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Doctor Who 11×01 – Un nuovo Dottore, i vecchi Dottori

Attenzione! Se non avete visto la 11×01 di Doctor Who, potreste imbattervi in qualche spoiler!

La nuova stagione di Doctor Who è iniziata portando a una nuova era per la serie, con l’esordio di Chris Chibnall come showrunner e un nuovo Dottore, interpretato da Jodie Whittaker. Per questa season première le aspettative erano insolitamente alte: a ogni stagione ci chiediamo quali nuove avventure vivremo. E a ogni nuovo Dottore siamo combattuti tra il dubbio che possa essere all’altezza dell’impresa che intraprende e la voglia di essere conquistati ancora.

A tutto ciò questa volta si è aggiunto non solo un cambio di redini – il secondo nella serie partita nel 2005 – ma soprattutto il primo Dottore donna nella storia di Doctor Who. Beh, a quanto pare le speranze di tutti noi sono state ben riposte, perché quello della Whittaker è stato un debutto incredibile!

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All’inizio dell’episodio, diversamente dagli altri dopo la rigenerazione, passa un po’ di tempo prima che il Dottore faccia la sua apparizione. Già dalle prime scene si percepisce un’aria diversa rispetto alle stagioni precedenti, dunque anche il tocco di Chibnall è tangibile fin da subito.

Nel frattempo incontriamo i nuovi companion e la minaccia aliena di questo episodio, ovvero un groviglio di serpenti meccanici che si rivelano essere uno strumento del vero cattivone di turno: Tzim-Sha degli Stenza. Per gli amici Tim Shaw. Un incrocio tra Iron Man, Venom, e un tizio molto molto brutto con seri problemi di igiene dentale.

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Tutto comincia con un video di Ryan, primo dei companion a fare la sua apparizione. Parla della più grande donna che abbia mai conosciuto. Passiamo poi a Ryan su una collina con Nan, sua nonna, e Graham, secondo marito di lei, che tentano di insegnargli ad andare in bicicletta.

Quando Ryan getta la bici giù dal dirupo per la frustrazione e va a recuperarla, trova fra gli alberi delle strane linee luminose nell’aria. Le tocca e si materializza davanti a lui quello che sembra un grosso fico blu! Incontriamo poi Yasmin, poliziotta mandata a controllare dopo la chiamata di Ryan, una giovane con tanta voglia di fare e apparentemente sottovalutata dai superiori per la sua scarsa esperienza.

Ci spostiamo poi sul treno con cui Graham e Nan stanno tornando a casa, ed è qui che la situazione precipita. Il treno si ferma all’improvviso, la gente fugge terrorizzata, ma i nostri due amici rimangono bloccati nella carrozza insieme a un ragazzo. Quando l’enorme groviglio fluttuante di serpenti meccanici li raggiunge ed è ormai a un passo da loro, il Dottore piomba nel treno come una meteora dal cielo. Letteralmente. Anche se – come vedremo – è vittima di una leggera amnesia, il Dottore entra subito in azione, facendo istintivamente ciò che ha sempre fatto: aiutare e salvare la gente.

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Da qui in poi, l’episodio sarà un mix di novità e riferimenti al passato, dai più esilaranti ai più commoventi.

È divertente innanzitutto vedere come reagisce alla scoperta di essere una donna, chiedendosi se le dona e scusandosi perché fino a mezz’ora prima era era uno scozzese dai capelli bianchi. Altrettanto divertente è vedere come fatica ad abituarsi al nuovo corpo, trovandosi con un naso improvvisamente inaffidabile e delle gambe che avrebbe giurato fossero molto più lunghe.

Il suo carattere traspare subito e, benché sia in parte un misto delle personalità dei suoi predecessori, ha anche tratti tutti suoi. È curiosa, gentile e ha un senso dell’umorismo particolare. Ovviamente è molto brillante e intelligente e non le mancano la parlantina e una buona dose di improvvisazione. Ha una curiosità un po’ infantile che ricorda a tratti Eleven, provoca i nemici di turno come Ten, ha un pizzico del sarcasmo di Nine, l’abilità per i monologhi profondi di Twelve.

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Altro punto a favore: il pilot sembra essere un ottimo punto di partenza per chi si avvicina per la prima volta a Doctor Who.

Non che questo sia un incoraggiamento a cominciare da qui. I Dottori NON SI SALTANO. Non si salta Nine e – per quelli che ancora lo sottovalutano – non si salta neanche Twelve! Chi si trovasse però ad accostarsi per caso alla serie, magari incuriosito da questo famoso Doctor Who che stanno per mandare in televisione, non avrebbe molte difficoltà a capire cosa sta succedendo.

In questo primo episodio vengono spiegati più o meno tutti i punti importanti, e sicuramente nei prossimi ne vedremo spiegati altri. Quando il Dottore fatica a riprendersi dalla rigenerazione descrive ciò che le sta accadendo, con semplicità e chiarezza. Quando costruisce un nuovo sonic screwdriver spiega a cosa serve. E poi, nonostante i vari piccoli riferimenti alle stagioni passate, non c’è nulla che possa ostacolare la comprensione della trama a chi non le abbia viste.

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Infine, ci sono altre due cose fondamentali in Doctor Who che non potevano mancare. Un elemento, invece, è sorprendentemente assente.

Disperso eccezionale è il Tardis, del tutto assente durante l’episodio. Il Dottore lamenta di averlo visto smaterializzarsi e che possa essere chissà dove nello spazio. A fine episodio tenterà di recuperarlo, portando inavvertitamente con sé i suoi nuovi amici.

Ciò che ritroviamo sono gli insegnamenti. Siamo tutti importanti e, anche se in modo ironico, ce lo insegna Karl, obiettivo prescelto dagli Stenza per Tim Shaw. Il coraggio ce lo insegnano Ryan, Yasmin e Graham. Ma soprattutto Nan, che non si tira indietro di fronte a nulla, anche a costo della vita. Ovviamente in questa nuova stagione non mancheranno i fiumi di lacrime, pare abbiano voluto renderlo chiaro fin da subito.

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Infine, c’è un altro importante insegnamento. Il nuovo Dottore ci fa capire, come anche Eleven ha fatto una volta, che bisogna saper cambiare. Cambiare è giusto, e nel farlo si può comunque onorare chi eravamo un tempo. Un discorso simile pronunciato da Eleven era l’addio di chi sta per andarsene e lasciare il posto a un altro. Adesso, sulle labbra del nuovo Dottore può essere visto anche come un omaggio e un saluto a chi è stato fino a poco prima e una speranza per ciò che sarà.

Per quanto mi riguarda, nonostante l’inizio burrascoso e traumatico che ho avuto con lui, non dimenticherò mai Twelve, che mi è entrato nel cuore in un modo che difficilmente avrei ritenuto possibile.
Ma questo nuovo Dottore, come anche questa nuova stagione di Doctor Who, sembra molto promettente. Non vedo l’ora di farmi conquistare ancora, in un modo nuovo e al contempo familiare.

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