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Si è conclusa ieri una serie che ci ha intrattenuto e fatto divertire per tanti lunedì (leggi qui perché è una delle migliori comedy italiane degli ultimi anni). L’ultima scena ci ha fatto credere che questa non sarà l’ultima volta che abbiamo visto i nostri amati protagonisti, avendo lasciato intendere che esiste la possibilità che sia realizzata una terza stagione di Romolo + GiulyLa guerra mondiale italiana.

Ma intanto soffermiamoci sul finale della serie che è stato esilarante e smielato proprio come ce lo aspettavamo.

Romolo e Giangi sono entrati nel palazzo del potere decisi a uccidere i due tiranni che si erano spartiti l’Italia ma sono stati ben presto scoperti e catturati. Mastrota e Don Alfonso hanno offerto a Giangi una gran quantità di cocaina per farlo parlare e lui ha ceduto tradendo i suoi amici e rivelando il covo dei rivoluzionari. Per punire Romolo hanno deciso allora di non sporcarsi le mani e di lasciar decidere tutto al popolo sovrano: hanno incolpato il ragazzo di tutti i mali dell’Italia e hanno chiesto ai cittadini se volessero condannarlo a morte. A nulla sono servite le rivolte che Giuly ha fatto scoppiare in tutta Roma per liberarlo. Allora il ragazzo è stato condannato a morire sulla sedia elettrica ed è deceduto lasciando da sola la sua bella innamorata.

Romolo + Giuly

Arrivato in Paradiso ha cercato in tutti i modi di convincere Dio a dargli un’altra chance e a lasciarlo tornare sulla Terra per salvare l’Italia. Grazie a un tranello ideato con la collaborazione di Gesù è riuscito a tornare dalla sua amata, proprio prima che lei bevesse il cianuro con il quale voleva raggiungerlo nell’aldilà. A questo punto Romolo le ha chiesto di pronunciare un convincente discorso con il quale portare gli Italiani dalla sua parte e lei, ispirata dal coraggio del suo fidanzato, ha chiesto loro di non confidare in un homo novus che avrebbe salvato le sorti della Penisola ma di fare ciascuno qualcosa di concreto per migliorare le cose.

Nel frattempo i due perfidi governanti hanno deciso chi dovesse essere il capo dell’Italia con un’intensa partita a Risiko nella quale Giorgio l’ha spuntata usando dei dadi truccati. Quando Don Alfonso ha scoperto l’inganno, lo ha raggiunto per regolare i conti: non sappiamo che sorte sia toccata a loro e questo mi fa credere che li rivedremo nella terza stagione. I due amanti hanno avuto il loro tanto agognato lieto fine e hanno risollevato le sorti del Bel Paese. Ma gli emissari dell’Europa, irritati dal fatto che l’Italia sia finalmente diventata uno stato modello, decidono di metterle i bastoni tra le ruote.

La super ospite di questa stagione di Romolo + Giuly è stata sicuramente Luciana Litizzetto: nei panni di Dio è stata ironica, spigliata e brillante.

Romolo + Giuly

La comica è apparsa a dir poco divina nei panni del Creatore e ha rubato la scena a tutti, pur essendo apparsa solo per pochi minuti. Il suo grande merito è stato quello di essere riuscita a non snaturare se stessa, anche vestendo i panni di un personaggio così atipico. Ha preso in giro gli stereotipi sessisti, la politica italiana e ha trovato anche il tempo di fare qualche battuta sul disastroso stato in cui verte la città di Roma e lo ha fatto con la stessa naturalezza con la quale lo avrebbe fatto seduta nello studio di Che Tempo Che Fa.

Appare quasi superfluo ma non per questo meno doveroso fare i complimenti agli attori che hanno vestito i panni dei due villain della stagione: Giorgio Mastrota e Fortunato Cerlino. Anche questa volta sono stati più che credibili nelle loro esagerate gag così come nei momenti più tragici dei loro personaggi. Se l’attore di Gomorra ci ha mostrato ancora una volta la sua versatilità, Mastrota ha dato prova invece di un inaspettato talento. O il re delle televendite ha per anni nascosto le sue grandi capacità recitative o il regista è riuscito a tirare fuori il meglio da lui.

Romolo + Giuly

Abbiamo parlato l’altra volta della grande crescita del personaggio di Giuly di cui abbiamo avuto diverse prove anche in questo finale, ma vogliamo stavolta dedicare qualche parola a Giangi Pederzoli. Nella stagione scorsa era senza dubbio uno dei personaggi più odiosi e snob, ma nei nuovi episodi ha saputo invece sorprenderci. Costretto a collaborare con Giuly, Deborah e con l’odiato fratellastro, ha imparato a mettere gli altri al primo posto e in questo finale si è sacrificato per i suoi amici. Inoltre ha deciso di ascoltare il suo cuore e ha espresso i suoi sentimenti alla bella romana di cui era innamorato.

I complimenti però vanno soprattutto ai due attori emergenti che hanno vestito i panni di Romolo e Giuly e che ci hanno fatto appassionare alla loro travagliata storia (leggi qui la classifica delle 17 storie d’amore più credibili). Quando il re di Roma Sud è morto e abbiamo visto Giuly piangere al suo capezzale, non abbiamo potuto fare a meno di commuoverci. Beatrice Arnera e Alessandro D’Ambrosi ci hanno quindi fatto ridere ed emozionare, contribuendo a rendere questa stagione una spanna rispetto a quella dell’anno scorso.

Gli autori di Romolo + Giuly hanno, infatti, unito satira politica, una rappresentazione esagerata degli Italiani e una scrittura brillante realizzando una comedy squisitamente divertente.

Proprio per questa ragione mi spaventa l’idea che la serie possa essere rinnovata per una terza stagione: gli autori dovranno inventarsi qualcosa di incredibile per riuscire a ripetere l’ottimo risultato di quest’anno.

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