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Damages, l’appassionante legal drama con Glenn Close di cui il mondo sembra essersi scordato

Ormai siamo abituati a vedere grandi stelle del cinema sugli schermi della televisione, spesso ricoprendo ruoli da protagonisti in prodotti televisivi che per qualità e spettatori non hanno nulla da invidiare alle grandi produzioni cinematografiche hollywoodiane. Tuttavia questa migrazione di massa di attori di serie A verso il piccolo schermo è un fenomeno relativamente recente: il Frank Underwood di Kevin Spacey (House of Cards), da molti considerato il capostipite delle grandi star del cinema che si danno alla televisione, è arrivato su Netflix solo nel 2013. Tuttavia, prima che le serie tv diventassero appetibili quanto grandi blockbuster, c’è stata una star del cinema che ha ricoperto un ruolo da protagonista in una serie FX, un network di nicchia per ascolti, ma che si sarebbe presto affermato per la qualità. Stiamo parlando della sette volte nominata all’Oscar Glenn Close, che dal 2007 al 2012 ha interpretato Patty Hewes, lo spietato avvocato protagonista di Damages.

Sebbene Damages abbia ricevuto il plauso della critica e abbia vinto numerosi premi (tra cui 4 Emmy e 1 Golden Globe), a 8 anni dalla messa in onda dell’ultimo episodio sembra che il mondo si sia dimenticato della serie. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che Damages ha forse anticipato i tempi con la sua complessa struttura narrativa e i personaggi – soprattutto quelli femminili – troppo moralmente ambigui per ciò a cui erano abituati gli spettatori solo una decina di anni fa.

Tuttavia oggi i tempi per Damages potrebbero essere maturi e non è escluso che, grazie alla presenza di tutte le puntate dello show all’interno del catalogo di Amazon Prime Video, la serie possa finalmente avere il riconoscimento che si merita in termini di pubblico.

Una produzione che coinvolge grandi nomi

damages cast

Abbiamo già chiarito qual è il primo, grandissimo, nome che fa parte di Damages. Eppure vi sorprenderebbe sapere che Glenn Close è solo una delle tante personalità di spicco che hanno preso parte alla serie tv, davanti e dietro le telecamere.

Iniziamo dal cast, a dir poco stellare. Le due protagoniste assolute sono l’avvocato affermato Patty Hewes, interpretata da Glenn Close, e la sua giovane protégée Ellen Parsons, interpretata da una perfetta Rose Byrne. Byrne è diventata nota al grande pubblico grazie al ruolo di Briseide nel blockbuster Troy, al quale ha fatto seguito una carriera brillante che spazia dalla tv al cinema, dal thriller alla commedia. La performance di Byrne in Damages – che le è valsa due candidature agli Emmy e due ai Golden Globes – è probabilmente la migliore della sua carriera, grazie alla capacità dell’attrice di mostrare la tensione di Ellen tra fascinazione e repulsione per il mondo in cui si avventura.

Fanno parte del vastissimo cast di Damages (che si rinnova in parte in ogni stagione) il veterano delle serie tv Ted Danson, che qui possiamo apprezzare in un ruolo da antagonista spregevole che si distanzia da molte delle sue ben più note performance comiche, Tate Donovan (che per noi rimarrà sempre il Jimmy Cooper di The O.C.), il premio Oscar William Hurt e Timothy Olyphant (protagonista tra gli altri di Deadwood e Justified) solo per nominare alcuni dei grandi attori che appaiano nella serie.

Tra i creatori della serie troviamo Todd Kessler, che dopo essersi fatto le ossa nientemeno che nella writer room de I Soprano, ha co-creato con il fratello Glenn e Daniel Zelman prima Damages e quindi la serie Netflix Bloodline.

Trama e struttura narrativa

Omicidi, frodi miliardarie, scandali internazionali: benvenuti nel mondo di Damages, in cui non c’è spazio per i buoni sentimenti.

La serie ha inizio quando Ellen Parsons, fresca di laurea alla scuola di legge, viene assunta nello studio di Patty Hewes, avvocato newyorkese noto per la sua straordinaria freddezza, specializzata in cause civili di alto profilo. Ogni stagione è costruita intorno a uno specifico caso di cui si occupa lo studio Hewes, che si dipana attraverso tutti gli episodi per avere una risoluzione solo nel finale.

Damages fa ampio uso sia di flashback che di flashforward, in una continua danza tra passato, presente e futuro che viene gestita magistralmente, andando a comporre un puzzle che si rivela completo solo nel finale di ogni stagione. Se è vero che l’uso di questa tecnica narrativa complessa – che sarà ripresa in seguito da diversi legal drama e thriller televisivi – permette di creare nello spettatore un forte senso di suspense e desiderio di proseguire con la visione, Damages non fa tuttavia un uso spropositato di quei colpi di scena a cui la televisione contemporanea ci ha abituato.

Infatti è una serie tv che preferisce la logica al voler sorprendere per forza, che si focalizza più sulla costruzione di una trama coerente piuttosto che sulla volontà di creare sgomento nello spettatore.

Damages vuole mostrare i meccanismi che muovono la legge e la giustizia, rendere evidente l’inconsistenza di concetti quali il bene e il male, sfumare il confine tra bianco e nero, giusto e sbagliato. I casi trovano una risoluzione, ma i personaggi non trovano una loro dimensione fissa, sono contemporaneamente protagonisti e antagonisti per cui è difficile provare empatia. Insomma, prove viventi di quanto labile possa essere l’idea di giustizia.

Patty, Ellen e l’antieroismo al femminile

damages patty ellen

Patty Hewes è il primo prorompente esempio di antieroina femminile che si guadagna un ruolo da protagonista in una serie drammatica. L’avvocato interpretato da Glenn Close è un personaggio moralmente ambiguo, un’attenta calcolatrice, disposta a voltare le spalle e ad approfittarsi di chiunque qualora sia nel suo interesse. Tuttavia Patty è tutt’altro che un personaggio monodimensionale e anzi, grazie alla straordinaria interpretazione di Close, siamo in grado di intravederne la complessità. Patty è enigmatica, non esprime le sue ragioni e i suoi pensieri, bensì si nasconde per approfittare di ogni occasione, affrontando le conseguenze morali delle sue azioni in privato, attenta a non farsi scoprire.

Ellen Parsons è l’altra faccia della stessa medaglia, cerca di distanziarsi da Patty ma ne è inevitabilmente attratta, la sua bussola morale vacilla dal momento in cui entra nell’orbita del suo capo e sembra non poter trovare mai più la strada giusta. Né Patty né Ellen sono persone intrinsecamente buone o cattive, sono entrambe donne che tentano una scalata sociale e nel farlo sono disposte a sacrificare qualunque cosa. Sacrificano, soprattutto, se stesse: non c’è più spazio per il dolore o il rimpianto, non sono autorizzate a guardarsi indietro.

La relazione tra Patty ed Ellen è uno degli elementi portanti della serie, un rapporto che spazia dalla simbiosi alla competizione, dalla repulsione all’inevitabile comprensione reciproca.

Vediamo Ellen seguire le orme di Patty senza volerlo, inevitabilmente, le vediamo percorrere quella strada che prima di loro aveva percorso Tony Soprano, che perseguiranno anche Don Draper e Walter White. Forse come nessun personaggio femminile è riuscito a fare per molti anni a seguire, Patty Hewes e Ellen Parsons ci dimostrano che il deterioramento della morale femminile può essere il centro focale di una narrazione accattivante e di altissimo livello.

Influenza di Damages sulle serie tv successive: da How to Get Away with Murder a Quantico

Al giorno d’oggi l’uso massiccio di flashback e flash forward nelle serie tv è la norma, è una tecnica che non sorprende più lo spettatore: si basti pensare a Quantico, This is Us e – soprattutto – a How to Get Away with Murder (ecco alcuni esempi di serie che sono state rivoluzionate dai flashback).

È infatti la serie di Shondaland con protagonista Annalise Keating (Viola Davis) ad avere un debito insanabile nei confronti di Damages. How to Get Away with Murder è una serie più accessibile di Damages al grande pubblico, poiché opera una maggiore fidelizzazione del pubblico tramite personaggi con cui è più facile empatizzare e colpi di scena continui se non eccessivi. Tuttavia è difficile guardare le due serie senza pensare che How to Get Away with Murder abbia preso ispirazione da Damages praticamente sotto ogni aspetto: entrambe hanno per protagonista donne forti nonché avvocati di successo e dal passato misterioso, una linea temporale frammentata, si basano su casi complessi la cui risoluzione richiede diversi episodi.

Insomma, anche se sembra essere stata dimenticata dai più, Damages ha avuto un’innegabile influenza su molte serie tv successive, che hanno beneficiato delle novità introdotte e del coraggio che la serie FX ha portato in televisione per la prima volta tredici anni fa.

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