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7 cold open delle Serie Tv che sono davvero, ma davvero, geniali

Nel mondo della serialità si definisce cold open qualsiasi inizio di una puntata nel quale, senza alcuna spiegazione, ci si ritrova in mezzo a una situazione già in corso, per la quale non ci viene dato alcun riferimento specifico. Solitamente questo tipo di scena d’apertura “a freddo” è molto comune nel mondo delle comedy e, soprattutto, delle sitcom, che spesso si aprono con scene brevi, divertentissime e quasi sempre auto-conclusive, che non hanno quasi mai un seguito durante la puntata. Serie tv come The Office, Brooklyn Nine-Nine e Parks and Recreation hanno fatto dei cold open un loro tratto distintivo, tanto che molte delle scene più memorabili di questi pilastri della comicità sono tratta proprio dalle introduzioni alle puntate, eppure non bisogna fare l’errore di considerare i cold open una prerogativa esclusiva delle comedy. Produzioni come Breaking Bad e Lost, veri e propri capisaldi della televisione drammatica, hanno presentato nel corso della loro messa in onda alcune delle scene d’apertura “a freddo” più geniali della storia della serialità, che pur completamente diverse per toni e funzione narrativa rispetto a quelle delle serie comiche sono altrettanto memorabilli.

Da Brooklyn Nine-Nine a Breaking Bad, ecco a voi 7 cold open delle serie tv che definire geniali è dire poco.

1) Brooklyn Nine-Nine – I Want It That Way (5×17)

Brooklyn Nine-Nine

Questa non è una classifica, ma se lo fosse la scena che apre la diciassettesima puntata della quinta stagione di Brooklyn Nine-Nine sarebbe decisamente al primo posto. Diventato virale in men che non si dica, in questo cold open vediamo il detective Jake Peralta tentare di individuare il colpevole di un omicidio in una maniera che appare poco ortodossa, ma perfettamente coerente con quella tendenza alla spettacolarizzazione che ormai sappiamo essere il tratto distintivo del protagonista di Brooklyn Nine-Nine. Osservare questi cinque possibili sospettati cantare il classico dei Backstreet Boys I Want It That Way, prima con reticenza e poi con una certa convinzione, guidati da un Jake Peralta che come sempre si lascia trasportare dalla situazione, è una delle esperienze più surreali e divertenti che possano capitare a uno spettare di serie tv e non è un caso se la clip che riproduce questa scena è diventata una delle più viste di sempre nella storia delle serie tv.

La genialità di questo cold open sta nel fatto che, sebbene i fan di Brooklyn Nine-Nine possano apprezzarlo a pieno perché conoscono bene Jake Peralta e tutte le sue assurde fissazioni, anche coloro che finiscono per puro caso a guardare la clip sui social non possono fare a meno di morire dal ridere e venire inesorabilmente attratti dallo splendido mondo dei poliziotti del novantanovesimo distretto.

2) The Office – Parkour (6×01)

The Office

Se nel caso di Brooklyn Nine-Nine è stato semplice selezionare il miglior cold open in assoluto, nonostante vi siano diverse scene d’apertura brillanti durante tutta la serie, in quello di The Office la situazione si complica. D’altra parte parliamo di una comedy che ha fatto della genialità delle sue introduzioni un marchio di fabbrica, regalandoci veri capolavori come l’esercitazione anti-incendio (5×13) o la presentazione del Jim asiatico (9×03), eppure, potendo scegliere uno soltanto, abbiamo optato per la scena con la quale si apre la sesta stagione di The Office.

In questo breve ed esilarante cold open vediamo Michael, Andy e Dwight alle prese con la moda del momento: il parkour. Travisando del tutto il funzionamento reale della disciplina e sovrastimando come sempre le loro effettive capacità, i membri di questo iconico trio di The Office si lanciano in un’esibizione straordinaria delle loro abilità atletiche, che intuiamo dal primo istante andrà a finire malissimo. Quel costante ripetere come un mantra ‘Parkour!’ dopo ogni ridicola prova da parte di uno dei tre, che suscita un’ilarità quasi istantanea, è diventato ormai una vera e propria base meme nota non soltanto per gli appassionati della serie, ma a chiunque frequenti i social media, testamento della genialità e della versatilità di una delle scene di apertura più riuscite nella storia della televisione comica.

3) The Newsroom – America is not the greatest country (1×01)

The Newsroom

La scena che apre The Newsroom, piccolo gioiello HBO che racconta il mondo del giornalismo televisivo statunitense, è forse la più potente e riuscita introduzione a una serie tv mai comparsa sul piccolo schermo. Ben diversa dai cold open esilaranti di Brooklyn Nine-Nine e The Office, lo splendido monologo pronunciato da Will McAvoy in The Newsroom è un’analisi pungente e di rara perspicacia su quanto falsa sia in realtà quella retorica tipicamente statunitense che continua a elogiare il modello politico e sociale degli USA come il migliore del mondo.

Scritto dallo sceneggiatore premio Oscar Aaron Sorkin, questo cold open è una delle disamine politiche più efficaci mai andate in onda in televisione, una scena di una potenza narrativa tale da costituire quasi un problema per The Newsroom, che pur rimanendo una produzione di livello assoluto non raggiungerà mai più una vetta tanto alto quanto quella toccata nella sua introduzione.

4) Breaking Bad – Say my name (5×07)

breaking bad
Breaking Bad (640×360)

Quando si parla di cold open è quasi istintivo pensare a quelle scene brevi ed esilaranti poste in apertura delle serie comedy, eppure alcuni degli esempi più geniali nella storia della televisione appartengono in realtà a serie di tutt’altro genere. Lo abbiamo già visto con The Newsroom, ma la vera conferma non può che arrivare da quel capolavoro assoluto di Breaking Bad e da quella che forse è la sua scena più iconica: il “Say my name” pronunciato da Walter White/Heisenberg all’inizio della settima puntata della quinta stagione.

A differenza di molte delle altre scene nominate, il cold open di Breaking Bad difficilmente può essere compreso in tutta la sua epica genialità da chi non ha visto la serie, perché non è né una gag divertente né un monologo appassionante, bensì è una scena carica di tensione, di sottesi, di non detti. Raccontare perché quel “Say my name” e quel “You’re goddam right ” finale sono così fondamentale all’interno di Breaking Bad è inutile e ridondante, perché la genialità della serie di Vince Gilligan sta proprio nel riuscire a delineare l’evoluzione psicologica dei suoi personaggi con poche battute perfette, che racchiudono in sé molto più di quanto qualcuno che non ha mai visto Breaking Bad potrebbe mai comprendere.

5) Parks and Recreation – Ron scopre l’esistenza dei cookies (4×09)

Parks and Recreation

Facciamo ritorno al mondo delle comedy e, ancora una volta, al mondo delle serie create da Michael Schur e/o Greg Daniels. Laddove ci sono Brooklyn Nine-Nine e The Office non può infatti mancare Parks and Recreation, che con i suoi cold open brevissimi ed esilaranti ci ha regalato alcune delle scene migliori nella sua storia. Come nel caso di The Office, anche per Parks and Recreation è stato difficile scegliere la scena d’apertura più geniale tra le centinaia andate in onda, ma alla fine abbiamo deciso che a volte il genio sta nell’immediatezza e cosa c’è di più immediato di Ron Swanson che muove guerra a Internet?

Poco più di un minuto e qualche decina di parole per una scena comica brillante, che vede il nostro eroe Ron Swanson intento a navigare su Internet salvo poi scoprire l’esistenza dei cookies e la pervasiva invasione della privacy operata dai sistemi di ricerca online. La sua reazione, che lo vede lanciare direttamente il computer nella spazzatura, è tanto anacronistica quanto stranamente catartica, nonché incredibilmente efficace e immediata nella sua resa.

6) Malcolm in the Middle – Chi vuole cinque dollari? (1×16)

Malcolm in the Middle

Ancora un cold open che vede protagonista Bryan Cranston, questa volta non nei panni di Walter White in Breaking Bad, bensì in quelli di Hal in Malcolm in the Middle. Quella che apre la puntata finale della prima stagione della comedy sulla famiglia del povero Malcolm è una scena brevissima, poco più di una ventina di secondi e uno scambio di battute, ma sufficienti per catturare a pieno l’essenza tragicomica della serie.

Il cold open vede Hal entrare di corsa in camera dei figli e sbattere la porta, mentre ancora prima di riprendere fiato lancia loro una proposta indecente: “Chi vuole cinque dollari per prendersi la colpa?”. Qualche urlo della madre Lois in sottofondo, una breve trattativa con i figli ed ecco che la scena si conclude con Hal che trascina Malcom di peso verso il suo triste destino, mentre gli ribadisce ancora una volta quanto sia una bravo figlio. Impossibile spiegare a parole quanto efficace riesca a essere questa scena nel racchiudere in pochi secondi tutta l’esilarante dinamica padre-figlio presentata di Malcolm in the Middle, grazie a un’immediatezza e un’universalità narrativa capaci di divertire chiunque, anche chi non ha mai visto la serie.

7) Lost – Man of Science, Man of Faith (2×01)

breaking bad
Lost (640×360)

Brillante, spiazzante e narrativamente ineccepibile, la scena d’apertura di Man of Science, Man of Faith rappresenta l’essenza e il testamento di Lost in tutta la sua complessità.

Considerata una delle scene migliori di Lost, nonché una delle aperture di stagione più riuscite nella storia della televisione, la sequenza che apre la seconda stagione della serie di Damon Lindelof è una vera opera d’arte. Straniante, aperta a una lettura multilivello e totalmente inaspettata per tutti coloro che si apprestano a lanciarsi sulla seconda stagione di Lost dopo il cliffhanger con cui si conclude quella precedente, la scena iniziale di Man of Science, Man of Faith è una testimonianza di tutta la grandezza e la forza innovativa della serie. Nella prima parte di questo cold open lungo più di tre minuti (dunque più di ogni altra scena presa in considerazione in precedenza, se si esclude quella di Breaking Bad) vediamo un uomo, che poi conosceremo come Desmond, svegliarsi e portare avanti una routine normalissima in uno spazio claustrofobico, tra ginnastica, musica e colazione. Tutto cambia quando l’uomo sente un rumore e, improvvisamente, i toni e i ritmi della narrazione cambiano, riportandoci presto laddove la fine della prima stagione di Lost ci aveva lasciato.

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