Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » RECENSIONI » Doctor Who e l’ultima verità dietro gli occhi stanchi di un viaggiatore

Doctor Who e l’ultima verità dietro gli occhi stanchi di un viaggiatore

Steven Moffat è tornato! Si, il genio assoluto che ci ha regalato alcune delle più straordinarie e allo stesso tempo assurde storyline di Doctor Who è tornato alla grande in questo ultimo episodio. E io non posso che gioire.

Gioisco perché faccio parte (e non me ne vergogno) di quella parte di fandom che ama il lavoro compiuto da Steven Moffat in questi 6 anni, un lavoro che, seppur il più delle volte è risultato complesso e di difficile comprensione, è stato in grado di creare trame avvincenti e per niente prevedibili, che ha regalato a noi fan alcuni dei monologhi più belli del Dottore (eh questo episodio è compreso) ed è riuscito ad andare oltre l’eredità di Davies, e chi prima di lui, e trovare una strada tutta personale.

Per chi non avesse visto la puntata vi consiglio di tornare ad episodio finito,
l’articolo contiene SPOILER

Quindi si, grazie Moffat maledetto genio del male per questo episodio. Molti di noi sentivano la tua mancanza. Nello scorso episodio di Doctor Who  Twelve ha perso la vista, adesso in “Extremis” riceve una richiesta d’aiuto da parte del Papa. Lui, Nardole e una restia Bill partono quindi alla volta del Vaticano, dove nel “reparto dei Libri Proibiti” un antico volume chiamato Veritas porta inspiegabilmente la gente ad uccidersi dopo averlo letto.

Moffat, pazzo scriteriato e sadico che gioca con le nostre emozioni…
BENTORNATO!

Doctor Who

I am a scary handsome genius from space and I’m telling you, no, she’s not out of your league.

Partiamo subito con uno SPOILER enorme, gigantesco: Cosa contiene il caveau?

Habemus risposta! In un flahsback sembra esserci finalmente rivelato cosa è quella cosa a cui fa riferimento il Dottore nell’episodio due: “A thing happened. As the result of the thing, I made a promise. As a result of the promise, I have to stay on Earth”. La cosa, appunto, sembrerebbe essere Missy. Ora io continuo a dire sembrerebbe perché con il Moffat non si sa mai, si da quello che abbiamo visto tutti gli indizi suggeriscono che ci sia proprio la Lady Master nel caveau, ma se fosse ancora una volta un altro modo per trollarci?

Ad ogni modo, il flashback (collocabile dalle parole di Missy stessa in un momento pre-decima stagione e post eventi di “The Husbands of River Song”) continua per tutta la puntata, intrecciandosi con la trama stessa dell’episodio. Come al solito, per il Dottore si tratta sempre di scelte, scelte che hanno ripercussioni duplici: sul mondo e su lui stesso. Scegliere significa assumersi una responsabilità, prendere posizione, dunque esistere.

Memories are so much worse in the dark.

Ed il ricordo che abbiamo qui non può che riguardare l’altr metà del Dottore, il suo più acerrimo nemico ed anche il suo vecchio amico: il Maestro. Michelle Gomez torna e si sentono i boati. Un’attrice che entra in sintonia con Capaldi in ogni singola scena, vederli insieme è un piacere per gli occhi.

Doctor Who

I have to say it – the truth. Without hope. Without witness. Without reward.

Quando la situazione va a riguardare i due Time Lords, tutto diventa estremamente emozionante. Quindi si, abbiamo la nostra risposta. Missy deve essere giustiziata ed il boia può essere solo un altro Time Lord, ergo il Dottore.

Peccato che come al solito il Dottore sia un grande bugiardo e gioca la carta dei 1000-anni-sotto-la-sua-custodia barando ovviamente.

Doctor Who

– You’re the one who soulf be afraid.

– Never.

Quindi il Dottore sceglie e lo fa parallelamente nella versione sci-fi di Ralph Spaccatutto anche (ne parleremo tra poco). Sceglie magari la strada più difficile e impervia e per questo la strada giusta.

Doctor Who

The Veritas tells of an evil demon that wants to conquer the world. But to do it, he needs to learn about it, first. So he creates a shadow world. A world for him to practice conquering. Full of shadow people that think they are real.

Era stato il filosofo francese Renè Descartes a parlare di “evil demon” nel Seicento o ancora, si potrebbe pensare all’idea di un cervello dentro una vasca d’acqua. E quindi se io fossi solo un cervello dentro una vasca da qualche parte e la mia intera vita un illusione? Le mie azioni avrebbero davvero importanza a quel punto?

L’episodio di questa settimana di Doctor Who parte con una premessa per concludersi in maniera drasticamente diversa. Abbiamo il Papa, una richiesta d’aiuto dal Vaticano, un libro proibito e ci ritroviamo con una razza aliena che somiglia in maniera inquietante alla sacerdotessa di “The Fires of Pompeii”, un mondo ombra e un Dottore versione videogioco. Se non è un twist questo!

A fine puntata ogni nostra certezza viene spazzata via, quaranta minuti di trama che si rivelano in realtà un enorme trucco, un gioco appunto creato da una razza aliena per testare la Terra ed i suoi abitanti. Moffat si fa quattro risate mentre noi sbattiamo la testa per capire cosa stia succedendo, ma è proprio questo il bello. Guardare un episodio di Doctor Who due volte per capirlo a pieno, quel batticuore nel vedere Bill distrutta nella Stanza Ovale e gli occhi spalancati nell’apprendere la verità.

It’s like, um…..Super Mario figuring out what’s going on. Deleting himself from the game, because he’s sick of dying.

L’intero episodio-simulazione è solo una preview di quello che ci aspetta la prossima settimana. “Extremis” apparentemente non dice niente perché niente di quello che succede è vero ma in realtà si intreccia con ciò che vediamo nei flashback. Il test compiuto dalla razza aliena fallisce perché essi sottovalutano una cosa: il Dottore.

Le mie azioni hanno davvero importanza se so di essere solo un cervello in un vasca? Si perché dalla consapevolezza deriva l’esistenza. Cogito ergo sum. Il Dottore per quanto non reale fisicamente ha coscienza di sé, tale da porre tutta la sua fiducia nel Dottore vero che riceve così il messaggio d’aiuto.

Doctor Who

Alien: What are you doing?
The Doctor: What everyone does when the world is in danger — calling the Doctor!

Doctor Who
Goodness is not goodness that seeks advantage. Good is good in the final hour. In the deepest pit. Without hope, without witness, without reward. Virtue is only virtue in extremis.This is what he believes and this is the reason above all I love him. My husband. My mad man in a box. My Doctor.

La virtù del Dottore è il suo fare del bene in maniera disinteressata, la forza che lo spinge a non perdere anche quando perdere vorrebbe dire essere liberi e non soffrire più. A volte, però, è necessario che qualcuno glielo ricordi e se per cause di forza maggiore Amy o Clara o Donna non possono più c’è una persona che per quanti anni passino riuscirà a farsi ascoltare sempre. Come al solito, River Song. Il diario di River interviene due volte in questo episodio ridando speranza al Dottore.

Un Dottore che mai come in questa stagione sta combattendo con tutte le sue forze. La perdita della vista avvenuta nel precedente episodio mostra le proprie ripercussioni in questo, ma per quanto ancora Twelve potrà tenerlo nascosto a Bill? Quanto ancora il Dottore potrà sostenere una situazione che gli sta scivolando tra le mani?

E poi finalmente Nardole. Finalmente un Matt Lucas non sprecato che dimostra la sua flessibilità nel passare da toni tragici a comici.

Doctor Who

È un futuro incerto quello che aspetta il Dottore. Sono le scelte che facciamo che determinano chi siamo e Doctor Who ce lo ricorda ancora una volta. “You don’t have to be real to be the Doctor” non è altro che ciò che Capaldi stesso pensa, dichiarando in un’intervista bellissima che per lui tutti possiamo essere il Dottore, ognuno di noi lo rende reale. Io sono reale anche se vivo in un videogioco, fintanto che credo di esistere e faccio una scelta.

Come Twelve.

Fa una scelta nel passato con Missy, fa una scelta nel presente con se stesso e nel futuro, oscuro e incerto chissà quale scelta il Dottore sarà costretto a prendere. L’ultima verità è il bene disinteressato in cui il Dottore crede e per cui vive e soffre.

Doctor Who

How can I save them when I’m lost in the dark.

P.S.

  1. The Prydonian Chapter è un ramo dei Time Lords, di cui fanno parte sia il Dottore che il Maestro.
  2. Potrebbe Missy, se davvero è Missy nel caveau, sollevare il velo sulla faccenda Clara? Magari non sa che lui non ha più i ricordi e chiedere di lei.

Leggi anche – Doctor Who e il capitalismo nello spazio

Passate anche dagli amici di Doctor Who “ita