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7 Serie Tv che che hanno inspiegabilmente vinto pochissimi premi (o addirittura nessuno)

Certo, lo sappiamo bene: non è il premio a rendere una serie tv più o meno bella. Nella storia di queste premiazioni abbiamo infatti assistito sia alla celebrazione di grandi serie tv come premiazioni che ci hanno convinto di meno, passando per altre che hanno suscitato scandali. Quel che è certo è però che parecchie serie tv di indubbio valore e di grande qualità non hanno ricevuto il corretto grado di riconoscimento che avrebbero meritato in quelle che, ad oggi, sono le più importanti e prestigiose premiazioni in ambito televisivo. Pensare per esempio che serie come Better Call Saul e Peaky Blinders, nel corso della loro pluriennale storia, non sono mai riusciti a vincere un Emmy Award o un Golden Globes, ci risulta davvero assurdo, a tratti incomprensibile. Perché questi colossi della serialità sono stati così tanto emarginati e snobbati nel corso delle principali premiazioni? Merito dei loro rivali o di forze avverse?

Anche se la mancata vittoria di questi premi non va a intaccare i fantastici ricordi legati a queste pazzesche serie tv, ripercorriamo oggi la storia di alcune sfortunate “perenni perdenti” che sicuramente avrebbero meritato un maggior apprezzamento da parte della critica.

Da Better Call Saul a Hannibal passando per Peaky Blinders, ecco a voi 7 serie tv che hanno inspiegabilmente vinto pochissimi premi (o addirittura nessuno). Buona lettura!

The Leftovers

Nata dalla geniale penna di Damon Lindelof, già uno dei principali autori di Lost e che in seguito avrebbe sfornato quel gioiellino di Watchmen, The Leftovers è una serie struggente e profondissima che ha saputo farsi apprezzare in toto da pubblico e critica. I misteri che ammantano la serie infatti si compenetrano al meglio con storie emozionanti e capaci di colpire nel segno grazie anche a fenomenali interpretazioni da parte dei suoi protagonisti. Ma, come potrete intuire, tra tutti questi pregi c’è un grosso “ma“, perché nel corso della sua storia questa serie fenomenale ha trovato ben poco terreno fertile su cui crescere durante le principali premiazioni a tema serie tv. Nessuna nomination agli Emmy e ai Golden Globes, né per quanto riguarda il lato tecnico e di scrittura, sia per quanto riguarda le performance degli attori coinvolti. L’unico premio di rilievo che la serie è riuscita a collezionare nel corso delle sue tre stagioni è il premio come Miglior attrice in una serie drammatica a Carrie Coon (Nora Durst) ai Critics’ Choice Television Awards del 2016.

Una vera miseria se si pensa all’incredibile qualità della serie.

Better Call Saul

Better Call Saul (640x360)
Better Call Saul (640×360)

Ma arriviamo a quello che, soprattutto in questo periodo, a ridosso dalla chiusura della sua ultima ed eccelsa stagione, è il vero elefante nella stanza, Better Call Saul.

Pur essendo infatti considerata da molti come una tra le migliori serie tv mai prodotte, Better Call Saul è stata per anni e anni snobbata da candidature e premiazioni o fregata all’ultimo minuto dalla vittoria di serie tv rivali. Noi, dal canto nostro, fatichiamo tutt’ora a darci una vera spiegazione al riguardo. Certo, siamo sicuri che le serie premiate al suo posto nel corso di tutti questi anni avevano il loro perché, ma pensare che su un totale di 43 candidature agli Emmy (e 4 ai Golden Globes), la serie di Vince Gilligan abbia maturato zero vittorie ci ha lasciati davvero esterrefatti e contrariati. Com’è possibile che l’impeccabile sceneggiatura di Better Call Saul e le incredibili interpretazioni di Bob Odenkirk, Rhea Seehorn (probabilmente la più sottovalutata e bistrattata alle premiazioni) e degli altri membri del cast non siano state celebrate a dovere?

Con questo non vogliamo dire che Better Call Saul non abbia vinto mai nessun premio: la serie ha infatti trionfato i più occasioni agli American Film Institute Awards, ai Critics’ Choice Television Awards, ai Saturn Awards (premio assegnato dall’Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films alle migliori opere di fantascienza, fantasy e horror) e ad altre premiazioni considerato generalmente minori, ma se pensiamo che su un totale di 206 candidature, la serie ha ottenuto in totale solamente 32 vittorie (15%), non possiamo fare altro che sentirci scettici e amareggiati.

The Good Place

The Good Place
The Good Place (640×360)

Una delle comedy più geniali e originali di sempre, eppure ancora troppo poco conosciuta e apprezzata per i nostri gusti. La serie tv che vede i suoi protagonisti alla presa con le avventure in un aldilà mai visto prima, tra divertimento, filosofia e grandi riflessioni esistenziali, non si è infatti vista premiare quanto avrebbe probabilmente meritato. Pur avendo ricevuto ben quattordici volte una nomination agli Emmy Awards, sia come miglior serie commedia che per le interpretazioni dei suoi protagonisti, The Good Place non è riuscita a racimolare nemmeno una vittoria. Lo stesso si può dire dei Golden Globes. Quello che forse è il premio più prestigioso vinto dalla serie furono infatti il premio Critics’ Choice Television Awards per la migliore interpretazione maschile in una serie comedy nel 2018 a Ted Danson (Michael) e il People’s Choice Awards per la migliore star comica del 2019 a Kristen Bell (Eleanor).

Solo 14 vittorie su un totale di 81 nomination: davvero troppo poco!

Hannibal

Hannibal (640×360)

Forse potreste stupirvi, ma dovete sapere che Hannibal, serie NBC incentrata sull’omonimo personaggio nato dalla penna di Thomas Harris, pur essendo apprezzata quasi all’unanimità da pubblico e critica alle sue spalle non ha un gran passato di celebrazioni e di premiazioni. Nonostante le magnetiche performance di Mads Mikkelsen (Hannibal Lecter) e l’altissima qualità nella scrittura degli episodi e nella capacità di costruire tensione, Hannibal infatti non è mai stata premiata né agli Emmy Awards né ai Golden Globes o ad altre manifestazioni a tema serie tv se non in alcuni casi: dobbiamo a questo proposito citare le varie premiazioni ai Saturn Awards che hanno fatto risaltare le interpretazioni di Mads Mikkelsen, Laurence Fishburne, Gillian Anderson e Richard Armitage.

Fringe

Better Call Saul
Fringe (640×360)

Ma parliamo ora di una serie che non riusciamo proprio a scordare e che rimarrà sempre nel nostro cuore: Fringe, serie tv che a suo tempo rivoluzionò il modo di portare la fantascienza in tv e che ha saputo emozionarci come pochi altri prodotti. Ebbene, sappiate che nel corso delle sue complesse cinque stagioni la serie fu parecchio snobbata dalle principali manifestazioni di celebrazione delle serie tv: nessuna nomination ai Golden Globes e agli Emmy Awards, nessuna vittoria ai Satellite: le uniche soddisfazioni che Fringe riuscì a portarsi a casa sono alcune vittorie ai Saturn Awards che premiarono la serie in toto, ma soprattutto le interpretazioni di Anna Torv e John Noble. Altre vittorie riguardavano invece il comparto tecnico della serie, dal sonoro agli effetti speciali. Nonostante ciò, ci sentiamo sicuri nell’affermare che sicuramente la serie avrebbe meritato più apprezzamento di quello ottenuto.

Peaky Blinders

Better Call Saul
Peaky Blinders (640×360)

Ma passiamo ora a parlare di Peaky Blinders, una serie tv che ha trovato più fortuna nelle premiazioni della madrepatria piuttosto che oltreoceano.

La serie tv incentrata sulla storia dell’omonima gang attiva in quel di Birmingham tra gli anni ’20 e ’30 del ‘900 è sicuramente uno dei prodotti di maggior richiamo degli ultimi anni, in grado di veicolare la propria estetica e di attirare su di sé sempre più pubblico. Un vero successo: eppure, Peaky Blinders non è la serie pluripremiata che tutti crederemmo. Pur essendo stata premiata parecchio ai BAFTA dedicati alle categorie tecniche e presso altre manifestazioni britanniche e irlandesi, la serie BBC ha da sempre faticato a farsi notare in America, patria delle più prestigiose premiazioni internazionali. Un vero peccato se si pensa all’ottima scrittura della serie e, soprattutto alle meravigliose interpretazioni fornite dal suo cast, uno fra tutti Cillian Murphy, che in Peaky Blinders veste il ruolo dello scaltro e tormentato Tommy Shelby, a capo dell’impero criminale della sua famiglia.

Sons of Anarchy

Sons of Anarchy (640×360)

Ma arriviamo ora a parlare di una tra le serie tv più amate e ricordate dai fan anche a quasi dieci anni di distanza dal suo finale: Sons of Anarchy, serie tv drama incentrata sulle vicende di Jax Teller e i SAMCRO, gruppo di motociclisti che, tra traffici illegali, si occupa di mantenere la tranquillità nella piccola cittadina di Charming. Ebbene, Sons of Anarchy non ha avuto una grande storia di premiazioni alle sue spalle: pensate che su sette stagioni totali, sono state solo quattro le premiazioni degne di nota. Tra queste, sicuramente la più prestigiosa è quella del Golden Globe 2011 per la Miglior attrice in una serie drammatica assegnato a Katey Sagal, che nella serie interpreta la spietata Gemma Teller. Davvero poco rispetto a quanto la serie avrebbe meritato di ottenere.