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10 famosi attori delle Serie Tv che sono stati in galera per davvero

Sembra davvero impossibile che alcuni di questi famosissimi attori siano stati condannati a diversi mesi di galera per spaccio, violenza sessuale, aggressione razziale e accoltellamento. Ci sono nomi davvero insospettabili e non manca neanche un ex criminale che si è riscattato anche grazie a Breaking Bad.

Scopriamoli tutti e indaghiamo le loro storie.

1) Christian Slater – Mr. Robot

Mr. Robot

Christian Slater è un attore straordinario che ha messo in mostra tutta la sua maestria recitativa nel capolavoro di Sam Esmail, Mr. Robot. Un ruolo estremamente complesso, giocato tutto sulla psicologia del personaggio e sulla sua ambiguità di fondo. Slater è riuscito a destreggiarsi nel ruolo di primo piano non sfigurando davanti alla prova mostruosa di Rami Malek ma fungendo da spalla ideale e dando vita a una delle migliori serie tv mai prodotte.

Se il presente è luminoso per l’attore, il passato ha visto momenti molto bui. Nel 1989 viene arrestato per guida in stato di ebrezza per poi essere condannato a dieci giorni di carcere. Ma non finisce, purtroppo, qui. Le sue disavventure continuano e si complicano quando nel 1994 viene trovato in possesso di un’arma mentre saliva su un aereo di linea cavandosela con tre giorni di servizi socialmente utili.

Ma il momento più basso lo raggiunge nel 1997 quando sotto prolungato effetto di stupefacenti (pare per due giorni filati), privo di sonno e fuori di sé, prende a pugni la sua ragazza, Michelle Jonas, e non si ferma neanche con l’intervento di un agente di polizia che subisce una sorte analoga. Nel sangue vengono trovate tracce di eroina e cocaina e il livello di alcol è alto.

La condanna è, giustamente, di quelle pesanti: tre mesi di carcere, che si riducono a cinquantanove giorni per buona condotta e un percorso riabilitativo in una struttura preposta. Ma Slater non vede ancora la luce: nel 2005 è accusato di aver palpato una donna e scampa la condanna solo per mancanza di prove. Da quel momento, però, la risalita fino alla meravigliosa prova recitativa in Mr. Robot che lo consacra al grande pubblico. Per lui, come per l’attore di Breaking Bad che analizzeremo tra poco, la recitazione è stata la salvezza.

2) Tim Allen – L’uomo di casa

L'uomo di casa

Ce lo siamo sempre immaginato come nella parte di Quell’uragano di papà o nell’Uomo di casa. Burbero e scorretto, palesemente repubblicano, ma dotato di un’ironia particolare e in fondo di una grande bontà di cuore. L’attore dietro la maschera, però, non è esattamente così, almeno non lo è sempre stato, attraversando momenti bassissimi e finendo coinvolto in una vicenda grottesca.

Due anni dopo aver ottenuto la laurea, nel 1978, Allen viene arrestato per traffico di sostanze stupefacenti (oltre 650 grammi di cocaina). Per sua sfortuna una legge appena entrata in vigore condannava all’ergastolo chiunque fosse trovato in possesso di più di 650 grammi di droga. Il destino per il giovane sembra segnato.

A questo punto, però, sceglie la strada giusta. Opta per collaborare facendo il nome di altri trafficanti. In questo modo il suo caso da statale passa a federale e la legge sull’ergastolo può essere aggirata. Grazie al suo aiuto si procede all’arresto di oltre venti persone e la sentenza per lui viene abbassata a sette anni che diventano poi due anni e quattro mesi di prigione.

A salvarlo da quell’esperienza è la sua incredibile dote di comico che gli fa guadagnare le simpatie dei compagni di cella e perfino delle guardie. “Quell’esperienza mi ha aiutato a crescere“, ha confermato l’attore. “All’epoca ero un adolescente che aveva dovuto imparare a fare da solo troppo in fretta dopo la morte del padre, ero arrabbiato col mondo“.

Dopo questa traumatica esperienza, però, la sua vita cambia. Decide di sfruttare il suo talento comico dando avvio così a una carriera che l’avrebbe reso uno dei comedian più famosi e pagati al mondo (qui la top ten dei più pagati).

3) Robert Downey Jr. – Ally McBeal

Breaking Bad

Il passato burracoscono di Robert Downey Jr. è noto, sebbene l’attore non ne parli frequentemente per ovvie ragioni. Sono tanti gli arresti a cui va incontro tra il 1996 e il 2001, sempre collegati alle sue dipendenze da cocaina, eroina e marijuana. Dipendenze che iniziano precocemente, addirittura alla tenera età di otto anni a causa del cattivo influsso paterno che avrebbe spinto il ragazzo a farne uso insieme a lui.

Passa così rapidamente da una condanna all’altra. Inizialmente semplice libertà vigilata, prolungata a ulteriori tre anni dopo essersi introdotto nella casa del vicino sotto l’effetto di stupefacenti. Quindi, obbligato a periodi test antidroga, sottrattosi a uno di questi controlli, finisce in galera per sei mesi nella contea di Los Angeles.

Le sue disavventure proseguono tra nuovi test antidroga non effettuati e una condanna a ben tre anni (poi ridotti a uno) che neanche il celebre avvocato Robert Shapiro, già difensore di O.J. Simpson, riesce a evitare. Continuano poi i problemi di dipendenza e si succedono le condanne alla libertà vigilata e l’obbligo alla riabilitazione in strutture dedicate. Questi problemi costano all’attore la parte in Ally McBeal e in alcuni film mettendo a rischio la sua carriera. Dal 2001, però, dopo l’ennesimo rehab finalmente la luce e una nuova vita di successi cinematografici.

4) Kiefer Sutherland – 24

24

La serie tv 24 l’ha consacrato come star internazionale in un ruolo da vero duro, patriottico ed eroico difensore della nazionale. Ma non molti sanno che le riprese di questo show di successo sono state messe a serio rischio dalle vicende legali che hanno visto come protagonista proprio Sutherland. Già condannato in passato per guida in stato di ebbrezza, Kiefer nel 2007 viene nuovamente fermato per lo stesso reato. La condanna pare inevitabile e l’interruzione dello show un rischio concreto.

Grazie, però, a un accordo tra l’accusa e gli avvocati dell’attore i quarantotto giorni della condanna (trenta per il reato, diciotto per la recidiva) vengono posticipati al momento della pausa natalizia della serie. Nessuna libertà vigilata per lui, ma una condanna effettiva alla prigione a cui è seguito l’obbligo di una riabilitazione per la sua dipendenza dall’alcol. La sua, come riferito successivamente da Sutherland stesso, è un’esperienza molto dura.

Le luci della prigione rimanevano sempre accese e non ci era permesso nemmeno mettere la testa sotto le lenzuola. Le telecamere nelle celle ci controllavano h24.

Ma non tutti i mali vengono per nuocere: dalla galera l’attore è uscito con una dipendenza in meno (quella del fumo) e con più sicurezza nella possibilità di tenere a bada il suo problema di alcol. Una svolta che condivide con l’attore di Breaking Bad che analizzeremo nel prossimo punto.

5) Danny Trejo – Breaking Bad

Breaking Bad

Il passato di Danny Trejo, il Tortuga di Breaking Bad, è tra i più tremendi di sempre. Una vita fa, prima che Sons of Anarchy e Breaking Bad lo consacrassero alla fama, Trejo era invischiato in giri loschi ed era vittima di pesantissimi problemi di droga. Tanti gli arresti fin da giovanissimo quando la dipendenza dall’eroina sembrava averlo condannato alla rovina. Ma durante la sua ultima detenzione, quella nel carcere di San Quintino, le cose iniziano clamorosamente a cambiare.

Grazie a uno specifico programma di recupero e un percorso riabilitativo che dovrebbe sempre essere alla base di ogni condanna, Trejo inizia a distinguersi positivamente. Diventa un grande campione di boxe, una vera leggenda del carcere. Fortuna vuole che lì si trovi anche un agente del mondo dello spettacolo: quel volto consumato e vissuto e quella personalità straordinaria lo colpiscono talmente che si adopera immediatamente per trovargli un ruolo da attore.

Inizia così la parabola ascendente di Danny che dall’esordio in A 30 secondi dalla fine viene notato da Vince Gilligan che lo seleziona per l’iconico ruolo di Tortuga in Breaking Bad. È la vera svolta: la sua recitazione e la forte presenza scenica conquistano tutti nonostante appaia per soli due episodi. E così non passa molto perché Kurt Sutter lo contatti per offrirgli un’importante parte in una serie che ha in mente da tempo: Sons of Anarchy.

Se volete approfondire la storia di Trejo e l’approdo in Breaking Bad oltre a scoprire altri attori che sono diventate star per caso vi consigliamo questo articolo.

6) Sean Penn – The First

The First

Sean Penn è un attore a tutto tondo capace di interpretare i ruoli più disparati con un’eleganza e camaleontismo fuori dal comune. Nel mondo seriale alcuni lo ricorderanno per la fugace apparizione in Friends ma il vero confronto con il piccolo schermo l’attore lo ha nel 2018 con The First, serie che mette in scena la prima missione umana su Marte. Non un successo assoluto, nonostante la consueta alta prestazione di Penn: la serie è stata cancellata dopo la prima stagione.

Fuori dal set l’attore ha imparato nel tempo a gestire la sua sempre crescente popolarità, anche grazie ad alcuni trascorsi non proprio edificanti. Nel 1985 Penn aveva all’attivo già sei comparse in film e aveva iniziato ad attirare l’attenzione dei media anche e soprattutto a seguito del discusso matrimonio con Madonna. All’epoca aveva appena venticinque anni e tanta inesperienza. E così non passò molto prima che partisse per la tangente.

Le violente reazioni contro una stampa troppo pressante si fanno sempre più frequenti fino all’aggressione a un fotografo su di un set fotografico. La condanna è dura: sessanta giorni di carcere (che diventeranno poi trentatrè). Nel 1987 si distingue in negativo anche per una possibile violenza domestica ai danni di Madonna che, però, decide di ritirare la denuncia. Due anni dopo è il loro divorzio. Da quel momento, nonostante tante relazioni fallimentari, Sean Penn non sale più alla ribalta per fatti negativi e quell’esperienza in carcere rimane un ricordo lontano.

7) Bill Cosby – I Robinson

Cosby

Non sempre c’è spazio per la redenzione come per Danny Trejo con Breaking Bad. Quello di Cosby è un caso che ha fatto scuola: la prima condanna penale nell’ambito del #MeToo. Le accuse erano state pesantissime e vale la pena riportarle brevemente: già nel 2004 iniziano le prime accuse di violenze sessuale avanzate da alcune donne ai danni dell’attore. Tra di loro Andrea Constand, che dopo un primo processo andato a vuoto trascina di nuovo in aula Cosby grazie anche all’appoggio di numerose altre testimonianze.

Le modalità sono analoghe e i racconti non divergono sostanzialmente: dopo averle attirate in casa, Cosby avrebbe drogato le sue vittime con sonniferi e abusato di loro. Finalmente, nel 2018 la condanna: colpevole. E a nulla valgono attenuanti come l’età avanzata (ottantuno anni all’epoca) e la salute precaria.

Oltre alla risonanza mediatica che l’evento ha avuto, la sentenza è stato un grande successo per il movimento MeToo e in generale uno spiraglio di luce per gli abusi perpetrati nel mondo dello spettacolo. Non a caso sono molte le confessioni che sono seguite, incoraggiate da una giustizia finalmente efficace e dalla forza di chi, prima di tutti, ha denunciato e lottato perché la verità venisse alla luce.

8) Dustin Diamond – Bayside School

Diamond

Chi ha vissuto l’infanzia agli inizi degli anni ’90 ricorderà Dustin Diamond nella serie Bayside School, nel ruolo di Screech, ragazzo studioso, goffo e distratto. Ma quei tempi sono finiti da tempo per l’attore che nel 2014, dopo un proseguo di carriera non propriamente esaltante, è stato arrestato in seguito a una rissa avvenuta la notte di Natale in un bar del Wisconsin.

Si trovava nel locale insieme alla sua ragazza quando gli animi si sono scaldati: stando a quanto riferisce Diamond, un uomo avrebbe molestato la donna chiedendole di scattare una foto in strada. L’attore ha quindi pensato bene di tirare fuori un coltello colpendolo sotto la spalla. Dopo l’intervento della polizia ha provato a giustificarsi dicendo che si trattava di una penna ma le telecamere del locale lo hanno incastrato.

Risultato: quattro mesi di carcere poi commutati a tre per buona condotta e per il suo lavoro come addetto alle pulizie nel carcere. Ma Diamond nel 2016 ci ricasca, violando la libertà vigilata e tornando quindi nuovamente in carcere. Dopo Bayside School l’attore, pur dotato di evidente talento, si era guadagnato solo alcune apparizioni sparse in film, serie e programmi televisivi. Fino a raggiungere il punto più basso della carriera prendendo parte a un film pornografico parodia di Bayside School.

9) Mark Wahlberg

Breaking Bad

Molti di noi ricordano Mark Wahlberg per l’iconico film di Martin Scorsese, The Departed, che fruttò all’attore anche una nomination agli Oscar per la parte del sergente Dignam. Ma la sua filmografia è davvero vasta e le sue doti recitative lo hanno reso attore prediletto di numerosi registi, su tutti Shyamalan che lo sceglie per E venne il giorno, e Peter Jackson in Amabili resti. In tv, a parte qualche apparizione sparsa, è stato protagonista per dieci stagioni e novantacinque episodi di Wahlburgers, reality show che segue la quotidianità del ristorante dei tre fratelli Wahlberg (tra cui anche Mark). È stato oltretutto produttore in Entourage, serie che ripercorre i suoi inizi nella recitazione.

Ma prima di una carriera di successi, Mark ha attraversato momenti molto difficili e si è distinto in negativo, soprattutto nella giovinezza. Prima di diventare attore attraversa un’infanzia decisamente complicata, aggravata dalle precarietà economiche e dal divorzio dei suoi genitori. Si fa notare per uso di stupefacenti e furtarelli sparsi in un crescendo che lo conduce fino al punto più basso della sua esistenza.

Ha quindici anni quando insieme ad alcuni amici si rende protagonista di episodi razzisti ai danni di alcuni bambini afroamericani, reiterati nel tempo: allestisce una vera e propria gang che rivolge epiteti offensivi, insegue e colpisce con pietre le incolpevoli vittime. Diversi sono gli episodi xenofobi che seguono ma nessuno gli costa pene severe. Nel frattempo, abbandonata la scuola, continua nei suoi furti e nello spaccio.

Proprio in occasione di una tentata rapina, picchia crudelmente un vietnamita e stavolta non c’è via d’uscita: sconta quarantacinque giorni in prigione. La pena, però, sembra non riuscire a tenerlo fuori dai guai. Il fratello Donnie, che nel frattempo aveva raggiunto un discreto successo in campo musicale, tenta di coinvolgerlo nella sua attività. Mark si distinguerà ottenendo ampia visibilità grazie alla sua fortissima presenza scenica e producendo alcuni brani di buon seguito.

Ma, come dicevamo, continuano i problemi con nuove accuse di razzismo e omofobia che lo costringono ad abbandonare la musica e il suo lavoro come modello di un noto brand di abiti. Inizia, così, però la svolta: si avvicina alla recitazione comprendendo quanto il suo carisma e capacità di immedesimazione possa dare alla settima arte. Si fa notare in Boogie Nights e inizia a collaborare fin da subito con registi del calibro di Tim Burton e attori come George Clooney. Da quel momento non si ferma più relegando al passato i suoi più controversi comportamenti.

10) Lori Loughlin

90210

È notizia di pochi mesi fa la condanna a due mesi di reclusione per l’attrice Lori Loughlin, resa famosa per la partecipazione al teen drama 90210, quarta serie dell’universo di Beverly Hills 90210. Loughlin è nota anche come co-creatrice, produttrice e attrice in Summerland. Ora, però, è passata alla ribalta per eventi molto meno edificanti. Nel 2019 viene alla luce un’indagine che rivela come diverse star avrebbero favorito l’accesso a prestigiose università per i loro figli supportate da un mediatore, Rick Singer, che si sarebbe impegnato a facilitare i test di accesso.

Nell’indagine è rimasta coinvolta anche Felicity Huffman, ben nota a noi serializzati per Desperate Housewives. Se per quest’ultima, però, il processo andato in scena lo scorso agosto ha portato a una condanna soft (11 giorni), ben più severa è stata quella per la Loughlin. Per lei ha pesato il fatto di essersi sempre dichiarata innocente e di aver fatto retromarcia solo davanti alla prospettiva di quarant’anni di galera. A fine ottobre sono iniziati i suoi mesi di reclusione a cui seguirà la libertà vigilata.

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