumante per celebrare un traguardo sudatissimo: quello di portare sugli schermi del servizio pubblico una rappresentazione veritiera della realtà, sempre più inclusiva e sfaccettata. Così in questa serie con Valentina Bellè e Giuseppe Battiston troviamo mamme poco “esemplari”, imprenditori non sempre “puliti”, carabinieri disertori, preti punk, psichiatri che non sanno manco cosa sia l’etica… insomma: dimenticatevi i cliché che caratterizzano la maggioranza dei personaggi seriali, non solo Rai, perché qui non ne troverete quasi nessuno.

La storia di Olly Mazzuccato è ispirata all’omonimo blog di Valentina Santandrea, per questo sprizza realismo e disagio da tutti i pori. Ma per il 6° posto abbiamo scelto di candidare suo fratello: Eros Mazzuccato, interpretato dal bravissimo Riccardo Maria Manera. Il ragazzo va ancora a scuola perché è stato bocciato e da anni è impegnato in un’operazione di auto sabotaggio e negazione di sé. Eros è forse il personaggio omosessuale più riuscito degli ultimi anni, e non solo della serialità italiana. È vero ed è avulso dalla solita rappresentazione stereotipata dell’omosessuale, che ancora contamina il linguaggio televisivo. Con Eros, la speranza di aprire gli orizzonti culturali del nostro Paese verso l’accettazione del tanto temuto “diverso” compie un balzo in avanti di almeno vent’anni.

5) La linea verticale – Luigi

La linea verticale

Il quinto posto è occupato dal protagonista di una delle serie tv italiane più (ingiustamente) ignorate. Scritto e diretto dal nostro amatissimo Mattia Torre, insieme allo stesso Valerio Mastandrea, il dramma di 8 puntate – basato sul libro omonimo di Torre – è stato pubblicato prima su RaiPlay, poi è passato fugacemente su Rai 3, la rete più corsara. La linea verticale fa male. Non solo perché a guardarla ci ricordiamo del suo ideatore che è scomparso nel 2019, un anno dopo l’uscita della serie. Luigi, interpretato da Valerio Mastandrea (insieme a Giallini, un’alta garanzia di qualità), è uno di noi. Uno che all’improvviso si ritrova in una situazione spiazzante, costretto a rimettere in discussione il concetto stesso di esistenza.

Luigi è un uomo ordinario, perfino noioso, che si ritrova tra capo e collo una diagnosi che nessuno vorrebbe mai avere. Siamo lontani sia dai tipici medical drama, sia dal Medical Dimension immaginato da Torre in Boris. La diagnosi strappa via il protagonista da una quotidianità tanto confortevole quanto banale e lo scaraventa senza libretto d’istruzioni in quella ospedaliera. La narrazione viene quindi impreziosita dalle storie dei suoi compagni di stanza e quelle del personale ospedaliero. Un ambiente raccontato per quello che è realmente, carenze comprese. Ma il racconto onesto di quella realtà e lo stato psichico di Luigi – spiazzato, impaurito e confuso – s’intrecciano con quella da lui immaginata, aprendo così una porta su delle riflessioni di carattere universale.

4) L’amica geniale – Raffaella “Lila” Cerullo

l'amica geniale

L’amica geniale è una delle produzioni più complesse mai trasmesse su Rai 1, nonché un riadattamento televisivo accurato di un’opera letteraria. Creata da Saverio Costanzo e prodotta da Wildside, Fandango e The Apartment con Umedia e Mowe per Rai Fiction, HBO e TIMvision, la trasposizione dell’omonima serie di romanzi di Elena Ferrante ha stregato sia il pubblico di Rai 1, sia quello internazionale. Il cuore pulsante della narrazione è il legame, inspiegabile e tossico, che unisce Elena “Lenù” Greco e Raffaella “Lila” Cerullo, due ragazze degli anni cinquanta cresciute a Napoli. Le due protagoniste sono interpretate da più attrici, considerando l’arco temporale esteso che racconta il loro percorso di crescita, come Elisa Del Genio, Margherita Mazzucco e Alba Rohrwacher per la prima e Ludovica Nasti e Gaia Girace per la seconda.

Si tratta di due personaggi realistici, complicati, consumati e difficili da comprendere. Imprigionate nella stessa medaglia, dove una è completare all’altra. Dovendo scegliere, però, abbiamo assegnato il quarto posto a Lila. Amata e allo stesso tempo odiata, Lila è brillante, ma è caratterizzata da un atteggiamento fastidioso, pungente e critico; è una forza accentratrice corrosa e corrosiva; una potenza emotiva trascinante, ma dominata spesso dalla gelosia e ossessionata dalle occasioni che non ha avuto. Un personaggio femminile in cui prevalgono le zone d’ombra, scritto con coraggio, che diventa così uno tra i più interessanti del panorama seriale Rai e non.

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3) L’ispettore Coliandro – Coliandro

Coliandro

Se è vero che le serie tv Rai straripano di commissari, investigatori, ispettori, poliziotti e carabinieri, Coliandro è forse uno degli esempi più originali ed esilaranti della televisione in chiaro. Capitombolato nel lontanissimo 2006, la commedia noir di Rai 2 possiede uno dei personaggi più amati dal pubblico italiano. Coliando, interpretato come una seconda pelle da Giampaolo Morelli, rappresenta qualcosa di indecifrabile che inaugurerà un nuovo ciclo di comedy poliziesche, moderne, ma più vicine alle suggestioni delle serie degli anni ’70. Prodotta da Rai Fiction e Nauta Film – e a partire dalla quinta stagione, da Vela Film – la serie nasce da un’idea di Carlo Lucarelli mentre alla regia troviamo l’inconfondibile stile dei Manetti Bros.

Più simile a un fumetto e carica di citazioni cinematografiche più disparate, dall’horror al pulp, dai film con Tomas Milian fino ai classici polizieschi di Clint Eastwood, la serie è portatrice sana di una dose esilarante di ironia che nasce da un “difetto di fabbrica” del protagonista. È nella sua natura. L’ispettore, infatti, si ritrova sempre invischiato in vicende più grandi di lui, spesso anche pericolose. Coliandro è sbadato, testardo, incompetente, ficcanaso e ca***ro. Ma ha un talento unico: quello di cacciarsi nei guai e di prendersi una cotta per ogni ragazza coinvolta nell’indagine di turno, cioè colei che poi gli risolverà pure il caso. Con il suo schema verticale piuttosto fisso, pur sapendo già cosa lo aspetta, ogni punizione non ci lascia mai delusi.

2) Il commissario Montalbano – Salvo Montalbano (sono!)

Montalbano serie tv rai

Se parliamo di serie tv Rai sarebbe un reato non includere Il commissario Montalbano. In questa classifica, però, rimangono solo due posti liberi e il secondo appartiene decisamente a uno dei migliori personaggi seriali televisivi, cioè quello uscito dalla penna di Andrea Camilleri. Agatino Catarella e Mimì Augello volevano sottrarglielo, ma Salvo è entrato come sa fare solo lui e si è preso ciò che gli spettava. Sbarcato nel 1999 su Rai 2, a partire dalla 4° stagione, grazie al successo che stava ottenendo, Montalbano è stato promosso alla prima serata di Rai 1. Quindici stagioni ancora in produzione (più uno spin-off prequel) che hanno rivoluzionato il concetto stesso di serialità in chiaro, elevando lo standard qualitativo.

Il commissario di polizia della fittizia Vigata, con i suoi 23 anni di servizio nella rete ammiraglia, risulta ancora oggi uno dei prodotti più all’avanguardia del palinsesto Rai. Burbero, scontroso, ma dal cuore d’oro (ben nascosto), il personaggio interpretato da Luca Zingaretti vive ormai di vita propria. Tanto che è impossibile nominarlo senza riprodurre il suo intercalare siculo e aggiungere quel “sono” finale, ormai inscindibile dal suo nome. Un nome che Camilleri scelse per omaggiare lo scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán, cioè l’ideatore di Pepe Carvalho. Quest’ultimo, infatti, è un personaggio letterario, cinematografico e televisivo con il quale Salvo ha tanto in comune, a partire dal buon cibo e i modi sbrigativi, la cultura e le complicate relazioni sentimentali con donne altrettanto complicate.

1) Il miglior personaggio delle serie Tv Rai: Mare Fuori – Carmine Di Salvo

Mare fuori serie tv rai

Forse una delle migliori serie tv italiane degli ultimi anni, lontana dalle rappresentazioni troppo spesso edulcorate e manichee di certe realtà controverse. Mare Fuori è una scommessa che, proprio come Gomorra, si è lanciata senza protezioni in un campo minato: raccontare l‘ambiente criminale napoletano. E ha saputo farlo senza cadere nei facili stereotipi a cui il genere si presta. Il dramma del 2020, prodotto da Rai Fiction e Picomedia, esplora con coraggio l’adolescenza dei ragazzi rinchiusi all’Istituto di Pena Minorile di Napoli.

La serie ideata da Cristina Farina ha un cast corale qualitativamente eccellente. Da un lato abbiamo degli interpreti adulti eccezionali, come Carolina Crescentini e Carmine Recano. Dall’altro abbiamo i più giovani, come Valentina Romani, che interpreta una ragazza rom e Nicolas Maupas, un attore emergente talentuoso. Ma il primo posto non può essere diviso. Idealmente, il podio apparterrebbe a tutti gli adolescenti rappresentati o, addirittura, al protagonista indiscusso della serie: il mare. Un luogo di rifugio. Un simbolo di libertà che ricorda ai giovani detenuti la loro condanna. Tutti i personaggi sono sfaccettati, tridimensionali e sfumati e nessuno di loro è mai completamente cattivo né completamente buono. Tuttavia è rimasto solo un posto. Quindi, simbolicamente, abbiamo scelto Carmine Di Salvo detto ‘O Piecoro, per premiare il coraggio di una serie tv italiana cruda e crudele, trasmessa in chiaro su Rai 2. Il giovane, interpretato dal bravissimo Massimiliano Caiazzo, da vittima diventerà colpevole, esasperato da una situazione che sembrava senza via di fuga.

E così, a fatica, siamo arrivati al podio del miglior personaggio delle Serie Tv Rai.

La scelta è stata dura. Tra i tanti personaggi delle serie tv Rai abbiamo scelto però quelli che, a nostro avviso, sono più interessanti, complessi, sfaccettati, fuori dai cliché e quindi unici nel loro genere. Ma siamo certi che la serialità di mamma Rai ci offrirà anno dopo anno sempre più personaggi qualitativamente intriganti e coraggiosi.

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