A cosa ho appena assistito? È questa la prima cosa a cui ho pensato dopo aver visto il primo episodio della terza stagione di Riverdale, andato in onda questa notte. Signori e signore dopo l’omicidio di Jason Blossom, dopo la svolta mafiosa e il Black Hood, adesso arriva anche la magia. Insomma, dove vogliano andare a parare gli sceneggiatori è chiaro: vogliono il cross-over tra questa Serie Tv e le Chilling Adventures of Sabrina (Le Terrificanti Avventure di Sabrina qui il primo teaser). Questa è l’unica soluzione possibile al quesito. Perché altrimenti avrebbero deciso di intraprendere questa strada?
Prima di tornare su questo punto, parliamo della storia protagonista di questa puntata: Archie Andrews e le accuse a suo carico. Dopo l’arresto avvenuto alla fine della scorsa stagione, è arrivato il momento, per il giovane pel di carota, di affrontare il processo. Come al solito, Archie è coinvolto in una situazione scomoda e tutti, amici e parenti, si mettono all’opera per cercare di aiutarlo. Se solo qualche volta la smettesse di ficcare il naso in cose che a) non lo riguardano b) lo fanno finire nei guai.
Quella trascorsa non è un’estate idilliaca. Sarebbe strano se lo fosse considerato che in quell’assurda città non c’è una singola persona che sia sana di mente. Devo ammettere che mi ha fatto piacere quanto tutti si siano mobilitati per cercare di aiutare Archie, dal sindaco McCoy a FP Jones dei Serpents. Tuttavia non posso che affermare che il loro duro lavoro sia stato reso inutile a causa della stupidità di pel di carota Andrews. Praticamente si sono fatti in quattro per cercare di scagionarlo e lui che fa? Si dichiara colpevole. E solo perché non voleva dover riaffrontare un processo. Ma quanto si può essere stupidi? Ero convinta che Jon, il criceto che vive nel cervello di Archie, avesse ripreso a girare tranquillo sulla sua ruota. Ma nulla, non è stato così.
Diciamo le cose come stanno: ad Archie Andrews piace stare nei casini. È come se avesse un radar, in stile Pokedex, che gli dicesse esattamente dove andare a trovarli. Ha una specie di Google Maps per i guai. Sono convintissima che non faccia altro che cacciarsi in situazioni scomode perché è annoiato e ha un grandissimo complesso dell’eroe. A lui piacciono le situazioni di crisi, perché sono proprio quelle che lo fanno risultare come l’eroe di turno quando cerca di risolverle. Ma sono situazioni che non si creerebbero nemmeno se la smettesse di ficcare il naso dappertutto.
Se non avesse perso un intero anno scolastico a cercare prima di diventare il protetto di un mafioso e poi colui che lo avrebbe distrutto, se avesse pensato solo a studiare e avesse lasciato che se ne occupassero gli adulti, beh forse adesso non sarebbe su un pullman in direzione riformatorio per scontare una pena che avrebbe potuto evitare. Archie Andrews è stupido e questo non cambierà mai. Sono convinta che già nel prossimo episodio sarà di nuovo in libertà pronto a entrare in una setta satanica.
Ammetto, però, che le mie ovaie hanno apprezzato tantissimo le infinite scene di shirtless che ci ha regalato. Ce n’è una in particolare, in cui lui è sdraiato e sembra un bronzo di Riace. Grazie mille produttori di Riverdale per questo regalo magnifico. Ho amato la scena in cui stava giocando a football con Reggie ed erano entrambi senza maglietta, improvvisamente mi è venuta voglia di imparare, non solo a giocare a football, ma addirittura cosa fosse il football. Insomma, tra un tiro e l’altro potrei aver perso la concentrazione sul discorso e potrei essere stata magicamente rapita da tutti quei muscoli che si contraevano.
Ma andiamo oltre e parliamo di colei che era la mia regina e che mi hanno completamente rovinato: Alice Cooper. È da quando ho cominciato a guardare Riverdale che la signora Cooper è motivo di ammirazione da parte mia. E adesso mi ritrovo davanti un personaggio che non riconosco per niente. La forza, la determinazione e la stronzaggine di Alice sono state sostituite dalla debolezza e dalla stoltezza delle credenze impartitele da una setta. E io che pensavo che niente avrebbe potuto cambiare quella donna! Dov’è la Alice Cooper manipolatrice e subdola che tutti amiamo?
Io spero davvero con tutto il cuore che Alice possa tornare a essere la donna cazzuta che era prima. Quella senza peli sulla lingua, quella determinata che faceva il culo a tutti, quella che non si faceva abbindolare dalle parole degli stolti. Mi dispiace che a portarla su questa strada sia stata proprio Polly. Credevo fosse l’unica sana di mente in tutta Riverdale. Avrei dovuto immaginarlo dopo aver sentito come aveva chiamato i suoi gemelli. Insomma, devi essere completamente fuori di testa per chiamare i tuoi figli Juniper e Dagwood o devi fare parte di una setta.
Passiamo a colei che ha dato, invece, dimostrazioni di non cambiare mai e di essere sempre e comunque la regina di Riverdale: miss Cheryl Blossom. Innanzitutto ha fatto un’entrata in scena pazzesca! Mi era mancato il suo essere provocatoria. E poi, quando ha colpito con la freccia il tizio dei Ghoulies, ho esultato come un italiano alla finale dei mondiali del 2006. Continuo a credere che le debba essere concesso più spazio. Ho amato la scena in cui trattiene Betty per evitare che si metta in pericolo e finisca pestata a sangue… o peggio.
Per quanto riguarda Betty, dopo quella convulsione che ha avuto sul portico di casa sua, sono davvero preoccupata per lei. Dapprima scopriamo che è dipendente dal Ritalin che – per chi non lo sapesse – è un farmaco che di solito viene somministrato alle persone affette dall’ADHD, ovvero dal Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività. Spero che le due cose non siano correlate, perché – se così fosse – significherebbe che la Cooper ha un problema di dipendenza. È pur vero che l’attacco l’ha avuto dopo aver visto sua madre e sua sorella lasciare i due gemelli in direzione del fuoco. Certo, non ci sono finiti dentro, ma hanno cominciato a levitare, il che è altrettanto sconcertante. Perciò non la biasimo se è questo il motivo delle sue convulsioni.
Ho particolarmente adorato una scena, anche se continuo a pensare “Che cosa diavolo c’entra ‘sta cosa in Riverdale?”. Mi riferisco alla scena in cui Jughead, dopo aver ricevuto la mappa di Dilton Doiley, si imbatte in quello che sembra un rito magico/satanico finito male. Ho amato tutto di quella scena, il mucchio di ossa con il teschio di quella che mi sembrava una capra, il fuoco e le “pozioni” accanto, ma soprattutto i corpi dei due ragazzi con le incisioni sulla schiena. Sappiamo per certo che almeno uno dei due non era completamente morto. Ora, ammetto che sono super curiosa di capire che svolta prenderà questa faccenda. Speriamo che non si riveli una grandissima poracciata/un grandissimo flop.
Considerate le basi su cui si fonda questo primo episodio di Riverdale, credo che i produttori della serie si stiano preparando a un bello cross-over con le Chilling Adventures of Sabrina. L’unica cosa mi fa sorgere un dubbio riguardo questa faccenda è che la Serie Tv su Sabrina Spellman è prodotta da Netflix, mentre Riverdale è prodotta dalla CW, nonostante i creatori siano gli stessi. Quindi, riusciranno a scendere a compromessi e a realizzare questo episodio cross-over che adesso ci meritiamo e vogliamo? Non ci resta che aspettare e stare a guardare.
Tutto sommato, come primo episodio non è stato male. La svolta del finale è stata davvero entusiasmante e confusionaria. Sicuramente inaspettata.
Per questa settimana è tutto, alla prossima
Halleloo!
P.S. Hiram Lorge sei un vero bastardo.
