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Loki 1×03 – Lamentis e la Variante

ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER sulla 1×03 di Loki

Questa puntata di Loki, pur essendo piena di scene d’azione bellissime dal punto visivo, rappresenta un momento di “stallo” rispetto alla trama principale riguardante i Time Keepers. Loki e la sua Variante si ritrovano dunque a stringere un’instabile tregua dal volersi annientare l’un l’altra per poter scappare dalla pericolosa apocalisse del pianeta Lamentis. Una grossa notizia, però, ha saputo donare nuova luce alla storia avvicinando gli spettatori a una grande rivelazione su TVA, l’organizzazione più ambigua mai presentata fino a ora nell’universo Marvel.

Molto interessante è l’accenno all’orientamento sessuale del protagonista: non solo tramite le luci scenografiche (chiamate in ambito tecnico “bisexual lighting”), ma anche grazie alla conversazione tra i due Loki è stata confermata la bisessualità del personaggio. Un grosso passo avanti per una serie tv distribuita da Disney Plus, ma il tutto è stato trattato troppo velocemente per essere interpretato come un vero cambio di rotta. Tuttavia, il colpo di scena è stato accolto con grande gioia dai fan.

Sono molti i punti salienti di questo episodio che si allontana dai toni polizieschi dei primi due, ma procediamo con ordine.

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Nel finale della scorsa puntata (recensione in questo articolo) Loki riesce ad allontanarsi dal controllo e supervisione della TVA. Se in un primo momento questa sembrava essere una scelta incoraggiata dalla Variante, scopriamo subito che non è così: dopo aver utilizzato i suoi poteri per captare informazioni sulla posizione dei Time Keepers – non torturando la guardia, ma comunicando con lei all’interno di un’illusione – l’unico obiettivo sembra essere quello di raggiungere e uccidere questi misteriosissimi protettori della linea temporale.

Interessante è vedere come funzionino i poteri di questa “Lady Loki”: se il Loki canonico utilizza le proiezioni e illusioni come capacità esterne, questa Variante ha invece la capacità di entrare e assumere il controllo all’interno delle menti altrui. Come spiega nel corso dell’episodio, infatti, la sua volontà deve scontrarsi con la forza cerebrale della persona che cerca di soggiogare: molte volte il suo potere le permette pieno accesso, ma con alcune persone più testarde deve costruire continuamente scenari presi dai loro ricordi per poter ottenere ciò che vuole. I movimenti e gli effetti speciali utilizzati ricordano però un altro personaggio del MCU: Wanda Maximoff. È possibile dunque che questa Variante sia in realtà una strega? Lo scopriremo meglio nei prossimi episodi.

La Variante però non sembra aver pensato al proprio piano in tutti i minimi particolari poichè scopre solo una volta arrivata nella TVA che i suoi poteri non funzionano come dovrebbero: riesce comunque con facilità ad arrivare alle porte dell’ascensore dorato oltre il quale si trovano i Time Keepers. Prima di poter a portare a termine la propria missione, l’altro Loki la interrompe. Non per cercare di proteggere questi esseri sconosciuti, ma per scoprire le sue intenzioni e provare a formare un’alleanza. La finestra di tempo in cui l’associazione però era al massimo della vulnerabilità sembra chiudersi troppo in fretta e i due sono costretti a scappare.

Assente quindi per il resto dell’episodio l’agente Mobius con cui il protagonista aveva saputo creare un’ottima chimica (complice anche la bravura attoriale che caratterizza le performance di Owen Wilson e Tom Hiddleston). Al contrario i protagonisti assoluti sono le due varianti che, conoscendosi meglio, imparano differenze e similitudini tra di loro.

Trovarsi in un’enorme Apocalisse però si dimostra essere l’occasione perfetta per conoscersi meglio: i due infatti devono collaborare e aiutarsi per poter fuggire dal pianeta Lamentis prima che la sua Luna collassi e porti alla distruzione di tutto e tutti.

Come già scoperto da alcuni fan nei titoli di coda del secondo episodio, il nome che questo personaggio preferisce non ha nulla a che vedere con Loki, ma è Sylvie: probabilmente quindi si tratta dell’unione tra varie figure presenti nei fumetti. Se il Loki che conosciamo sembra essere quello più diplomatico e astuto, la sua controparte femminile è invece più aggressiva e impulsiva. Emblematica in questo senso è la scena in cui i due cercano di convincere una donna a dar loro altre informazioni riguardanti le sorti del pianeta: entrambi utilizzando tattiche diverse, ma vengono allo stesso modo smascherati e colpiti da una sorta di cannone spaziale.

Quando uniscono le proprie forze, riescono comunque ad assicurarsi un passaggio per il treno che li porterà all’Arca, la nave spaziale all’interno della quale i più ricchi del pianeta proveranno a scappare. L’idea dei Loki, però, è di rubare la fonte energetica per ricaricare il TimePod e riuscire così a fuggire in quel modo.

Durante il viaggio, si ritrovano in un momento di breve tranquillità e possono così confrontare le differenze tra le loro esistenze: Sylvie sapeva fin da subito di essere stata adottata, ma non ricorda nulla della propria madre, mentre Loki accenna al rapporto con Freya e a ciò che ha potuto imparare da lei. Una dinamica molto interessante si instaura tra i due: dopo aver brevemente accennato alla propria bisessualità, sembrano concordare nel non aver mai incontrato il vero amore. Un discorso molto strano che porta una luce un po’ ambigua sulla loro identità: possono due varianti della stessa persona innamorarsi? O la donna è così sicura nel non volersi far chiamare Loki perché, in realtà, non è affatto una variante Dio dell’Inganno?

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Sono molte le teorie che circondano questo episodio: se Sylvie fosse davvero simile al personaggio di Enchantress dei fumetti allora sarebbe una ragazza che, sotto la guida di una variante di Loki, acquista abilità simili a quelle del Dio. Questo spiegherebbe anche la volontà di voler distruggere i Time Keepers: non solo per lasciare un “vuoto di potere” nella TVA, ma soprattutto per vendicarsi di un torto subito (magari della morte del suo mentore). Un indizio sotto gli occhi di tutti a sostegno di questa tesi potrebbe essere presente all’interno del cast: l’attore Richard E. Grant secondo alcuni nelle prossime puntate interpreterà una versione più anziana del protagonista.

Al di là di questi sviluppi all’interno della trama, Loki sembra comportarsi in maniera spericolata al momento del risveglio di Sylvie: dopo aver fatto cantare i passeggeri del treno e aver alzato fin troppo il gomito, i due vengono scoperti e sono costretti a scappare dal treno in corsa (o meglio, Loki viene lanciato da un finestra e la Variante lo segue per poter recuperare il TimePod). Questa rocambolesca fuga però distrugge l’unico strumento che i due possedevano in grado di poterli far fuggire dal pianeta sempre più vicino alla sua fine. L’unica soluzione sembra essere quella di assicurarsi un posto sull’Arca e sopravvivere nello spazio.

Un grande rivelazione piomba nel bel mezzo di una scena d’azione: tutti i componenti della TVA sono Varianti di persone esistenti a cui è stata cancellata la memoria. Questa scoperta getta una luce ancora più sinistra sui Time Keepers e sulla propaganda che, sin dal primo episodio, hanno inculcato nella mente di tutti. La volontà di controllare l’universo e costruire un’unica “sacra” linea temporale sembra essere una missione tutt’altro che votata all’ordine e all’armonia.

Essendo già arrivati a metà della stagione, Loki sembra aver trovato il proprio ritmo e, nonostante non sia ancora chiaro come, è evidente il ruolo di questa serie tv: divertire gli spettatotri, ma soprattutto spianare la strada ai futuri prodotti audiovisivi Marvel in arrivo nei prossimi anni.

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