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Willow 1×01-1×02 – La magia è tornata

ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler su Willow 1×01 e 1×02

Ha fatto finalmente il proprio esordio su Disney Plus Willow, serie tv che fa da sequel al mitico film del 1988 ideato da George Lucas e Ron Howard. Al tempo la pellicola era stata accolta in maniera abbastanza ambivalente, con incassi forse inferiori alle attese e recensioni contrastanti da parte della critica. Col passare del tempo, però, Willow è diventato un piccolo cult soprattutto per gli amanti del fantasy, affermandosi come uno dei migliori prodotti del genere di questi anni.

Willow è un fantasy puro, capace di allestire una narrazione fluida e appassionante e di creare un mondo ricco di fascino. Disney Plus ha voluto recuperare questo film forse un po’ sottovalutato dal grande pubblico e ridargli la luce che merita, riprendendo ciò che abbiamo visto nel 1988 e ampliandolo, esplorando ancora più a fondo il magico mondo creato da due pezzi da novanta del cinema come Ron Howard e George Lucas. Era una storia che aspettava da tempo di essere raccontata e ora finalmente è arrivata su Disney Plus con un doppio episodio. L’inizio di Willow è stato molto convincente, la serie ha saputo mantenere tutta la forza del film e presentarsi in una veste rinnovata, lasciando intravedere moltissime potenzialità e soprattutto rendendo omaggio al fantasy tradizionale di cui si candida a essere palatino in un periodo in cui vediamo questo genere declinato in tantissimi modi, soprattutto a livello seriale.

Willow 1×01 e 1×02: dove eravamo rimasti e dove stiamo andando

La prima puntata della serie aveva il delicato compito di fare da collante tra il film del 1988 e tutto ciò che vedremo di nuovo. L’episodio si apre, dunque, con un riassunto molto sintetico della pellicola, attingendo anche alle immagini originali del film, escamotage ripreso più volte in corso d’opera. Ci viene ripresentata la storia di Elora Danan e scopriamo subito che la minaccia oscura affrontata nel lungometraggio è tutt’altro che sventata. Un pericolo ancora più grande è alle porte e la bambina del destino è rimasta nascosta, la sua identità celata persino a lei stessa.

Così veniamo catapultati nel reame di Sorsha, misteriosamente privo di Madmartigan, e nel pieno svolgimento di un matrimonio storico: quello tra la principessa Kit di Tir Asleen e il principe Graydon di Gallardoon. Un’unione volta a rinsaldare l’impero, in attesa della rivelazione di Elora. La situazione precipita, però, quando delle figure oscure giungono a Tir Asleen e rapiscono il principe Airk, portando la regina a organizzare una spedizione per recuperarlo.

Da queste lunghe premesse si dipanano le prime trame della serie, che probabilmente arriveranno in fondo a questa stagione. Quella principale riguarda, naturalmente, il viaggio della compagnia alla ricerca di Airk, arricchita chiaramente da tutta la questione di Elora, la cui identità viene svelata molto presto. Al suo fianco, sorgono le prime trame secondarie, che convincono a metà. Quella del mistero di Madmartigan, che non si sa che fine abbia fatto, è sicuramente la più appassionante. Il celebre protagonista del film è partito in missione e non ha più fatto ritorno: il suo destino è legato senza dubbio al suo scudiero Thraxus e a sua figlia Kit, con un intreccio che promette bene. Meno intensa, invece, la trama amorosa, che vede coinvolte per il momento Jade e Kit.

Questo è, allo stato attuale, l’apparato narrativo messo in piedi da Willow nelle prime due puntate. Una costruzione che, come vedremo in maniera più approfondita nei prossimi paragrafi, risente molto sia dell’eredità del film che dell’adesione al genere. Succede, sostanzialmente, quello che ci aspettiamo e questo non è un male, anzi. Almeno inizialmente, la serie di Disney Plus sceglie una via cauta da cui partire. Una scelta che, almeno in queste prime battute, sembra convincente.

Kit in Willow (640×340)

Willow 1×01 e 1×02: la presentazione dei personaggi

Willow 1×01 e 1×02 sono un’occasione non solo per iniziare a familiarizzare con la trama, ma anche e soprattutto per conoscere i personaggi. Dal film originale tornano Sorsha e soprattutto Willow, l’amatissimo nano diventato ora la guida del suo popolo, chiamato ancora una volta a decidere le sorti del mondo. Accanto a loro ci sono una sfilza di nuovi personaggi. Elora c’era nel film, ma era una neonata. Ora la conosciamo da adulta, prima come la cameriera Dove, poi nella sua vera identità. Sembra essere finora il personaggio più convincente, in lei si percepiscono bene tutti i tormenti che vive, dalla questione della sua identità alla mancanza di radici, fino alla responsabilità del peso del destino che deve compiere e all’amore che prova per Airk. Una classica eroina fantasy. La ragazza funziona molto anche in coppia con Willow, con cui instaura subito un rapporto conflittuale e amorevole allo stesso tempo, tipico di una dinamica padre-figlia.

Bene Elora, molto meno bene invece le altre due protagoniste: la principessa Kit e la guerriera Jade. Le due sono sembrate abbastanza monocorde, non sembra esserci troppa alchimia tra loro e il legame che hanno non scalda il cuore. Kit deve vestire i panni della principessa ribelle, ma in realtà manca almeno sinora di spessore emotivo e personale. Jade invece dovrebbe essere la forte, ma amorevole, guerriera, ma anche lei naufraga coinvolta in un rapporto che non trasmette empatia. Non è assolutamente una bocciatura, ci mancherebbe dopo due puntate soltanto, ma la speranza è che sia i due personaggi che il loro rapporto compiano un salto di qualità nelle prossime settimane.

Divertenti e azzeccati i personaggi di Graydon e Thraxus, la quota simpatia, per così dire, della spedizione. Soprattutto quest’ultimo sembra ricalcare il ruolo che nel film è stato di Madmartigan, a cui è legato in modo profondo. Globalmente, almeno sinora, il cast funziona e la compagnia degli eroi sembra ben allestita. Ottimo impatto anche dei nemici, creature mostruose davvero ben presentate, in attesa di conoscere la megera e mali ancora più minacciosi. Anche visivamente, Willow regge bene questa prova d’esordio.

Willow è il fantasy che serviva

Non possiamo non considerare Willow anche in una cornice più grande, soprattutto in questo momento storico. Per il genere fantasy questo è un periodo molto intenso, di recente abbiamo assistito a due mega produzioni come House of the Dragon e The Rings of Power, e si parla tantissimo del recupero di altri caposaldi del genere come Harry Potter. Il fantasy sta dominando la serialità e si sta presentando in tantissime declinazioni, tanto da perdere di vista il suo lato più puro. In tal senso, Willow è una serie tradizionalissima, un fantasy canonico che risente degli stilemi del genere e li sfoggia orgogliosamente.

Il suo essere puramente fantasy è, di fatto, il punto di forza della serie. Troviamo tantissimi elementi della tradizione, dalla “Quête”, ovvero la ricerca che ha contrassegnato da sempre il cuore dei poemi epici, alla presenza di un eroe inconsapevole ed eletto dal fato. Tutto si presenta in salsa Signore degli Anelli, per così dire, ovvero in pieno stile fantasy, attingendo da Tolkien, dai poemi cavallereschi e da tutto ciò che ha costituito negli anni il sostrato concettuale alla base del genere fantasy.

L’altra grande fonte d’ispirazione di Willow è Willow stesso. La serie non riparte dal film solo a livello narrativo, ma anche concettuale. Il collegamento tra le due produzioni è diretto e profondo, ma riesce a non cadere nell’imitazione o nella semplice citazione e a mettere la serie in continuità col film. Willow in questo modo conferma la sua fortissima identità e non disperde tutta la sua magia originaria. L’inizio, insomma, è stato molto convincente per la serie di Disney Plus, vedremo nelle prossime settimane come tutta la costruzione, sia narrativa che tematica, evolverà. Buona la prima, quindi, con Willow 1×01 e 1×02.