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The Lovers è la serie ideale per i romantici che non amano il miele – La Recensione della rom-com di Sky

ATTENZIONE: la recensione contiene spoiler su The Lovers, la miniserie britannica disponibile su Sky e NOW.

Avete presente quelle domeniche pomeriggio grigie, fredde e piovose, nelle quali l’unico posto confortevole al mondo lo trovate nel plaid all’angolino del divano? Bene, sono i pomeriggi come questi la comfort zone dei tv series addicted, la panacea per gli amanti delle commedie leggere, scorrevoli e poco pretenziose, quelle che durano giusto il tempo di un pisolino pomeridiano, le più adatte alle scorpacciate post-pranzo e al binge-watching compulsivo. Sky Atlantic ce ne ha appena servita una spiritosa, eccentrica e veloce, condita da quel cinismo tipicamente british che spiazza e diverte, al pari dei suoi protagonisti. The Lovers dura complessivamente poco più di tre ore, è una rom-com che non stufa come le solite commedie romantiche, con pochi personaggi, ambientata tra Londra e Belfast e che pone al centro della narrazione una storia d’amore eccentrica, di quelle che partono con i peggiori presupposti, ma terminano col solito lieto fine che mette d’accordo tutti. È una produzione Sky Studios ed è stata rilasciata per intero su Sky Atlantic e NOW a partire dal 4 novembre.

the lovers

Una romantic comedy che bilancia la leggerezza con toni più drammatici, toccando l’attualità e scavando nelle piaghe dei famosi Troubles che scossero l’Irlanda del Nord sul finire del secolo scorso.

Protagonisti di The Lovers sono Johnny Flynn (personaggio centrale di un’altra commedia romantica, Lovesick, e già visto in Brotherhood) e Roisin Gallagher, attrice drammaturga nordirlandese, con una presenza televisiva in The Dry. Flynn interpreta Seamus, un conduttore radiofonico di successo che sta per sbarcare in tv alla conduzione di importanti talk show d’attualità. È un self made man ricco e piuttosto popolare, frequenta locali d’élite e alberghi di lusso, viaggia in aereo o in taxi e le persone lo fermano per strada per scattare selfie. Ha sposato un’attrice bella e famosa – molto più di lui – e la corsa forsennata alla popolarità sembra l’unica cosa che gli stia veramente a cuore. Intervista politici, dialoga con ministri, ha in rubrica i numeri di cellulare di personaggi in vista e la sua carriera sembra sul punto di decollare definitivamente, offrendogli la possibilità di fare l’agognato salto che lo porterà un gradino più in alto dei vip con la spunta blu su Instagram. Dall’altra parte del Regno Unito, in uno dei quartieri più anonimi di Belfast, c’è invece Janet, una commessa di un supermercato cinica e disillusa, con la battuta sempre pronta, scontrosa con i colleghi di lavoro, distaccata con i conoscenti. Roisin Gallagher ha stampati sul volto i segni di quei Troubles che, tra la fine degli anni Sessanta e la fine degli anni Novanta, sconvolsero l’Irlanda del Nord. Chi non ha vissuto a Belfast, in quegli anni, non può avere piena coscienza di ciò che furono quei disordini e quanto la gente nordirlandese abbia pagato sulla propria pelle le conseguenze di quel conflitto.

Janet ha vissuto tutta la sua vita a Belfast, cercando di buttarsi alle spalle un passato turbolento e delle convinzioni politiche che negli anni hanno lasciato il posto a cinismo e sarcasmo. Anche Seamus è nordirlandese, ma solo sul passaporto. Nonostante sua madre sia nata a Belfast, lui è cresciuto nella capitale inglese, lontano dai disordini del suo Paese d’origine e al riparo da pregiudizi settari e dalle conseguenze di quell’ondata di odio e violenza. Il caso vuole però che i due ragazzi si incontrino, per un fortuito segno del destino. Janet parla quotidianamente con Dio e riceve da lui segnali, così un bel giorno, proprio quando ha deciso di farla finita e di farsi saltare in aria la testa con un colpo di pistola, Seamus irrompe nel suo giardino trafelato e spaventato, rincorso da un branco di ragazzini a cui aveva avuto per forza dire la sua. Il colpo in canna non esplode, Janet apre la porta, accoglie Seamus con riluttanza e tra i due scocca una scintilla. Due caratteri all’apparenza incompatibili, personaggi diversissimi e distanti, Seamus e Janet sono i tipici opposti che si attraggono, come nelle migliori commedie romantiche. Pur evitando il contatto fisico, i due non riescono a stare separati e allora si scrivono, si stuzzicano, trovano il modo di rivedersi e stare insieme. La logica li vorrebbe lontani e slegati, ma c’è qualcosa che invece li rende simili e destinati l’uno all’altra.

Ci sono piccoli segni di debolezza nei personaggi di The Lovers. Una crepa, qualche cerotto e diverse ferite non ancora rimarginate.

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I due protagonisti si incontrano salvandosi a vicenda. Seamus cercava riparo di suoi inseguitori, Janet qualcuno che afferrasse il manico della pistola e la lanciasse via. Entrambi avevano bisogno di essere salvati, di strapparsi al pericolo, di liberarsi, di guarire. E ciascuno di loro tampona le ferite dell’altro con una garza bianca, mettendo in discussione se stesso e le proprie convinzioni per trovare un punto di contatto con l’altro. I due protagonisti monopolizzano tutta la scena. I dialoghi tra loro sono pieni di umorismo e sarcasmo. Il cinismo di Janet è il motore dell’azione, il suo personaggio rappresenta una fetta di società costretta a fare i conti con le difficoltà quotidiane, senza avere a disposizione del tempo per occuparsi di politica o delle chiacchiere da talk show. È il volto di quelle generazioni lacerate dai conflitti del secolo scorso e alla ricerca di una ragione per restare in carreggiata. Generazioni disilluse e scettiche, sfiduciate e diffidenti. Affondare il coltello in quelle fenditure è più facile se si individua un punto sensibile. Ma è lì, lontano dalla fredda corazza di cinico disinteresse, che si annida silenziosa una parvenza di speranza. È lì che colpisce Cupido, che affonda la sua freccia e cerca una sponda. La relazione tra Seamus e Janet non va avanti per automatismi. Alcune scelte sembrano già viste, scontate, prevedibili. Ma la cornice di black humor nella quale prendono vita riesce a rivitalizzarle, a renderle originali.

The Lovers è una serie tv per amanti scomposti che cercano un equilibrio senza saperlo. Lì dove le certezze sono sbilanciate, interviene il dubbio, che rimette tutto in discussione e fa osservare la vita da un altro punto di vista. Così per Seamus, egocentrico e narcisista, concentrato solo ed esclusivamente su se stesso, le priorità cambiano. Come pure la spigolosità di Janet viene smussata e ridimensionata, lasciando entrare l’amore e correndo il rischio di lasciarsi andare. Nessuno è destinato ad essere il riflesso smorto dei tempi tristi che ha vissuto. Nessuno è condannato all’infelicità e al baratro. Nessuno si salva da solo: in The Lovers, lo si fa almeno in due.