Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » RECENSIONI » Killing Eve – La recensione in ANTEPRIMA del primo episodio della 4a stagione

Killing Eve – La recensione in ANTEPRIMA del primo episodio della 4a stagione

L’attesa è stata decisamente lunga ma finalmente, possiamo dirlo: Killing Eve sta tornando. È dal luglio 2020 (per chi segue la programmazione su TIMvision, altrimenti è addirittura da maggio 2020 per quella statunitense) che c’era un vuoto nel palinsesto che poteva essere colmato solo con il ritorno di Eve e Villanelle. Certo, l’arrivo della nuova stagione ci provoca un misto di euforia e malinconia, dato che sarà l’ultima, come ufficializzato dalla stessa Jodie Comer (Villanelle):

“Non vogliamo mai e poi mai che la qualità cali, o portare avanti una storia per il gusto di farlo, che si tratti di avidità o qualunque sia la ragione. Per dove siamo in questo momento è naturale che siamo arrivati ​​a questo punto in cui, ora, possiamo davvero concentrarci sul finale”.

Il tanto tempo trascorso necessita un piccolo recap su dove eravamo rimasti. Avevamo lasciato le due protagoniste con il fiato sospeso, innamorate e tristi, sul London Bridge mentre le loro strade si separavano in un qualcosa che sapeva tanto di definitivo, in un addio che non volevamo mai vedere. Per la nostra disperazione. Eve aveva infatti accettato i suoi sentimenti per Villanelle, riconoscendo e ammettendo il loro legame ossessivo, consapevole della sua tossicità ma dal quale non riusciva a staccarsi, tanto che le propose addirittura di uccidere Dasha insieme a lei. L’anziana donna poi verrà ammazzata comunque, assieme a Rhian, l’aspirante killer che Villanelle butta sotto un treno.

Prima di quell’incontro sul ponte entrambe avevano assistito all’omicidio di Paul, capo di Carolyn, per mano di quest’ultima: la cosa aveva colto tutti di sorpresa perché pensavano che l’obiettivo della donna fosse Konstantin. Dall’uomo, infatti, voleva estrarre informazioni sulla morte del figlio Kenny, avvenuta a suo modo di dire per mano dei Dodici.

Killing Eve

Se dovessimo descrivere Killing Eve 4×01 in questa recensione no spoiler, useremmo la parola cambiamento.

Il cambiamento avviene su diversi fronti, anche contemporaneamente: può essere dunque lavorativo, spirituale, nell’essenza stessa dei personaggi. Ritroviamo infatti le tre protagoniste e Konstantin – che appare per poco nella puntata – in vesti differenti rispetto a quelle con cui l’avevamo salutate. Eve non perde il suo piglio ironico e sarcastico, ma è innegabile che il suo rapporto con Villanelle e tutto ciò che le è capitato in questi anni l’abbia segnata parecchio, acquisendo se possibile ancora più cinismo. Insomma, ha perso suo marito, la sua casa, il suo lavoro, i suoi amici, la sua stessa vita. Tutto quel che aveva di più caro. Come poteva non avere ripercussioni nella sua esistenza e su sé stessa? E adesso, che non le rimane poi molto (dato che il suo nuovo impiego non l’entusiasma molto, eccetto per il bell’uomo con cui lavora e… fa altro), Eve ha un solo obiettivo: la vendetta. Verso i Dodici, complici di ogni terribile cosa che le sia successa.

Helene è il suo obiettivo dichiarato, quella sofisticata donna che aveva definito Villanelle “un bellissimo mostro”. Colei che recluta le assassine per l’organizzazione segreta criminale. Trovata Helen, trovati i Dodici, giusto? Beh, le cose non saranno così facili. Il collega di Eve rintraccia l’impresa di pompe funebri che si era occupata del funerale di Rhian, l’unica pista che la donna ha da tanto tempo – Konstantin, infatti, non le era stato molto d’aiuto – e che non esiterà a seguire, portandola a fare un incontro interessante.

Ma sarà ancora una volta Carolyn a metterla sulla strada giusta. Ecco, lei è forse quella il cui cambiamento è più superficiale in Killing Eve 4×01. Certo, ora lavora come un’addetta culturale a Maiorca o, come lo definisce il suo ex-allievo Milos, una “parola in codice per cacciata a calci in culo”. Eve lo percepisce che Carolyn è sempre la stessa e, infatti, non si fida poi molto di lei. Ci è già passata, sa come agisce, sa che Carolyn sta giocando una partita a scacchi in cui non si impegna mai in prima persona, mentre Eve vorrebbe solo che quella scacchiera bruciasse, tanto è il fuoco della vendetta che arde dentro di lei. Sebbene Carolyn non possa impegnarsi direttamente nel caso, come spiegherà alla stessa Eve, motivo per cui le cede le sue scoperte.

Quest’ultima, però, è furba e, al punto in cui si trova, quel dossier che Carolyn le consegna, assieme a preziose informazioni sui Dodici, risulterà vitale.

Passando ad altro, la prima scena di Villanelle in Killing Eve 4×01, invece, è in una chiesa, mentre canta con sentimento un inno in onore di Dio.

Adesso lavora in lì e vive assieme a una ragazza, May, e il prete della parrocchia. La sua dunque è una rinascita a tutto tondo, lavorativa, spirituale e di vita: abbandonati i panni dell’assassina psicopatica e cambiato il suo nome in Nelle, si appresta a seguire la strada tracciata dalla Bibbia pregando tutte le sere, mangiando solo pane e pesce, cercando di essere buona e trasformandosi in una fervente credente cristiana per farsi accettare dalla sua nuova comunità. Proprio come aveva detto a Eve la scorsa stagione, vuole cambiare sé stessa perché non le piaceva più la vita che conduceva e dove l’aveva portata. La realizzazione di questa rinascita si concretizza nel suo battesimo, di cui conosce ogni passo e fa le prove quasi ossessivamente, incontrando i favori della povera May, ingannata da questo bellissimo angelo della morte chiamato Villanelle.

Ma la domanda sorge spontanea: il suo sarà un vero cambiamento? Come dice nel teaser, sarà davvero Eve lo scorpione e Villanelle la rana?

Perché l’invio dell’invito al suo battesimo a Eve (il cui collega spera con un misto di ironicità e spavento che “non sia all’antrace”) e il volerle riservare il posto migliore in chiesa non faranno venire dei sospetti solo al prete, ma anche a noi spettatori. Basterà proseguire un po’ nell’episodio per avere la risposta ai nostri dubbi… in parte. Perché per essere battezzati, bisogna credere in Dio e Villanelle, bene o male, sembra farlo, anche se ciò avverrà in maniera un po’ bizzarra alla fine della puntata, strappandole uno di quei sorrisi che ce l’hanno fatta tanto amare.

E stavolta, per avere un incontro al cardiopalma tra le due protagoniste di Killing Eve, non bisognerà aspettare il finale di stagione. Parola di chi questo episodio l’ha già visto e l’ha apprezzato, sebbene tanti altri tasselli debbano ancora essere posizionati sulla scacchiera. Non resta dunque che attendere le puntate su TIMvision e sperare che tutto prosegua per il meglio. Che, a prima vista, è quello che appare dal trailer.

LEGGI ANCHE – Killing Eve è la perfetta allegoria dei rapporti tossici