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9 Serie Tv cancellate prematuramente

6) ” Perception” ( 2012-2015)

TRE STAGIONI, ripeto: TRE STAGIONI.

serie tv: perception

Cancellare una serie tv dopo così tanto tempo deve diventare illegale.
Con così tanto tempo gli spettatori non solo si affezionano ai personaggi ma hanno anche aspettato tre lunghi anni per veder concluse le tribolazioni personali del protagonista. Che nervi.
Il protagonista è Daniel Pierce, un neuropsichiatra schizofrenico che insegna all’università, collabora con l’FBI e convive con le allucinazioni causate dalla sua malattia.
La serie lega i crimini da risolvere insieme agli sviluppi della malattia e alla relazione di amore/amicizia tra il protagonista e Moretti, l’agente dell’FBI con la quale lavora.
La trama era molto originale, fondeva insieme divertimento e malinconia, come ai suoi tempi aveva fatto “Scrubs”, ottime musiche e ad ogni fine puntata una bella morale.
Ottimo così per due stagioni. Alla terza è iniziata la caduta libera.
Puntate lentissime e noiose, casi scontati e risolvibili dopo i primi 5 minuti, insomma una vera schifezza. Hanno perso l’occasione di riscattarsi con il finale di stagione che è stato un fallimento da tutti i punti di vista. Nessun happy ending per il nostro protagonista, né in amore, né nel campo lavorativo, né con la sua malattia. Sinceramente nessuno poteva pensare che ad un telespettatore medio potesse far piacere una cosa del genere.
Delusione.

5) “Underemployed – Generazione in saldo” (2013)

Quando ho iniziato a guardare questa serie tv credevo fermamente che mi sarei ritrovata davanti ad una nuova versione per i nostalgici di “Skins”. Mai e poi mai avrei pensato che i drammi giovanili della mia generazione venissero raccontati con così tanta spontaneità e naturalezza.

serie tv: underemployment

“Underemployed” è vero e sincero, non usa filtri sulle schifezze che i giovani d’oggi si trovano ad affrontare ponendosi davanti ad un mondo lavorativo in crisi.
Qualche sogno si avvera, molti si infrangono, altri devono essere ridimensionati.
Tutto è reale, non è la solita serie da preadolescenti in crisi creata da MTV, ma qualcosa di molto più profondo, adatto ad una fascia di pubblico più adulto.
Forse proprio per questo motivo ha avuto così poco successo: molti non vogliono vedere i proprio fallimenti rispecchiati in tv.
Un vero peccato perché la storia resta totalmente in sospeso, e avrei davvero voluto vederla conclusa.
Comunque continuo a sperarci.

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