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Lo stile di Quentin Tarantino è compatibile col modello Serie Tv?

Pochi mesi fa è stato annunciato che il regista premio Oscar Quentin Tarantino avrebbe girato una serie tv, e il pubblico ne è rimasto totalmente scioccato. Viene spontaneo da chiedersi se un regista così affermato stilisticamente possa in qualche modo addentrarsi nel rischioso mondo delle serie tv.

Il salto è pericoloso, ma lo è ancora di più un regista che ha costruito la sua intera esistenza su un cinema riconoscibile, la cui impronta è come un marchio di fabbrica che l’ha aiutato ad essere conosciuto in tutto il mondo come uno dei migliori registi di tutti i tempi.

10 film, poi basta

quentin tarantino
Quentin Tarantino (640×360)

Partiamo con il ricordare una delle frasi del cineasta che più avevano messo in allarme i fan di Tarantino. Poco più di un anno fa, infatti, il regista aveva affermato a Che tempo che fa, che dopo il decimo film avrebbe interrotto la sua carriera.

Potrei anche cambiare idea“, aveva spiegato il regista premio Oscar, affermando che 32 anni di carriera gli sembravano già un ottimo traguardo.

Il mio futuro? Dopo ‘C’era una volta a Hollywood’, voglio scrivere un libro da critico cinematografico. Potrebbe anche arrivare una serie tv, ma prima voglio fare una commedia“. Al decimo film ci siamo effettivamente arrivati (anche se alcun sostengono che non è così, non considerando alcuni progetti) e dopo di esso, uscito ormai nel 2019, delle nuove produzioni di Tarantino non si è saputo più nulla, tuttavia, qualche mese fa è arrivata una notizia.

Quentin Tarantino girerà una Serie Tv

quentin tarantino
Quentin Tarantino (640×360)

La notizia ha fatto storcere il naso ai più scettici e reso entusiasti i fan che già si erano rassegnati a non vedere più nessuna produzione firmata Tarantino nelle sale cinematografiche.

È stato proprio lo stesso regista a comunicare la notizia, anche se ha deciso di non rivelare alcun dettaglio in merito, aumentando di fatto un hype già smisurato. In passato il regista aveva già lavorato ad alcuni episodi di CSI – Scena del Crimine e di ER- Medici in Prima Linea (ne abbiamo già parlato), e dopo ciò sembrava aver accantonato l’idea di un lavoro nel mondo televisivo.

Tuttavia, dopo l’annuncio della serie di 8 episodi, secondo alcuni potrebbe prendere in mano il progetto di un sequel seriale di C’era una volta a… Hollywood, che potrebbe chiamarsi Bounty Law, questa ipotesi deriva dalla piece teatrale C’era una volta a… Hollywood dello stesso Tarantino. Si sa solo che il progetto è destinato a una piattaforma e che il ciak è fissato per il 2023.

Lo stile di Tarantino è compatibile con la serialità?

Quentin Tarantino (640×360)

Assolutamente sì. Il cineasta, proprio come il collega James Cameron, è noto per non badare minimamente alla lunghezza dei suoi lungometraggi. Se Cameron ha già raccolto spropositate ore di riprese dei futuri Avatar, che andranno cestinate, lo stesso vale per Tarantino che più volte ha dovuto tagliare e buttare ore e ore di riprese extra, che però avremmo visto volentieri.

La serialità potrebbe offrire l’occasione a regista di creare storie di più largo respiro, permettendogli circa 8 ore di autonomia. Sicuramente sforerà anche quelle e qualcosa verrà omesso per ovvi motivi, ma non è per forza una cattiva idea.

Qualità o quantità?

Netflix (640×360)

Come ben sappiamo e abbiamo visto di recente in tante produzioni, specialmente di Netflix, a volte buone serie tv pagano lo scotto di aver azzardato qualche puntata di troppo. Inoltre, la qualità visiva di molte serie uscite negli ultimi tempi è stata nettamente inferiore alle aspettative, non sfruttando bene le tecnologie presenti al giorno d’oggi.

Anche in questo caso Tarantino non risentirebbe del problema, in quando di CGI nei suoi film non ce n’è troppa. Inoltre, i finanziamenti sarebbero altissimi, perché la sua firma è un’ottima garanzia.

Pensiamo ad altri registi prima di lui, come David Fincher che ha diretto i primi due episodi di House of Cards, oppure Spielberg con Band of Brothers e United States of Tara e infine Burton che di recente ha diretto Mercoledì e le puntate più belle sono proprio quelle dove c’è il suo tocco registico. Se per questi colossi la serialità non è stata un ostacolo, perché dovrebbe esserla per Quentin Tarantino?

Il genere di Quentin Tarantino

Fury (640×360)

Di recente sta tornando molto in auge il genere western, pensiamo a Westword o Yellowstone, e chi meglio di Tarantino potrebbe portare sul piccolo schermo una produzione di questo tipo?

Con il suo linguaggio scorretto e crudo e il suo passato da cineasta affermato su questa tipologia, il successo è già praticamente assicurato. Tuttavia, il regista ha più volte espresso un certo interesse verso i cinecomics, in particolare al mondo MCU e al celebre personaggio del Sgt Fury, più esattamente la storia Sgt Fury and His Howling Commandos (racconta le missioni eroiche e al limite dell’impossibile di Nick, Dum Dum e gli altri Howlers contro i nazisti).

Sappiamo per certo, inoltre, cosa non girerà mai. Tarantino ha raccontato di essere stato infatti contattato da Samuel L. Jackson che avrebbe voluto coinvolgerlo nel reboot Shaft, ma ha rifiutato senza pensarci due volte. Insomma, sul tavolo ci sono tante indicazioni, ma per saperne di più probabilmente ci basta aspettare ancora solo qualche mese.