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Sorelle Sbagliate – La Recensione del nuovo thriller psicologico di Prime Video incentrato sulla famiglia

Copertina di Sorelle Sbagliate
Better Call Saul

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Disponibile ora su Prime Video, Sorelle Sbagliate si presenta come un thriller psicologico che esplora le complesse dinamiche familiari, i segreti sepolti e le sfumature della giustizia. Con protagoniste le magistrali Jessica Biel e Elizabeth Banks, la serie si basa sull’omonimo romanzo di Alafair Burke, offrendo una narrazione intensa e peculiare. Diretta da Craig Gillespie, lo show vanta una sceneggiatura firmata da Olivia Milch (Ocean’s 8) e Regina Corrado, tale da conferirle l’atmosfera tesa e intrigante che la contraddistingue.

La storia ruota attorno a Chloe Taylor, una giornalista di successo a New York e direttrice di un prestigioso magazine femminile. La sua vita sembra perfetta: una carriera brillante, un marito affascinante, Adam, e un figliastro adolescente, Ethan. Tuttavia, Adam è l’ex marito di sua sorella Nicky, una donna con un turbolento passato da alcolista e tossicodipendente rimasta a Cleveland. Quando Adam viene brutalmente assassinato nella loro casa di East Hampton, Chloe si ritrova costretta a riavvicinarsi a Nicky, madre biologica di Ethan, mentre la polizia inizia a sospettare proprio del ragazzo. Le due sorelle, pertanto, dovranno affrontare insieme verità scomode e segreti sepolti da tempo.

Chloe e Nicky in una scena di Sorelle Sbagliate (CinemaSerieTV.it)

Sorelle Sbagliate affronta tematiche profonde e sensibili

Tra i tanti, gli argomenti più incisivi della serie sono l’identità, il senso di colpa, la maternità e la rivalità tra sorelle (qui le migliori coppie di sorelle delle serie), figlie di una famiglia disfunzionale. Attraverso una narrazione avvincente, la vicenda indaga su quanto le percezioni personali possano essere distorte e come le relazioni familiari possano nascondere verità inaspettate. Pertanto, si distingue per la sua capacità di intrecciare elementi di thriller con una profonda analisi psicologica dei personaggi e le loro storie.

Inutile asserire, dunque, come l’elemento crime ed emotivo ruoti intorno a queste due portentose figure femminili profondamente differenti. Si tratta di due donne figlie di genitori incapaci dar loro amore e buon esempio e che, in definitiva, avevano deciso di allontanarsi per salvarsi l’una dall’altra. Ma, viste le circostanze, capiranno che soltanto insieme potranno averla vinta in un sistema che sin dall’inizio le ha messe contro.

Il collante del loro rapporto è sempre stato Ethan, mai Adam. E se fino alla fine si penserà a quest’ultimo come alla vittima della vicenda, ben presto verranno svelati tutti gli scheletri che aveva nascosto nell’armadio. Un avvocato di successo che collabora con società criminali e poi fa la talpa per l’FBI, che consegna alla polizia un’ex moglie problematica con l’inganno e che decide di sposare la sorella costringendola a subire la sua violenza, non può non essere colpevole.

Passerà in secondo piano la scoperta dell’assassino di Adam

Di fatto, con il susseguirsi degli episodi, l’obiettivo sarà soltanto quello di scagionare Ethan, una volta appurata la sua innocenza. Ma sperare anche in una nuova vita per queste due madri, legate da qualcosa di così ancestrale da rivelarsi più forte di quanto si potesse immaginare. E al netto di tutto, parliamo ancora una volta della solita e pregnante questione legata ad abusi, edulcorati da un’apparenza ineccepibile, sotto un’opprimente trasmissione di “ideali”. Adam si opponeva allo stile di vita del figlio, lo voleva più prestante fisicamente e più sicuro di sé nell’accezione di dominio verso l’altro, privandogli la libertà di espressione di cui aveva diritto.

Ma il fatto che non sia stato Ethan ad accoltellarlo in casa sua, nonostante i suoi validi moventi, la dicono tutta sul suo animo. Uno spirito forgiato dalle donne della sua vita e corretto dal buon senso tipicamente femminile. Che poi gli abbia negato i soccorsi o partecipato alle chat room contro la madre, fa parte del gioco malato a cui, purtroppo, tutti i protagonisti di Sorelle Sbagliate partecipavano ormai da tempo. A tal proposito, un labile tratto di Ethan, così inquieto e fragile, ricorda quella letteratura seriale che oggigiorno non smette di entrare nelle nostre case. Pensiamo infatti ad Adolescence (ecco le scene più virtuose della serie), a Curfew e a tutti quei prodotti che ci ricordano quanto fossero disastrosi questi tempi in termini di ideologie violente e misogine. Ma Ethan, in fin dei conti, si salva da questa baraonda.

Chloe in commissariato dopo l'omicidio di Adam (Movieplayer)

Allora cosa aveva portato Nicky ad uccidere il suo ex marito?

Cresciuta con un padre alcolizzato che la insultava e abusava sessualmente di lei (qui la violenza narrata in Maid), per poi versarle a cioccolata calda e whiskey, Nicky era anzi la versione migliore di ciò che poteva diventare. Magnanima come poche altre con il suo stesso vissuto, renderà motore di ogni sua azione, giusta o sbagliata, l’amore e la protezione per una sorella che l’aveva rinnegata. Questo poiché conosceva solo la realtà che Adam le aveva fatto credere.

Ed ecco che una sera, sedute sul letto e finalmente in pace, vulnerabili, senza corazze o paure, abbatteranno tutte le ipocrisie passate e presenti. Tanto che, proprio dopo questa scena di Sorelle Sbagliate, assistiamo alla manifestazione della più intima umanità di Chloe che guarda sua sorella negli occhi per la prima volta. Nuda e senza doppi fini. Non è più solo una donna in carriera di successo, incorruttibile, desiderata dagli uomini seppur femminista convinta, madre modello e incapace di perdere il controllo. In quel preciso momento le loro due personalità si sovrappongono fino a fondersi in un’unica potentissima fiamma femminile… Che stavolta è destinata a non spegnersi più.

Nicky e Ethan in Sorelle Sbagliate (FilmTV)

Sul finale Sorelle Sbagliate ci insegna molte cose

Anzitutto comprendiamo che niente e nessuno è davvero ciò che sembra, soprattutto nelle realtà familiari. Ma anche che le menzogne e gli autoinganni non portano mai a qualcosa di buono. Ma non sono soltanto le nostre protagoniste ad insegnarcelo. Tutti gli altri personaggi hanno un ruolo satellite ma indispensabile, tale da avvalorare le tesi sostenute dallo show e dare un senso all’intreccio generale. Pensiamo alla detective Nancy, altra donna influente e antagonista rispetto a Chloe e Nicky. Anch’ella così agguerrita, determinata e irremovibile da non intuire quanto questo “delirio di estrogeni”, l’avrebbe portata al suo baratro professionale.

E ancora il portiere Artie, fidato e affabile, ma pronto a difendere con gli artigli una donna vittima delle molestie domestiche del marito. Oppure Chaterine, rappresentante dell’emancipazione femminile nera, ma troppo proiettata sul suo guadagno personale. Ognuno con il proprio lato oscuro. Pronto a pugnalare l’altro alle volte per un bene maggiore, mentre altre per il mero bisogno di tenere il coltello dalla parte del manico.

Pertanto, seppure l’impegnativo formato di Sorelle Sbagliate possa aver depistato chi aspirava al binge watching, giunti al termine vi renderete conto di quanto il tempo fosse volato. Un arco narrativo pregno di plot twist, flashback, crimini e spunti di riflessione. Frutto di una regia pulita ma puntuale ad ogni scena, di una scrittura sia poetica che spigolosa e di un montaggio ambizioso, abbiamo a che fare con un racconto tanto vibrante, quanto credibile e vicino a chi guarda. Senza mai scadere nell’invadenza del terrorismo psicologico.

Una certa delicatezza aleggia nel flusso su Chloe e Nicole

Si tratta di un’aura evocata quasi da quell’inquietante preghiera che insieme amavano recitare quando andavano al lago con il padre. Erano parole amare sul sonno dei bambini e sulla morte degli adulti. Sul bisogno viscerale di cadere in un’apnea irreversibile e soffocare nelle acque di una vita troppo torbida per essere vissuta. E alla fine di tutta questa epopea intrisa dal fallimento di due mogli (ecco le mogli più odiate delle serie), resta soltanto la gloria di due madri fedeli e amorevolissime. Ma non solo. Anche un’inevitabile inganno volto a perseguire questo bene ritrovato. Adesso più che mai Nicky doveva essere tutelata. Affinché il tempo della distanza finisse e potesse finalmente godersi la sorella e il figlio che gli erano mancati più di ogni altra cosa al mondo.

Pertanto, cimentate in discorsi astratti su stelle e libri da scrivere a quattro mani, non potevano non salutarci con quei sorrisi spontanei che poche volte ci hanno concesso. Spaventate ma eccitate, esattamente come quando viaggiavano in auto con il padre ubriaco, e divertite, come quando si inventavano i loro giochi sulla sabbia. Quello che accadrà forse lo scopriremo leggendo il loro futuro romanzo oppure possiamo immaginarlo già adesso… Ripulendo la loro memoria da cadaveri, dolore incolto e amore represso.