4) Brooklyn Nine-Nine
Un altro inarrivabile gioiellino delle comedy è Brooklyn Nine-Nine. Una serie che ho scoperto un paio d’anni fa e che avrei dovuto scoprire prima. Ciò che la rende così speciale è la bravura dell’intero cast, capace di farti sbellicare dalle risate in qualunque situazione. Anche durante il riconoscimento di un sospettato per omicidio. La scena che più ho impressa di B99, è infatti quella in cui Jake fa cantare ai sospetti I Want It That Way dei Backstreet Boys dimenticando che era lì per risolvere un omicidio.
Brooklyn Nine-Nine deve il suo successo a ogni singolo personaggio, da Jake a Amy, passando per la temibile e irresistibile Rosa e l’ingenuo e buon Charles. Lo deve alle capacità espressive del capitano Holt *inserire sarcasmo qui* che personalmente amo, al meraviglioso tenente Jeffords e ai due disgustosi e meravigliosi Hitchcock e Scully.
Ma, soprattutto, lo deve a lei. A lei che si erge su tutto e tutti. Colei che vive non solo in un mondo tutto suo, ma anche in una dimensione quasi parallela a quella in cui vivono gli altri. Sto parlando di Gina Linetti (qui le sue frasi migliori). Un personaggio così ben costruito e così esilarante prima di lei l’avevo visto solo in Friends con Phoebe Buffay.
Gina è l’essenza del distretto. È mistica. Con le sue uscite divertenti e i suoi balletti fuori dal mondo è il principale motivo, ma non l’unico, per cui riguardo Brooklyn Nine-Nine ogni volta che posso. La comicità di Chelsea Peretti mi era già familiare grazie alle sue stand-up che vi consiglio di andare a cercare e vedere qualora ve le foste perse. Quella donna è un genio fuori e dentro le scene.
