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10 Serie Tv in cui l’ambientazione ha fatto la differenza

Twin Peaks

Twin Peaks

Twin Peaks è diversa.
Una piccola (fittizia) cittadina montana la cui limpida trasparenza e genuinità risiede tanto nel numero di abitanti che la compongono, quanto nel nome stesso quasi autoesplicativo.
È proprio tra quei picchi gemelli che prende forma la dissonanza: l’antinomia del bene che è dimora della Loggia del male.
Tutto nell’ambientazione di Twin Peaks ha un odore che può essere guardato, e dei colori che possono essere annusati, come a creare quell’affabile anticamera di uno spazio infernale.
La cittadina di Twin Peaks è la “meditazione trascendentale” fatta mezzo visivo, quella che lo stesso David Lynch professa con gradevole convinzione; la metafora della ricerca di conoscenza.
Quella nascosta, in questo caso, sotto la fitta chioma degli alti Douglas First.

 

Wayward Pines
Wayward Pines

L’ambientazione e il contesto di Wayward Pines sono esplicitamente celebrativi.
L’autore della trilogia di romanzi da cui è tratta la serie, Blake Crouch, ha sempre apertamente espresso di essersi ispirato a Twin Peaks nella descrizione della sua location, motivo in più per cui la piccola cittadina dell’Idaho è quasi considerabile il simulacro di ciò che la serie degli anni novanta ha rappresentato per il mondo seriale.
Il potere evocativo della lugubre Wayward Pines deve molto ai criteri di caratterizzazione del suo predecessore.
L’importanza del contesto nella serie non è solo di carattere celebrativo: per ciò che la cittadina si rivelerà essere realmente nel prosieguo della storia, l’ambientazione fungerà da innesto funzionale alla trama, e l’inquietante clima di proibizione che aleggia sul paese troverà una spiazzante spiegazione.

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