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Gomorra 05×01 e 05×02 – La recensione dell’epica rimpatriata tra due vecchi amici

*Attenzione, seguono spoiler sulle prime due puntate di Gomorra 5, l’attesissima stagione finale*

Gomorra è tornata a riprendersi tutt’ chell che è ‘o suo. Gennaro è tornato e, con lui, anche l’Immortale. La stagione segna dunque l’atteso ritorno di Marco D’Amore, sia in veste d’attore che in quella di regista di 6 episodi. Ricordiamo che l’attore campano aveva già diretto quattro episodi di Gomorra 4 e il film, L’Immortale, che funge da ponte narrativo fra la penultima stagione e quella conclusiva. Se la vostra memoria è annebbiata e non ricordate dove eravamo rimasti, qui trovate un riassuntino rapido ed essenziale della quarta. Dopo quattro capitoli adrenalinici, è il momento di salutarci con una stagione finale che si preannuncia epica. L’idea è quella di morire da vivi: arrivare alla fine con tutta l’energia del racconto, ha confessato Riccardo Tozzi, fondatore e CEO di Cattleya, alla conferenza stampa a cui abbiamo partecipato lo scorso 15 novembre. E l’inizio mantiene decisamente le promesse. Le prime due puntate trasudano epicità, proprio come il poema che narra le gesta dell’eroe Achille e del suo compagno d’armi, Patroclo. Qui però c’è ancora da capire chi sia l’uno e chi sia l’altro. L’imminente scontro tra titani, Ciro Di Marzio (Marco D’Amore) e Genny Savastano (Salvatore Esposito), sarà dunque il nervo scoperto della stagione di commiato. Tutto presagisce una resa dei conti vibrante, densa di pathos e di colpi di scena. Perché l’epilogo di un’amicizia profonda, più profonda dell’amore, minacciata costantemente dall’ambizione e dal potere, potrebbe riservarci più soprese di quante ce ne aspettiamo. L’ultima stagione non poteva che iniziare all’insegna della teatralità. I toni sono plumbei e irrequieti. Tutto trasuda solennità, dai dialoghi alle ambientazioni: poche parole essenziali ma affilate e tante immagini evocative.

Togliere di mezzo tutti i problemi, per ritrovarsi con uno ancora più grande

Gomorra 5

L’Episodio 1 è frenetico e funesto. Non c’è tempo da perdere: le questioni da risolvere sono ben altre. Solo che Gennaro ancora non la sa. Adesso ha ancora altri problemi. Deve vincere una guerra, l’ennesima, ma è bloccato. Confinato nel suo bunker sotterrano, ora si avvale della protezione di una nuova alleanza, quella con Don Angelo, detto ‘o Maestrale (Mimmo Borrelli). Il boss di Ponticelli, la vecchia guardia, uno degli ultimi uomini d’onore. La prima puntata ci introduce così dei nuovi volti, probabilmente più importanti di quanto sembrano: Don Angelo e sua moglie, Donna Luciana (Tania Garribba), forse il braccio destro di o’ Maestrale. La 04×12 si chiudeva con la morte di Gerlando Levante e sua moglie e quella di Patrizia e Michelangelo. Ma la morte della sua alleata, forse, è stata vana perché Patrizia non ha rivelato nulla al magistrato. La guerra dei clan ha mandato in pezzi il già precario equilibrio sul controllo di Napoli. Genny, che ha rinunciato definitivamente alla speranza di una vita alla luce del Sole, è tornato in campo e ora si nasconde dalla procura, che lo cerca ovunque. La riconquista di Napoli sarà dura, soprattutto alla luce delle nuove alleanze. I clan ancora in gioco sono I Levante, furenti per l’attentato al capofamiglia, Don Aniello Pastore (Nello Mascia) e suo nipote, o’ Diplomato (Andrea Di Maria), ancora in lutto per la perdita del fratello Ferdinando. Ma Gennaro deve fronteggiare anche un altro nemico, il magistrato Ruggieri. Proprio colui che gli tenderà una trappola inaspettata.

Ormai Gennaro Savastano non torna più.

Gennaro Savastano

Papà non torna mai più, dice Azzurra (Ivana Lotito) al piccolo Pietro. È vivo, certo, ma la sua parte umana è andata per sempre. Consumato dall’ambizione e dal potere, Genny non ha più pietà per nessuno. Tra la raffica degli arresti operati dalla procura, avvalendosi dell’aiuto di ’o Maestrale, Savastano organizza un piano per eliminare i Levante, approfittando del funerale dei genitori. L’inumazione è fissata a Roma, il più lontano possibile da Napoli. Il magistrato Ruggieri però gioca d’anticipo e fa credere che il luogo della sepoltura sarà il Verano, anziché il cimitero di Prima Porta. Si tratta di una trappola ben congeniata. Così agli uomini di ’o Maestrale non resta che scappare via.

I Levante perciò sono ancora in gioco.

Gomorra 5

Don Aniello e ’o Diplomato chiedono di incontrare Genny, per stipulare un accordo e allearsi contro i Levante. Ovviamente la proposta puzza d’inganno e Gennaro approfitta della loro trappola per eliminarli in un colpo solo. In un luogo segretissimo, gli uomini dei Capaccio e dei Levante saltano in aria uno a uno. Poi Gennaro prende in ostaggio ’o Diplomato per entrare nella casa di Don Aniello. Lì, finalmente, potrà mettere fine ai suoi problemi e riprendersi il controllo di Napoli. Il piano è talmente facile che quasi ci delude. Dopo aver sparato un colpo in testa a Elia Capaccio, Savastano, con un’espressione sempre più feroce, punta la pistola verso Don Aniello. Ma il vecchio boss è pieno di risorse e si difende lanciando una bomba, sfruttando così il senso di colpa del giovane:

Ciro di Marzio è vivo.

L’Immortale è vivo

Gomorra 5

La prima puntata di Gomorra 5 si chiude con l’ira funesta di Gennaro. Non si comporta “da uomo” e, nonostante la parola data, sfoga la sua rabbia su Aniello. E quindi anche il vecchio boss è fuori dai giochi. Ciro di Marzio si trova in Lettonia, a Riga (come abbiamo visto ne L’Immortale) e non ha nessuna intenzione di tornare alla sua vecchia vita. Gennaro lo raggiunge e finalmente si ricongiungono in una abbraccio fraterno. Ma la tensione è palpabile. Tutto urla inquietudine. Riga è gelida, il mare è increspato. Gennaro non può perdonare Ciro per averlo abbandonato. L’Episodio 2 ci conferma quanto Gennaro Savastano sia cambiato. Il continuo confronto con suo padre, Pietro, lo ha sempre accompagnato. Ma c’è un’altra figura che ancora lo adombra, la cui influenza lo sovrastava anche “da morto”.

Mi hai abbandonato. Come sempre, vai avanti da solo.

Gennaro ha già preso una decisione. Infatti, scopriremo, prima di raggiungere Riga il boss si era messo in contatto con i russi. Con la morte di Don Aniello, il traffico di droga con la Russia – che curava proprio Ciro – è rimasto scoperto. Genny si propone come nuovo referente, ma l’Immortale ignora che il vero accordo è stato già siglato. Dopo l’incontro al locale, Ciro viene sequestrato dai criminali russi per essere rinchiuso in un “gulag”: una prigione, un luogo di penitenza. Lì, come spiega Gennaro:

Non dovrai più pensare a nient’altro, se non a tutte le persone che hai amato e che hai ucciso, come me.

Il tradimento di Ciro Di Marzio è imperdonabile

Ciro di Marzio

Ciro lo ha tradito, proprio quando “un frate” aveva più bisogno di lui. Il dolore che Gennaro ha provato pensando di averlo ucciso è insanabile. Il primo faccia a faccia è brutale, ma di sicuro non sarà l’ultimo. Dietro le sbarre, Ciro ribatte che lui non lo ha mai tradito. Tutto quello che ha fatto è stato per salvarlo. E lo rifarebbe. Ma forse, dichiara beffardo, il problema di Genny è un altro. Un problema più profondo:

Tu non sei mai stato alla mia altezza. Ecco perché arrivi sempre secondo.

Quelle che pronuncia Ciro sono parole amare. Per lui, Gennaro è ancora un ragazzino che nemmeno Pietro ha mai rispettato. Questo è sufficiente per rinnegare un fratello e lasciarlo rinchiuso per sempre. La prigionia di Ciro ha inizio in una cella angusta, dove sarà nutrito dai russi con delle scatolette di cibo per cani. Dopo qualche giorno, fingendo il suicidio, l’Immortale però riesce a scappare. Si rifugia nei boschi, dove incontra tre buoni samaritani che gli offrono riparo. Forse le prime persone buone che incontriamo in cinque stagioni di Gomorra. Il boss russo riesce a trovarlo, ma Di Marzio lo elimina con qualche colpo. Un’impresa facile, dal retrogusto tarantiniano. In fondo non sono loro il suo nemico. All’indomani raggiunge il porto. Prende tutti i suoi risparmi e s’incammina verso un nuovo capitolo dove lo aspetta un vecchio amico. Perché un amico è cchiù importante e’ na femmena.

La fine dell’episodio 05×02 segna l’inizio della resa finale dei due protagonisti di una serie ormai iconica. Non sappiamo come andrà a finire. Dai toni plumbei però non c’è da aspettarsi nulla di rassicurante. Nella conferenza stampa, Salvatore Esposito ha lasciato tutti stupefatti dichiarando che Gomorra farà vincere l’amore.

L’inizio è inquieto e fa presagire il tono epico e tragico dell’intera stagione, che si preannuncia memorabile. Come in un match decisivo, tutti i partecipanti hanno preso i loro posti. Ciro è libero e sta per lasciare Riga. Gennaro lo aspetta, anche se ci ha già offerto un indizio prezioso per capire cosa dobbiamo aspettarci:

Il fratello che conoscevo è morto su quella barca, e io con lui.

Comunque finirà Gomorra, Ciro e Gennaro sono morti da tempo.

Non ci resta quindi che aspettare le prossime due puntate di Gomorra 5 che usciranno su Sky Atlantic e Now venerdì 26 novembre.

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