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8 personaggi delle Serie Tv che si sono snaturati in nome di un lieto fine

Il finale di stagione è un momento drammatico sia per chi deve vederlo, sia per chi deve scriverlo. Portare a conclusione una storia non è facile, ma quando si compiono delle scelte troppo affrettate, spesso per compiacere i fan, si rischia di ottenere l’effetto contrario. Pensiamo ad esempio a Haley Dunphy, che è l’unico vero buco nell’acqua di Modern Family. Un personaggio amatissimo che, dopo aver compiuto un’evoluzione sorprendente, va incontro a un lieto fine incoerente e deludente. Il filo conduttore comune a quasi tutti gli otto personaggi di cui stiamo per parlare risulta sempre lo stesso: l’amore. Mentre in alcuni casi questa può essere una scelta coraggiosa e sensata (come è accaduto a Smithers che finalmente troverà l’amore), in altri risulta forzata e finisce per snaturare il personaggio stesso. Quel “E vissero felici e contenti” tipico delle fiabe, fortunatamente, non convince più. Gli spettatori pretendono degli epiloghi coerenti, coraggiosi e in linea con i tempi. In molte occasioni, la maternità, il matrimonio e i rapporti di coppia sono sembrati l’unico modo per assicurare ai personaggi un happy ending. Anche se l’evoluzione del personaggio suggeriva altro. Cerchiamo di capire quindi cosa succede quando quello che era stato pensato per essere un lieto fine, in realtà, finisce per rivalersi una scelta incoerente.

Vediamo 8 personaggi delle serie tv molto amati, come Haley Dunphy, che dopo una sorprendente evoluzione hanno tradito la propria natura.

****Attenzione, vi suggeriamo di saltare la lettura del singolo paragrafo se non volete imbattervi in spoiler sulla serie trattata****

Haley Dunphy – Modern Family

Haley Dunphy

Iniziamo da Haley Dunphy (Sarah Hyland) di Modern Family. La conosciamo inizialmente come una ragazza ribelle e cool. Quella che regna il liceo a colpi di feste e look all’ultimo grido. Haley inizia un percorso che sorprende noi spettatori, i suoi familiari e lei stessa. Fonda un blog di moda, s’impegna e, finalmente, cresce. Veniamo a conoscenza della sua parte più profonda e più bella, e ce ne innamoriamo. Supera le sue insicurezze e dimostra di essere molto più intelligente di quello che pensavamo. Il suo arco narrativo è in ascesa. Il suo carattere viene definito sempre di più grazie alle lezioni di vita, agli errori, alle cadute e ai successi meritati.

Alla fine, invece, arriva Dylan. E con lui, la meravigliosa evoluzione di Haley subisce un brusco arresto. Torna con l’ex – quello che sembrava un po’ sciocchino e con il quale era già stata insieme – e mette su famiglia. La Haley Dunphy che abbiamo imparato a conoscere, scompare. Schiacciata dal peso di un passo affrettato. Il suo potenziale smette di brillare. Regredisce, ripiega sulla prima versione di sé e si fa adombrare dalla vita familiare. Un lieto fine incoerente e in nome della tradizione che, purtroppo, non rende giustizia né al suo percorso né a un esito più progressista. Il vero happy ending sarebbe stato un finale più in linea con lo spirito “moderno” di Modern Family.

Zelena – Once Upon a Time

Zelena

Zelena è un personaggio secondario dello sconfinato mondo di Once Upon a Time. Meglio nota come “la perfida strega dell’Ovest”, la sua immagine è impressa nell’immaginario collettivo grazie al romanzo The Wonderful Wizard of OZ, da cui è tratto il film con Judy Garland. I suoi tratti distintivi sono la perfidia e il risentimento: gli aspetti che le donano il caratteristico colorito smeraldo. Nella serie tv ABC, la strega risiede a San Francisco con il nome di Kelly West ed è interpretata dall’attrice Rebecca Mader (da adulta, mentre Isabella Blake-Thomas interpreta la versione più giovane). Come accade a tutti i personaggi della serie fantasy creata da Edward Kitsis e Adam Horowitz, anche il suo personaggio viene approfondito e arricchito di sfumature umane. Abbandonata da piccola, la sua infanzia è costellata da tragedie e disgrazie. Solo lungo il percorso capiremo che è la sorella di Regina, e il risentimento per lei non farà altro che accrescere la sua cattiveria.

Si tratta di un villain complesso, molto strutturato che ha fatto dell’ira la sua bandiera. Fin quando, senza troppe spiegazioni, decide di diventare buona in nome dell’amore. Un passaggio decisamente frettoloso e incoerente con il suo arco narrativo. Mentre la sorella, Regina, compie un percorso progressivo verso la redenzione, Zelena viene snaturata. Alla fine della quinta stagione, dove avviene il brusco cambiamento, la trasformazione farà perdere al suo personaggio tutto il suo spessore e lo charme che l’aveva resa popolare tra i fan. E così, la sua side story viene dimenticata tra le tante del mondo fantastico di Once Upon a Time.

Penny – The Big Bang Theory

Penny

Esattamente come Haley Dunphy, anche Penny, proprio sul finire, compirà un passo falso.

Un intenso percorso durato ben 12 stagioni è stato snaturato all’improvviso per “un colpo di scena fatto per onorare Penny“: come hanno dichiarato gli showrunner per placare i fan sconcertati. L’evoluzione del personaggio interpretato da Kaley Cuoco è sorprendente. Che vi sia piaciuto o no, è innegabile quanto sia cresciuta nel corso del tempo. Le decisioni professionali coraggiose che ha saputo prendere e la consapevolezza di sé l’hanno resa un modello esemplare di persona emancipata. Nell’ultima stagione, accogliamo una versione di Penny all’apice della maturità. La relazione con Leonard non ha ostacolato né i suoi sogni né la sua carriera. È felice, innamorata e realizzata.

Sia chiaro, chiunque può avere dei ripensamenti, ma il cambiamento di prospettiva di Penny è troppo repentino. Da sempre restia ad avere figli, nel giro di una manciata di scene, Penny scopre di aspettare un bambino e ne è pure entusiasta! Tra coloro che si aspettavano una rottura finale con Leonard e quelli che speravano in una risoluzione coerente delle loro incompatibilità, Chuck Lorre ha optato per la scelta più tradizionalista. Se la gravidanza fosse arrivata all’inizio dell’ultima stagione, accompagnandoci in un percorso decisionale più ragionato, la scelta di diventare mamma avrebbe avuto senso. Ma l’esito finale, purtroppo, risulta solo un lieto fine di comodo, fuori contesto e incoerente con la sua personalità.

Wilhelmina Slater – Ugly Betty

Haley Dunphy  e Wilhelmina Slater

Ugly Betty (2006 – 2010) racconta con toni trasgressivi i lustri scintillanti dell’industria della moda. Nonostante la sua apertura a delle tematiche progressiste e ai suoi indiscutibili meriti, dobbiamo ammettere però che la serie non è invecchiata benissimo. Alcune situazioni, infatti, oggi appaiono anacronistiche. Eppure, anche per l’epoca in cui è uscito, il finale risulta un’inversione di marcia. Dopo quattro stagioni di lotte, tradimenti, colpi bassi e tentati omicidi, i personaggi trovano una conclusione troppo lieta. Per usare le parole di Volture: l’episodio finale è intitolato “Hello Goodbye”, ma avrebbe potuto prendere il nome del brano più iconico dei Beatles: “All You Need Is Love”. Insomma un happy ending all’insegna dell’amore che non ha soddisfatto proprio tutti i fan.

Il disappunto deriva dal cambiamento repentino di registro, dove la lingua tagliente e lo spirito caustico che caratterizzavano il mood di Ugly Betty lasciano il posto a un improvviso: “vogliamoci tutti bene”. Il cambiamento caratteriale più difficile da digerire è forse quello di Wilhelmina (Vanessa Williams). Un’icona: una donna di colore in una posizione di potere, disinibita, determinata e indipendente. Un personaggio assorbito da se stesso, che ha fatto dell’affermazione della sua carriera una missione di vita, improvvisamente, compie una scelta altruistica. Al risveglio dal coma, Wilhelmina si sente cambiata. Così sceglie l’amore e invece di tessere nuovi intrighi, indice una tregua con Claire. La spietatezza che l’ha contraddistinta fino a quel momento evapora, snaturando con un solo colpo il suo personaggio.

Sookie Stackhouse – True Blood

True Blood

Il finale di True Blood ha scatenato un putiferio. I fan erano in trepidante attesa: quale vampiro sceglierà Sookie? Sarà Bill o sarà Eric? Invece, la protagonista del fantasy tratto dalle opere di Charlaine Harris (anch’essa minacciata di morte dopo la conclusione della saga letteraria) non ha scelto nessuno dei due. Gli sceneggiatori hanno optato per un cambio di rotta improvviso e azzardato. Pur sapendo di deludere i fan, negli ultimi minuti dell’episodio finale, facciamo la conoscenza del marito di Sookie. Un uomo comune, mai visto prima, al fianco di una donna serena, felice e incinta. “Quello che volevamo mostrare era una Sookie felice che vive la vita che Bill ha sempre desiderato per lei. Sono provocatoriamente orgoglioso di quello che abbiamo fatto”, ha risposto il produttore esecutivo, Brian Buckner, per placare l’ira dei fan.

Non conta con chi finisce la ragazza, insomma, l’uomo è soltanto un simbolo di felicità. Tuttavia, per quanto coraggiosa, la scena finale spazza via tutto quello che la storia ha raccontato fino a quel punto. Vediamo Sookie, sorridente, condurre una vita normale insieme a coloro con i quali ha condiviso drammi e sciagure. Ma la vita della protagonista di True Blood non è mai stata normale. Raramente ha compiuto delle scelte che avrebbero potuto condurla a quell’epilogo ameno. Il cambio di rotta è stato troppo improvviso. Agli occhi dei fan, la conclusione è sembrata forzata e incoerente con lo spirito trasgressivo della serie.

David Clarke – Revenge

David Clarke

Revenge è una serie che potremmo definire una versione glamour de Il conte di Montecristo. Il thriller ABC, che vede protagonista Emily VanCamp nei panni di Emily Thorne e Madeleine Stowe in quelli di Victoria Grayson, tutto sommato ha avuto un epilogo soddisfacente. O quasi. L’unica sbavatura è forse la conclusione della storyline di David Clarke (James Tupper). Quando abbiamo visto tornare in carne e ossa il padre di Emily non sapevamo cosa aspettarci. Conoscere l’uomo dietro ai ricordi della piccola bambina che correva sulla spiaggia ha spazzato via molti dubbi. Ma ha dissolto anche l’alone di mistero che lo avvolgeva.

L’episodio finale mostra finalmente la conclusione del ciclo infino della vendetta di Emily. L’opportunità di eliminare per sempre Victoria è arrivata. Mentre la tiene sotto tiro, però, qualcun altro spara e uccide il suo nemico giurato. Il padre è arrivato in tempo e ha premuto il grilletto per evitare che la figlia si smarrisse togliendo una vita. Victoria riesce comunque a sparare a Emily, che cade a terra. Il finale, poi, ci mostra un tenero ricordo: David è nella casa sulla spiaggia ed è stato rilasciato dal carcere. Ora, stremato, sta affrontando l’agonia del tumore. Prima di morire, con la voce spezzata, riesce comunque a sussurrare alla figlia la loro frase: le vuole bene infinite volte l’infinito. L’addio è commovente, ma ci chiediamo se la sua fine non sia stata troppo smielata rispetto allo spirito acre della serie. Non avrebbe avuto molto più senso far morire David per mano di Victoria, per una resa dei conti davvero epica e in linea con la sua figura misteriosa?

Damon Salvatore – The Vampire Diaries

Damon Salvatore The Vampire Diaries

L’episodio finale di The Vampire Diaries implica che Damon ha vissuto una vita lunga e felice, prima di ricongiungersi nellAldilà con suo fratello, Sfefan. Elena e Damon hanno avuto il loro lieto fine, una decisione che appare sensata, ma solo in parte. Infatti, sotto molti aspetti, il suo finale appare incoerente e lascia irrisolti molti misteri. Si tratta di una scelta controversa che ha diviso gli spettatori. Da un lato c’è chi si ritiene soddisfatto, dall’altro c’è chi sostiene che l’epilogo sia immeritato e privo di senso.

Non c’è dubbio che il cammino di Damon verso la redenzione sia iniziato a partire dalla prima stagione. Nonostante le tante cadute avvenute lungo un percorso durato 8 stagioni, il fratello maggiore si è lasciato amare dai fan e si è rapidamente trasformato in un eroe positivo. Eppure resta un ex cattivo. E, a differenza della maggior parte dei cattivi di The Vampire Diaries, lui non è mai stato punito per le sue azioni malvagie. Gli atti terribili che ha commesso sono troppo gravi per restare impuniti e un lieto fine non rende giustizia. Forse avrebbe avuto molto più senso farlo morire insieme a Stefan. Oppure Damon avrebbe potuto sacrificarsi al posto del fratello, compiendo così il passaggio al lato buono e confermando il suo cambiamento definitivo.

Rachel Green – Friends

Rachel Green Friends

Anche in questo caso, purtroppo, un altro personaggio femminile è stato snaturato in nome dell’amore. Come è accaduto a Penny e a Haley Dunphy, anche Rachel di Friends trova un epilogo incoerente con lo sviluppo del suo personaggio. L’indipendenza ha sempre motivato ogni sua decisione. Il desiderio di costruirsi una carriera soddisfacente ha caratterizzato tutta la sua vita, fin da quando ha riconosciuto il suo valore. Anni di duro lavoro e rinunce vanno così in frantumi con una sola telefonata: Rachel è scesa dall’aereo e si è ricongiunta con il suo amore di sempre.

Tutti hanno avuto un lieto fine. Ma siamo sicuri che quello di Rachel sia davvero lieto? Ross ha avuto la sua carriera accademica e la donna della sua vita. Lei, al contrario, ha avuto solo Ross. E non ha sacrificato un lavoro qualunque, ma quello dei suoi sogni: Louis Vuitton a Parigi! Il romanticismo non manca, certo. Il finale appare come la coronazione di una storia d’amore destinata a trionfare. Perché Ross non poteva raggiungerla? In fondo l’Europa è piena di fossili. Rachel ha rinunciato a tutto ciò per cui ha lavorato per un partner che non l’ha mai sostenuta. Lui la ama, è vero, ma alle sue condizioni. Il lieto fine, da questa prospettiva, non sembra poi così tanto lieto. Sembra solo la fine, ma dell’indipendenza di Rachel Green.

Haley Dunphy, Rachel Green e Penny dimostrano quanto l’idea di lieto fine sia ancora troppo radicata al concetto di amore e di famiglia.

Il lieto fine non significa solo amore. Haley Dunphy e Rachel Green dimostrano che il lieto fine può avvenire anche quando si sceglie se stessi, anziché un partner. Non contestiamo la loro scelta di abbracciare l’amore, sia chiaro. Nessuno ha il diritto di giudicare i desideri altrui. In questi otto casi, però, la scelta finale ribalta di colpo il loro percorso, arrivando senza preavviso e senza motivazioni plausibili. Purtroppo questi otto happy ending sono il frutto di scelte accomodanti e facili (prese forse per accontentare i fan?), ma che dimostrano poco coraggio e un pizzico di incoerenza.

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