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Che effetto fa vedere Roswell nel 2023?

Sono passati più di 20 anni da quando abbiamo visto Roswell per la prima volta, uno dei primi teen drama con protagonisti degli alieni in incognito a Roswell, nel New Mexico. La prima stagione non aveva riscontrato abbastanza successo, gli ascolti erano bassi, tanto che la serie tv venne cancellata da Warner Bros, ma un numeroso gruppo di fan ha richiesto a gran voce che la storia dei fratelli alieni continuasse e adesso possiamo dire che dal 1999 al 2002 in tv non mancava mai la visione di Roswell. La serie tv di fantascienza continuò poi con il reboot Roswell, New Mexico iniziato nel 2019 e conclusosi di recente dopo 4 stagioni.

Il reboot riesce a tenere testa alla serie originale Roswell, modernizzando e attualizzando la fantascienza e le conoscenze (pseudo)scientifiche, ma tenendo sempre presente la storia, forse vera forse no, che avvolse la cittadina di Roswell nella realtà. 

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Roswell (640×360)

Roswell: la storia vera

Il caso Roswell è stato un grandissimo caso mediatico nel folklore americano che ha ispirato registi e scrittori per nuove storie di fantascienza. Tra queste ovviamente ovviamente la serie tv Roswell, che è ambientata negli anni ‘90 invece che ai tempi del famoso atterraggio alieno del 1947, che aveva sconvolto l’America e avviato l’inizio di un complotto: l’invasione aliena era reale, gli alieni erano atterrati sul pianeta Terra. La serie tv Roswell a sua volta è ispirata alla serie di romanzi Roswell High di Melinda Metz.

Perché oggi vediamo ancora Roswell?

Guardare Roswell nel 1999 deve essere stata un’esperienza totalmente diversa dal vederla adesso, nel 2023. Io non ero ancora nata quando la serie tv veniva trasmessa per la prima volta in assoluto, ma ricordo quando qualche anno fa ho recuperato la serie con protagonisti Liz Parker, Max e Isabel Evans e mi è subito piaciuta la dinamica che si prospettava: due ragazzini alieni in città che si nascondono tra gli altri studenti della scuola mentre cercano di sviare lo sceriffo dalle ricerche sulla loro vera identità. Il tutto condensato da una dose di drammi tipici anni 2000, solo con un po’ più di fantascienza.

Serie Tv
Roswell (640×360)

A differenza del reboot del 2019, che è ricco di informazioni scientifiche (più o meno plausibili) e ha un’impronta molto più tecnica e da “laboratorio”, la serie tv originale Roswell ha usato la presenza “aliena”, i fratelli Evans, come stratagemma narrativo per la realizzazione di un teen drama più originale e allo stesso tempo sulla stessa linea d’onda di altre serie tv che stavano arrivando in quel periodo, come Buffy L’Ammazzavampiri e Dawson’s Creek

Forse era proprio questo candore di familiarità a conquistare e rendere piacevole la visione di Roswell allora e anche oggi, quando nonostante il peso dell’età e i clichè più volte visti, ci piace ancora tornare sempre “a casa” anche se quella è una casa aliena, metaforicamente parlando e non, dove a fare da portanti non erano tanto le nozioni scientifiche, a cui difficilmente si crede, ma piuttosto le emozioni e i sentimenti che andavano oltre l’essere umano o l’essere un alieno. 

Se si guarda la serie tv con l’occhio del politicamente corretto, si potrebbe vedere Roswell come una lotta di classe: i privilegiati cercano di allontanare i reietti, gli sconosciuti mentre questi si nascondono dalle forze dell’ordine. A dare poi il tono più avvincente è la ragazza privilegiata che si innamora del reietto, dell’alieno.

E ancora oggi queste sono dinamiche che interessano e attirano pubblico: ci piace vedere storie d’amore sfortunate, qualcuno direbbe sfortunate e senza speranza, ma i protagonisti hanno sempre una chimica pazzesca che non lascia altro da fare: che sia nel 1999 o nel 2023, noi spettatori faremo sempre il tifo per il coronamento d’amore di quelle coppie che non possono fare altro che entrare immediatamente nei nostri cuori.

È innegabile che oggi la serie tv degli alieni-adolescenti godrebbe di una maggiore cura dei dettagli: lo abbiamo visto con il suo recente sequel remake, disponibile su Prime Video, che presta molta più attenzione a dare spiegazioni scientifiche e plausibili a fronte dell’invasione aliena. Ma se la serie del 1999 risulta ancora la migliore rispetto a quella di 19 anni dopo un motivo ci sarà: poco importa che si creda o meno alla presenza degli alieni, ci interessa sapere come andrà avanti la storia di Max, Liz e Isabel. Riusciranno a proteggersi e salvarsi da scienziati folli e assetati di fama? Ma soprattutto, i sentimenti degli alieni, simili a quelli umani, saranno sufficienti per fargli ottenere la possibilità di vivere in pace sul nuovo pianeta dove sono atterrati?

Una delle coppie più belle delle serie tv

A dire che una delle migliori coppie delle serie tv sia quella principale di Roswell non sono solo io, ma un grande numero di fan di primo ordine. La coppia in questione è quella tra Max e Liz, lui alieno e lei umana, che nonostante le mille differenze e altrettanti ostacoli alla loro relazione trovavano sempre un modo per amarsi, un modo tutto loro.

Sembravano una versione di Romeo e Giulietta più moderna e anche più sentimentale, e anche loro soffrono di un finale agrodolce. 

Roswell (640x360)
Max e Liz (640×360)

Già dalla prima stagione i due avevano fatto faville e i primi spettatori della serie tv hanno chiesto la ripresa di Roswell dopo la cancellazione inviando alla Warner Bros delle bottiglie di tabasco con il messaggio: Roswell is hot. Un messaggio con un duplice significato: hot si riferisce sia al tabasco che è l’ingrediente preferito dagli alieni nella serie tv, ma anche e soprattutto al fatto che la serie, e la loro storyline in particolare, era intrigante ed eccitante.

Se oggi guardiamo ancora Roswell, non è tanto perché ci interessa del complotto alieno del 1947, probabilmente nel 1999 erano già in pochi a curarsi ancora di quell’incidente – che comunque continua a farsi sentire – ma lo facciamo per non perderci i Romeo e Giulietta dello spazio che non ci hanno mai insegnato nulla di ufologia ma si sono presi il tempo di tre stagioni per impartirci lezioni sui sentimenti e i comportamenti umani. E a insegnarcelo sono stati proprio degli alieni.

Oggi guardare Roswell è come guardare la serie tv madre di un’altra serie tv: Stranger Things. Ripensandoci, le due storyline hanno molti punti in comune: l’esasperazione della scienza è arrivata in città, prima era un ragazzo alieno, oggi è una ragazzina con dei poteri sovraumani, entrambi cercano di adattarsi e trovare il proprio posto in un mondo che si appresta ad essere la loro nuova casa, non senza incontrare avversità di ogni tipo. La seconda ha preso gli aspetti migliori della prima ed è diventata una delle serie tv di punta degli ultimi anni, esattamente come lo era Roswell nei primi anni 2000.

Roswell: ma quanto era bella?