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J.D. ti fa venire voglia di essere J.D.

J.D.
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I sogni ci rendono umani.
Salvano e fanno rinascere, come fossero nuove vite, sempre così originali e bellissime.

La prima volta che vedi Scrubs non puoi fare a meno di notare le due dimensioni su cui gioca la trama. Una è quella reale, a cui tutti i personaggi fanno riferimento. L’altra è propria di J.D. È una storia narrata con la voce del protagonista, descrive e racconta ogni singolo istante della sua vita, trasformando anche la cosa più seria e grave in una sorta di insegnamento che nel tempo J.D ricorderà e rimetterà in scena in uno dei suoi sogni a occhi aperti.

Entrare nel mondo di Scrubs e di conseguenza nella mente del protagonista permette a chiunque di sperimentare la dinamica del sogno. Non una banale e tradizionale realtà fantastica e illusoria, ma una vera e propria dimensione della realtà. Un universo parallelo che da J.D passa davanti agli occhi di ognuno di noi.

È questa una delle grandi novità di Scrubs, basta empatizzare con i personaggi per essere parte della loro storia. J.D. non fa altro che raccontarsi, introducendo lo spettatore, e chiunque sia curioso di entrare negli intrecci della sua vita, nel suo mondo geniale e anche un po’ nerd.

Scrubs

Grazie a questo dualismo tra i due piani di realtà, riusciamo a vedere la vita di ogni comparsa sotto una luce diversa, magari più bella, o magari semplicemente più umana e realistica. Non è difficile da qui arrivare a percepire anche se stessi come dei sognatori. In effetti J.D è solo l’estrema rappresentazione di ognuno di noi, prende in considerazione la goffagine e l’aspettativa.

Non è lontano da noi, e questa è un’ulteriore conferma del personaggio fatto su misura per ogni tipo di personalità, sorprende tutti e si adegua a ogni carattere.

Nel panorama seriale recente sempre più serie tendono a concentrarsi sull’aspetto umano, lasciando impalcature e caratterizzazioni dei personaggi troppo lontane dalla realtà, per evidenziare sempre di più la semplicità dell’essere umano, con le sue paure e i suoi punti di forza. Scrubs ha deciso di fare tutto questo molto tempo fa, dando spazio al personaggio che noi adesso guardiamo con affetto e devozione. È come se fosse uno di noi e allo stesso tempo un ragazzo che non potremmo mai essere. Ed è l’estremizzazione del suo personaggio che ci rende così vicini eppure così distanti. Al punto giusto da essere perfetti osservatori della sua vita pur rimanendo con i piedi per terra vivendo la nostra. Influenzandola anche un po’ con gli insegnamenti di J.D.

turk scrubs donald faison

Appare quasi strano come un personaggio così fuori dal comune possa renderci consapevoli e terribilmente affascinati dal suo modo di concepire il mondo. Eppure non può esserci reazione differente, ci fa piangere con il sorriso e in un’impresa del genere in pochi protagonisti riescono, dal canto suo lui è l’uomo perfetto per la sua vita imperfetta, proprio come noi siamo perfetti per le nostre vite imperfette.

E a volte ritrovarsi a sognare a occhi aperti è così spontaneo che quasi fa paura. Alcune volte diventa un’ancora di salvezza, una conferma del fatto che siamo ancora capaci di poter aspirare a tanto e di poterci riuscire in fin dei conti.

J.D ha fatto in modo che ci sentissimo capaci di sognare, di farlo con eleganza e di non vergognarci. D’altronde è normale dissociarsi quando si è tristi o quando si è così felici da non poter resistere. Lui è un maestro, la sua lezione è stata insegnarci a prendere le cose con filosofia, e se proprio ci è impossibile, a fare in modo di poter andare avanti. Sulla nostra strada, e perché no, con i nostri sogni.

scrubs jd cox

È bastata davvero una sola puntata per farci riconoscere questo personaggio come fuori da ogni schema e fuori da ogni logica. Ci siamo identificati in lui così tante volte da quella puntata che ormai sembra essere parte di una realtà parallela a cui ci rivolgiamo ogni tanto, quando ne abbiamo bisogno.

J.D è J.D, non può essere chiunque, può essere solo lui. Noi con il tempo siamo diventati spettatori e attori della sua trama, così come lui lo è diventato della nostra.

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