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Don Matteo 14 – La Recensione della prima puntata

Raoul Bova e Nino Frassica in Don Matteo 14
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14 stagioni, mille altre Fiction e ancora si fa lo stesso errore: il matrimonio durante la prima puntata. Errori da principianti. Si sa che un matrimonio per andare bene deve avvenire durante l’ultima puntata di una Fiction. Feteci caso: i finali di Un Medico in Famiglia sono fatti all’ 89% da matrimoni. Quelli messi all’inizio o nel mezzo sono solo destinati al fallimento. Ed eccoci qui adesso, con la prima puntata di Don Matteo 14 e il matrimonio non andato in porto tra Anna e Marco, il Maresciallo ed Elisa. A un passo dall’altare, infatti, Anna presta soccorso a una ragazza aggredita di nome Giulia, sorellastra di Don Massimo.

Se vi state chiedendo quale sia il senso di chiamare ancora Don Matteo una Serie Tv in cui oramai di Don Matteo non c’è neanche l’ombra, benvenuti nel club. L’ex prete starà pascolando le pecorelle altrove giocando a Cluedo per mantenersi sempre sull’attenti, ma era importante omaggiare il passato mantenendo la tradizione. Forse non ci avete fatto caso, ma questa è una delle cose più italiane che Don Matteo potesse fare.

Con queste premesse, Don Matteo 14 entra nel vivo della sua 14esima edizione con una costante: Menomale che il Maresciallo Ceccherini c’è

Raoul Bova in una scena di Don Matteo 14

Il Maresciallo Cecchini potrebbe fare la stessa scelta di Don Matteo con buona pace di tutti. Andare tra i campi e godersi la pensione in paesini sperduti, magari intervenendo di tanto in tanto sui casi del posto, ma comunque facendosi sempre la propria vita. E invece no. Coraggioso e determinato, resta. Forse perché la pensione in Italia è un concetto astratto. O forse per pietà. Ed è per questo che noi siamo divisi tra l’ostinata voglia di salvarlo, e il più profondo senso di gratitudine per essere ancora qui con noi. In questo primo episodio il nostro Maresciallo dovrà vedersela con un matrimonio che non s’ha da fare e i traumi irrisolti di Don Massimo che in questo episodio tira fuori dall’armadio una sorellastra totalmente a caso perché i parenti che ritornano sono sempre una garanzia nelle Fiction.

Gli intrecci in questo primo appuntamento di Don Matteo 14 affondano le basi fin dal passato di Massimo, che in questa puntata ha più rancore di Amanda Clarke. Tormentato dai ricordi del passato legati al padre traditore, Don Massimo prova a cercare di capire chi abbia aggredito sua sorella e perché. Sulla strada dalla verità viene però investito e mandato dritto dritto in ospedale, impossibiliato a celebrare il matrimonio e completamente ingessato. Ma solo fino al giorno dopo, perché la convalescenza in Don Matteo 14 è come quella cosa che dicevamo prima sulla pensione.

Per fortuna Giulia ha preso dal fratellastro, ritornando in piena forma dopo pochissimi giorni dal tentato omicidio. Cose di poco conto che però ci restituiscono la nuova protagonista di questa stagione, nonché fondatrice onoraria della nuova ship tra nuovo personaggio e nuovo capitano. Le due cose in Don Matteo viaggiano infatti nella stessa velocità e i buoni intenditori hanno già previsto le mosse e contro-mosse che ci attenderanno in futuro. Una nuova ship è appena nata all’orizzonte. Sarà la stessa delle altre 25 nate prima, ma va bene così, purché abbia la benedizione di Don Matteo collegato via Zoom dai campi.

Eugenio Mastrandrea nel ruolo del nuovo comandante Diego Martini in Don Matteo

Quindi è tutto pronto. Il nuovo comandante ha fatto il suo ingresso, Giulia è sopravvissuta all’Apocalisse tirandosi fuori da lì illesa e pronta per diventare ufficiale protagonista, e Don Massimo è sopravvissuto alle sue ossa rotte per sole sei ore. Tutto combacia perfettamente: Don Matteo 14 può ufficialmente cominciare. Siamo pronti a casi che si risolvono da soli, a Pippo e Natalina. Ma soprattutto siamo pronti al Maresciallo Cecchini, nostra costante e nostro spirito guida. L’unico che ha il sacrosanto diritto di farsi i suoi giri mentali e decretare da sé il vero comandante tramite giochi mentali che lo rendono il Saw – L’enigmista di cui la prima serata di Rai Uno ha sempre avuto bisogno.

La partenza c’è. I presupposti per un quattordicesimo capitolo che ripeta bene gli espedienti delle scorse ci sono. Tutto è coerentemente perfetto, se non fosse per Don Matteo che si è trasformato in Don Massimo. Ma oramai per questo ce ne siamo fatti una ragione. Non si rimpiange il passato, neanche quando ha gli occhi di Terence Hill. E con questa parla di sopravvivenza ci vediamo settimana prossima, con una nuova puntata, un nuovo amore, lo stesso contorno, ma la nostra più grande certezza: menomale che il Maresciallo Cecchini c’è.